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Impianto a biomasse a cippato di legno? No, grazie. Inquina 400 volte di più

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Riceviamo e pubblichiamo

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Venerdì al Mantellini di Villa Minozzo si è svolta l'assemblea pubblica in cui l'amministrazione ha presentato il progetto. Per l'occasione il Comitato “No centrale” ha invitato il professor Federico Valerio, le cui conclusioni non lasciano scampo: “La centrale peggiorerebbe la qualità dell'aria”.

La centrale a cippato a Villa Minozzo non s'ha da fare. A parità di calore prodotto il cippato di legno inquina 400 volte più dei gas naturali. L'entrata in funzione della caldaia a cippato di legno in sostituzione di caldaie a metano di simile potenza termica peggiorerà certamente la qualità dell'aria di Villa Minozzo. Gli studi sino ad ora effettuati dimostrano che l'esposizione al fumo di legna può avere effetti negativi sulla salute umana paragonabili a quelli prodotti dai fumi di combustibili fossili”.

Questa la sintesi dell'intervento del professor Federico Valerio, scienziato dell'Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro di Genova, che ha partecipato all'affollato convegno pubblico, organizzato dall'Amministrazione di Villa Minozzo, al Teatro del Mantellini, su invito del Comitato “Villa no biomasse e Tutela del Territorio”.

Il principale impatto ambientale e sanitario delle centrali a cippato è l'emissione di polveri sottili e ultrasottili. A parità di calore prodotto il cippato di legno inquina 400 volte più dei gas naturali, con evidenti riflessi sulla insalubrità dell'aria e dunque sulla salute dei residenti” ha spiegato lo scienziato che, fra le altre cose, ha sottolineato gli eventuali rischi legali che corre l'Amministrazione villaminozzese, qualora mantenesse ferma la volontà di costruire la Centrale.

L'articolo 1 della Direttiva 96/62/Ce sulla Gestione e qualità dell'aria dell'ambiente dei Paesi dell'Unione Europa – ha illustrato Valerio - impone infatti ai primi cittadini l'obbligo di “mantenere la qualità dell'aria ambiente laddove è buona e migliorarla negli altri casi”. Vien da sé che, considerando come, dati scientifici alla mano, l'entrata in funzione della caldaia a cippato di legno in sostituzione di caldaie a metano di simile potenza termica peggiorerà la qualità dell'aria di Villa Minozzo, la costruzione di questa Centrale potrebbe certamente creare qualche grattacapo agli amministratori”.

A fronte di dati scientifici e perentori come quelli illustrati dal Professor Valerio – commentano dal Comitato – non si capisce come l'Amministrazione intenda ancora “ragionare” sull'opportunità della Centrale. Tra l'altro è ancora tutto da verificare il vantaggio economico dell'impianto, sul quale c'è una discordanza inconciliabile fra le cifre illustrate dall'amministrazione e quelle elaborate dal Comitato. Senza contare il fatto che come Comitato abbiamo già raccolto oltre 400 firme di residenti contrari, cui se ne sono aggiunte altre alla fine del dibattito pubblico. Tuttavia pare che questa amministrazione abbia già deciso di procedere comunque nel progetto: è quel che si evince dall'indifferenza mostrata dal sindaco Luigi Fiocchi, rispetto alla nostra proposta di indire un referendum consultivo che definisca, una volte per tutte, la volontà della collettività villaminozzese in ordine al progetto.”

(Il Comitato Villa no biomasse e tutela del territorio)

 

25 COMMENTS

  1. Il comitato ‘no biomassa…’ di Villa Minozzo ha sicuramente ragione. bruciare il cippato, significa cambiare volto al nostro paese. Ho partecipato all’assemblea del 25 maggio e ne ho dedotto che ci sarà un braccio di ferro difficile da piegare. vorrei portare a conoscenza i cittadini di Villa che questa non vorrebbe essere una guerra ( anche se ne ha preso tutto
    vorrei far capire che non c’è un vinto o un vincitore, c’è solo da far ragionare il cervello; vogliamo un paese bello, sano, respirabile, allora bisogna dire “no biomassa” Sign. Sindaco, guardi la gente del paese che Lei amministra…. la guardi negli occhi e poi ci pensi…. la salute è un bene immenso, prezioso non c’è nulla di più importante della salute! dica no alla caldaia biomassa!!! sinceramente……

    (enrica)

    • Firma - enrica
    • Stia serena sig.ra Enrica che il cervello lo fa ragionare il ns. carissimo sindaco Fiocchi. Ha sempre pensato alla grande responsabilità che i cittadini gli hanno assegnato. In questi anni ha lavorato solo pensando a benefici e risparmi per loro. Come tale ha pensato anche in questo progetto…già peraltro avvallato da tutta l’ unione europea con dati alla mano.
      Ho assistito ad un dibattito che mi ha scandalizzato su come certe persone continuino senza ritegno a seguire dei metodi che niente hanno a che fare con la vera causa che dovrebbe essere espressione delle proprie idee nel rispetto della libertà degli altri …di fronte a certi spettacoli di maleducazione c’è da vergognarsi a vivere in questo luogo.
      Cordialità e saluti

      (Maria)

      • Firma - Maria
      • Cara la me Maria, ho costruito centrali di tutte le razze, compresa quelle a biomasse, ma ahimè non sono vantaggiose economicamente e creano inevitabilmente un importante impatto ambientale neanche paragonabile per difetto a quello prodotto dal gas naturale. E allora perchè le hanno consentite, dirà lei. Perchè negli anni ’70, in piena crisi petrolifera, si pensò a limitare in tutti i modi la dipendenza dal petrolio e anche le biomasse, dove disponibili come scarto industriale, potevano essere utilizzate per produrre energia, senza troppo curarsi dell’ambiente. Hanno buone ragioni i suoi paesani a opporsi a tale progetto; non sono delle cassandre, hanno semplicemente guardato cosa è accaduto dove le hanno fatte prima. Se ha tempo vada a dare uno sguardo anche lei, il materiale sul web non manca.

        (Helios)

        • Firma - helios
  2. Dobbiamo pensare allora che i cittadini austriaci, svizzeri, tedeschi, francesi, scandinavi vogliano suicidarsi? Se uno scienziato italiano ha tali motivi di allarme per gli impianti che bruciano biomasse, si sente di andare a un Convegno a dirlo ai colleghi stranieri?
    Forse la verità è più semplice: le polveri dei forni a legna si possono catturare. La cosa più giusta da fare mi sembra chiedere che il progetto dell’impianto sia fatto in questo modo. Ed è così che tutti ci comportiamo con i mezzi di trasporto, con le cure mediche, e così via.

    (Salvatore Nicosia)

    • Firma - Salvatore Nicosia
    • Scusi, ma lei è ha mai fatto un viaggio in auto o pullman dall’Italia alla Germania? Perché andando verso Berlino ogni anno il paesaggio è sempre più costellato di pale eoliche… Le fonti energetiche veramente alternative economiche e rinnovabili sono infatti pale eoliche e pannelli solari.

      (g.s.)

      • Firma - g.s.
  3. Caro Salvatore, anche io inizialmente la pensavo come lei, ma se avesse partecipato all’assemblea avrebbe potuto sentire dal Professore (consiglio di leggere il suo CV), che la ricerca contro le centrali a biomassa, (in particolare cippato, è giusto anche che s’informi biomassa e cippato non sono la stessa cosa), è proprio iniziata da medici/scienziate scandinavi, visto i diversi problemi avuti (salute/costi) dal 2005 in poi. Infatti loro come Austria e Svizzera stanno dirottando interi investimenti su sviluppare infrastrutture verdi, dai pannelli solari alle pale eoliche, mezzi pubblici, treni ad alta velocità capaci di muoversi solo con elettricità prodotta da energie rinnovabili(bruciare legno come nel caso della centrale di Villa non è energia rinnovabile). Gli autobus cammineranno solo a bioetanolo o a propulsione ibrida. Analogo sistema per l’illuminazione pubblica. Non pretendo che l’amministrazione di Villa e della montagna arrivi ad avere una mente cosi “aperta” e “all’avanguardia”, ma quando un amministratore durante l’assemblea, non sapendo come ribattere al discorso inquinamento (è oggettivo che queste centrali provocano un aumento delle polvere sottili nell’aria andando a sostituire 2 caldaie a metano come a villa) al Professore risponda :”Anche le macchine a diesel inquinano “, fa capire ahimè molte molte cose.

    (Federico Mastrangeli)

    • Firma - Federicomastrangeli
  4. rispondo al sig. Nicosia.
    il professore fa quello che crede e non si prende sicuramente la briga di andare all’estero, l’importante e che continui a farle chiudere o non nascere in Italia, poi se avete capito, la biomassa è sicuramente una giusta scelta in mancanza di metano, lui stesso dice che nella sua casa di montagna ha la legna non potendo avere il metano.le spiego pero una cosetta semplice semplice.. negli anni 80 in piena crisi petrolifera, i paesi che lei a citato, più veloci dell’italia nel decidere, installano le centrali a biomassa. passata l’emergenza petrolifera, loro hanno già le centrali e continuano a farle funzionare. lo stesso hanno fatto col nucleare, appena hanno potuto lo hanno istallato. le dico un’altra cosetta molto semplice spero lo capisca. un kg di biomassa bruciando genera circa da 2 a 4 kw. per produrre un kg di biomassa consumo sicuramente più di un kw. facendo due conti debbo sommare l’inquinamento della biomassa all’inquinamento del petrolio necessari per la produzione e il trasporto. per ogni centrale a cippato è come se avessi al pari una mezza centrale a gasolio che inquina e non scalda. forse i miei commenti sono un pochino complicati ma se ha una persona ferrata in matematica la interpelli e dica di smentire quello che ho detto, poi sono stato ache moderato.

    (toni ugo)

    • Firma - toni ugo
  5. Signora Maria…. innanzi tutto non mi metta in bocca parole che non ho detto!!!!
    mai detto che abbiamo un sindaco senza cervello !!!!!
    mai detto che non ha fatto il suo dovere!!!!!
    ho sottolineato che tutti noi dobbiamo usare l’intelligenza (cervello) per non pentircene dopo…. e mi sono rivolta al Sindaco Fiocchi proprio perchè è lui che amministra Villaminozzo!!!!! se il tutto è avvallato dall’unione europea… va bene !! MA NON VA BENE PER I CITTADINI DI VILLAMINOZZO!!!!! e noi siamo di Villaminozzo, abbiamo il dovere di proteggerci… pensare ai nostri figli…. ai nostri nipoti …. e a mantenere intatta la bellezza naturale del posto. in quanto a stare serena ….. NO, non lo sono e come me non lo sono la maggior parte di cittadini di VILLAMINOZZO.
    se è RIMASTA scandalizzata dal dibattito di venerdì scorso , pensi a quanto si sono arrabbiati quasi tutti i cittadini ; la rabbia a volte è un diffetto umano, dettato da incomprensioni, e le parole volano a discapito di tutti…. mentre le parole volano e si disperdono la Centrale a biomassa una volta fatta c’è per sempre…. possiamo piangere per il nostro nipotino che è affetto dall’asma…. possiamo piangere per il figlio che si ammala di polmoni…. possiamo piangere per la mamma che si è ammalata di cancro…. ma non ci sarà piu nulla da fare, la centrale è fatta…. e….. o si continua a farla funzionare a discapito delle disgrazie, o si chiuderà ; sarà comunque una danno per VILLA…
    Signora io non mi vergogno di abitare nel mio paese!!!!!
    anch’io la saluto cordialmente!

    (enrica)

    • Firma - enrica
    • Sig. Enrica, sembra dal suo primo intervento che debba consigliare il nostro stimato sindaco di compiere un’azione estremamente nociva per i cittadini… e per tale pensiero mi sono espressa. E continuo a tranquillizzarla, l’amministrazione comunale ha già considerato tutto ciò… Secondo lei la nostra amministrazione, formata da persone oneste, perbene e preparate, compie atti lesivi per sé stessi e per gli altri?

      (Maria)

      • Firma - Maria
  6. Ho letto i vari commenti che, ovviamente non mi lasciano meravigliato. Vorrei però ringraziare il Sig. Mastrangeli (che non ho il piacere di conoscere) che con grande serenità e competenza ha espresso il proprio pensiero dando la migliore risposta alle legittime critiche. In particolare alla Sig.ra Maria (?) che molto simpaticamente ha delegato ad altri “il ben dell’intelletto” . Non avendo il tempo di illustrare (alla Sig.a Maria (?)) in questa sede tutti i motivi per cui ci siamo uniti contro la centrale, la invito ad iscriversi al nostro profilo FB, le sarà facile mantenersi aggiornata sul prosieguo della nostra azione , che come ben saprà non è terminata.
    Quando alla sdegno provato a causa del calore con il quale, i cittadini di Villa Minozzo (la stragrande maggioranza), hanno manifestato la loro indignazione all’atteggiamento dell’amministrazione comunale, non se la prenda troppo, credono, e senza nessuna imposizione, a quello per cui manifestano..
    Per quanto riguarda la “preoccupazione” di vivere con certe persone, in questi luoghi, io penso con angoscia il doverci vivere in mezzo ai veleni.
    Cordialità

    (Maurizio Coloretti)

    • Firma - Maurizio Coloretti
  7. A Rivarolo Canavese – prov. To – città commissariata per infiltrazioni mafiose nel 2012, l’amministrazione comunale autorizzò la costruzione di una delle più grandi centrali a biomasse in pieno centro cittadino. Tali centrali non hanno sostenibilità economica se non con le agevolazioni dei certificati verdi che il GSE eroga in violazione alle norme europee che non prevedono la combustione come fonte alternativa di energia elettrica. Perché il vostro sindaco è così favorevole? Qual è l’azienda che realizzerebbe l’opera? …seguite il danaro, scriveva Falcone.

    (Claudia Dellacha)

    • Firma - Claudia Dellacha
  8. Sig.ra Claudia, condivido in pieno quel che ha dichiarato. Ho ricerche commissionate da multinazionali sulla sostenibilità degli impianti a biomassa e sono concordi nel dire che produrre un kg di cippato consuma più energia di quella che il cippato potrà rendere. Con inquinamento superiore al petrolio. E come avere una centrale a cippato che produce calore e una centrale simile che produce cippato. Fa piacere sentire competenti. Tolti i contributi, finite le centrali.

    (Toni Ugo)

    • Firma - Toniugo
  9. Come è bello vedere delle Sig.re Marie o anonimi, probabilmente parenti del primo cittadino, felici di avere una bella centrale a biomassa sotto casa, difendendo le lungimiranti strategie dell’amministrazione non con dati alla mano, prove scientifiche, ragionamenti, ma accusando chi invece si informa e porta studiosi eminenti a spiegare il problema. Ormai cara Maria, la gente è stanca di farsi prendere in giro e di accettare tutte le cose che questi “illuminati” hanno fatto negli ultimi anni in Italia, basta vedere come siamo messi. Ed è triste vedere come persone come Claudia, Federico ed altri, che magari non c’entrano nulla con Villa, amare più il nostro paese di qualche ottuso e filogovernativo che ci abita. Che ci dimostrino che la centrale è un bene, se ci riescono, chi è contro la centrale non è uno stupido, forse potrebbe capire. Ma tanto, anche i diesel inquinano…!

    (Daniele negro)

    • Firma - Daniele negro
    • Non meriterebbe risposta… sig. Negro… per il livello dimostrato… e infatti siamo tutti parenti del del nostro primo cittadino… Non ho capito quasi niente del suo articolo. Mi sembra scritto in un’antilingua, saturo di metafore, riferimenti che solo pochi possono cogliere. Può darsi che sia troppo ignorante io per arrivarci, mi scuso per questo. Al centro di ogni dialogo sincero c’è, anzitutto, il riconoscimento e il rispetto dell’altro…

      (Maria)

      • Firma - Maria
      • Cara Sig.Maria,
        ho apprezzato il sindaco come lei, per la pacatezza e oculatezza della sua amministrazione.
        Per questo mi dispiace vederlo coinvolto in questa iniziativa, che non ha senso economico, vantaggi ambientali e per la cittadinanza, tra l’altro preparata senza coinvolgere adeguatamente la cittadinanza.
        Sinceramente sono io che faccio fatica a seguire la seconda parte del suo intervento, dove usa termini e frasi aggressive come “scandalizzata”, “persone senza ritegno”, “metodi che niente hanno a che fare con la vera causa che dovrebbe essere espressione delle proprie idee nel rispetto della libertà degli altri” (me la spieghi meglio…!), “di fronte a certi spettacoli di maleducazione c’è da vergognarsi a vivere in questo luogo”, tanto che quasi quasi sono contento di scrivere in un antilingua.
        Le semplifico il mio ragionamento, per vedere se riesco a farmi capire in italiano: mi fa capire quali sono gli impareggiabili vantaggi e benefici che questa scelta comporterebbe per noi fortunati abitanti di Villa Minozzo: risparmi nelle emissioni nocive?, meno tasse?, più soldi per il Comune? Aria più limpida che invoglia i turisti a visitarci.
        Ma me lo dica con dei numeri, con un business plan economico fatto bene: mi dimostri come una spesa iniziale di 600.000 euro + i costi di gestione + il costo del cippato + il resto delle spese ci aiuterà a spendere meno di un costo del gas naturale di 2-3 caldaie praticamente nuove, che consumeranno 15.000/20.000/30.000 euro annui, mi corregga lei il costo ufficiale visto che è così informata.
        Mi dimostri con i numeri che questi meravigliosi impianti ed i consumi dei camion emettono meno sostanze nocive delle suddette caldaie.
        Mi porti studi indipendenti, non dell’AIEF, produttori o di associazioni interessate che dimostrino che le emissioni sono inferiori e non nocive.
        Così anche noi Sig.Maria potremmo capire la sua lungimiranza ed essere illuminati come lei: se pensa di convincere me e le altre persone di Villa dicendo che “anche i diesel inquinano” o che l’”Unione Europea ha avallato questo progetto” (ma cosa dice..?), forse si sbaglia.
        Nel frattempo, immagino che i cittadini davverp interessati al benessere del proprio paese e dei cittadini continueranno la loro azione informativa con i toni corretti che fino a qui hanno dimostrato.
        Se poi vuole, anziché litigare sui giornali, ci vediamo a Villa dove con toni pacati analizziamo insieme tutte le informazioni tecniche o il business plan che certamente avrà visionato o sarà in suo possesso.
        La saluto cordialmente.

        (Daniele Negro)

        • Firma - Daniele Negro
  10. Non vorrei entrare in polemica diretta con questo “scienziato” ma è impossibile rimanere in silenzio di fronte questa informazione scorretta, tendenziosa e vergognosamente di parte. Le biomasse legnose emettono particolato, questo è un fatto non discutibile; come è un fatto non discutibile che le moderne caldaie a biomassa emettano dei livelli di particolato che sono decine di volte al di sotto dei limiti fissati per legge (ad esempio una moderna caldaia da 400 kW emette 10 mg/Nm3 di particolato quando il limite di legge è 40); caldaie di maggiori potenze adottano dei filtri a maniche o altri sistemi filtranti che riducono, anche in questi casi, l’emissione di particolato a livelli sopra descritti. Nell’articolo però non è stato menzionato quanto particolato venga emesso dagli autoveicoli e dal consumo degli pneumatici, per esempio. Ma il punto focale è: il particolato emesso dai generatori a biomassa legnosa è davvero cosi venefico (non sono stati però citati dallo “scienziato” le fonti di questi studi)? Sembra proprio di no! Una recente ricerca realizzata da Peter Zotter1, Stéphane Richard2, Marcel Egli2, Thomas Nussbaumer (1 Università di Lucerna – Gruppo specilaistico Bioenergie, Horw; 2 Università di Lucerna – Aerospace Biomedical Science & Technology, Hergiswil – studio disponibile online) emerge che “….la caldaia a cippato a griglia mobile in condizioni di funzionamento stazionario così come la caldaia a pellet in condizioni ottimali di esercizio mostrano effetti di tossicità rispettivamente da nulli a solo molto lievi; con i metodi applicati in questo studio non sono stati rilevati effetti tossici addizionali del PM rispetto a quelli dei COC. Da un lato questo indica la notevole rilevanza dei COC, dall’altro, nel campionamento sviluppato tuttavia
    non viene separato tutto il PM (in confronto ai COC il PM conduce in media solo a un 20% in più di TOC nel fluido di campionamento). Inoltre, non possono essere rilevati effetti tossici che riducono di meno del 10% il tasso di sopravvivenza delle cellule, poiché già il 10% delle cellule muoiono anche senza l’aggiunta dei campioni prelevati dai generatori. Per poter analizzare l’effetto di tossicità del PM, che è provato scientificamente, il PM dovrebbe perciò essere analizzato separatamente e dovrebbero essere studiati inoltre altri effetti sulle cellule (stress ossidativo e marker di infiammazione)”. Questo lavoro è stato possibile grazie al supporto e alla collaborazione delle seguenti istituzioni e aziende: committente: Bundesamt für Umwelt (BAFU); cofinanziamento: Schweizerischer Nationalfonds (NFP70 Energiewende); supporto specialistico al progetto: Prof. Dr. Barbara Rothen-Rutishauser; costruttori che hanno collaborato: Schmid energy solutions AG, Tiba AG, Liebi LNC AG, Attika Feuer AG, Sigmatic AG.
    Analizzando ora il beneficio economico generato dall’uso di legname del territorio, si può solo affermare, senza tema di smentita, che questa pratica provochi l’effetto di aumentare i posti di lavoro connessi alla filiera del legno, generando quindi un’economia circolare a tutto vantaggio dei residenti (si interrompono i flussi di denaro che escono dall’Italia per pagare i carburanti fossili). Ultimo vantaggio, ma non per importanza, è la riduzione di emissioni di gas climalteranti come la CO2, come è noto il ciclo del legno è ad impatto circa zero sulla CO2, a differenza dei combustibili fossili che sono i principali responsabili del riscaldamento globale.

    (Marco Margotti)

    • Firma - Marco Margotti
    • Mi spiega allora signor Margotti, come mai tutti i comitati che hanno fatto ricorso al TAR in questi anni gli è stata riconosciuta la ragione e hanno interrotto i progetti esecutivi delle centrali, visto che, come dice lei è “a impatto zero” ?
      e comunque non era uno “scienziato”, ma uno dei maggiori esponenti italiani per la ricerca contro il cancro. Mi piacerebbe vederlo vis a vis con i vari sostenitori della biomassa per vedere chi rimane alla fine senza parole……… (si vede che non era presente all’assemblea)

      (FD)

      • Firma - FD
    • Sig.Margotti,
      mi permetto di citarla, anche se il suo non è proprio un parere neutrale e gli studi citati vengono dal Convegno Svizzero “Legno-Energia”, l’associazione svizzera di categoria….
      “la caldaia a cippato a griglia mobile in condizioni di funzionamento stazionario così come la caldaia a pellet in condizioni ottimali di esercizio mostrano effetti di tossicità rispettivamente da nulli a solo molto lievi.
      • Con i metodi applicati in questo studio non sono stati rilevati effetti tossici
      addizionali del PM rispetto a quelli dei COC.”
      Vede Sig.Margotti, le “tossicità molto lievi” e le “tossicità non addizionali” le lascio a lei e agli amanti del masochismo.
      Villa Minozzo non ha attività economiche sul scippato/legno che possano alimentare la centrale, quindi noi respiriamo un aria peggiore (non migliore o uguale) e gli altri ne traggono benefici, un bel trade-off..
      Possiamo giocare a ping-pong tutti i giorni, lei pubblica studi promossi dal settore dei produttori, ovviamente obiettivi, noi ribattiamo con studi di scienziati, la verità la conosce anche lei, e sa benissimo che c’è solo una motivazione dietro a questi impianti.
      Convertite le vostre attività nell’eolico e solare, e proponeteci di questi impianti, vedrà che non rifiuteremo.

      (Daniele Negro)

      • Firma - Daniele Negro
      • Sig Negro,
        Lei ha perfettamente ragione: sono di parte; mi occupo di energia termica da biomasse legnose e la ringrazio per la pubblicità indiretta che ha fatto a me ed alla mia azienda. Le confermo però che non ho un’interesse specifico nel Suo Comune, il mio intervento è stato dettato solamente dall’amarezza nel constatare che le informazioni distorte favoriscono, ancora una volta, la scelta di un combustibile fossile che tutto il mondo, eccetto gli USA,( non so se ha mai sentito parlare della risoluzione di Kyoto o di Parigi) sta cercando di combattere.
        Veda sig. Negro, il problema del nostro Pianeta e non di Villa Minozzo, non è quanto particolato emetta una caldaia a biomassa ma quanta anidride carbonica (CO2) sia possibile risparmiare per diminuire l’effetto serra che sta aumentando il riscaldamento globale ( certo, ora Lei mi potrà citare il Prof. Zichichi che pensa siano solo panzane).
        Purtroppo per L’italia l’eolico è impossibile, Le sembrerà strano ma non abbiamo abbastanza vento per le pale che necessitano almeno 6m/sec per poter produrre energia; di fotovoltaico ne abbiamo molto ma purtroppo questo la sera non produce nulla. Abbiamo però raddoppiato in 40 anni la superficie boschiva italiana, non la gestiamo e ci rifiutiamo di utilizare questa energia rinnovabile perche’ produce del particolato che, a differenza di quello generato dalla combustione di carburanti fossili, è inerte? Mi sembra assurdo.
        Riassumo, a beneficio di tutti, i concetti che credo debbano essere considerati per operare una scelta consapevole anche e soprattutto in un comune piccolo come il vostro:
        1) Emissioni di paritcolato
        – Caldaia a Biomassa legnosa : < 10 mg/Nm3. (Fonte AIEL )
        – Caldaia a Metano : 0,0004 mg/Nm3 ( fonte Assogasliquidi)
        2) Emissioni di CO2
        – Caldaia a Biomassa legnosa : 24,80 kg/MW
        – Caldaia a Metano : 203,33 kg/MW
        3) Costo/Opportunità della tipologia di carburante
        – Caldaia a Biomassa Legnosa : il costo di 1 MW di energia termica generato con cippato è di € 29/MW; Il cippato puo' essere recuperato fino a 100 km dal luogo di utilizzo, per mantenere ancora un carbon footprint accettabile e per generare posti di lavoro e benefici economici per la regione. Gestire il cippato significa gestire il bosco con benefici diretti sulla comunità. Stabilità dei prezzi nel tempo: il prezzo del cippato negli ultimi 10 anni è rimasto sostanzialmente stabile, perche' dipende da fattori endogeni.
        – Caldaia a Metano : costo di 1 MW di energia termica (ipotesi con metano dal costo di 45 €/m3 per il comune ; ma la signora Maria oggi lo paga 77€/m3) è di € 46,92/MW – la maggior parte del denaro viene inviato al di fuori della zona di utilizzo ed anche al di fuori dell'Italia, l'uso del metano crea pochissimi posti di lavoro, non ha alcun impatto benefico sulla comunità. I prezzi variano molto in base all'andamento dell'economia mondiale, agli accordi internazionali per il passaggio delle condotte e ai gassificatori che devono essere ancora realizzati in Italia.
        4) Costo dell'impianto / vita utile
        – Caldaia a Biomassa legnosa : costo impianto importante; costo manutenzione 4-8 ore/anno; costo pulizia: 1 ora
        ogni 500 ore di funzionamento con svuotamento cenere ; vita utile 20 anni
        – Caldaia a Metano : costo impianto molto inferiore alla caldaia a biomassa; 2 ore/anno – vita utile 20
        anni – Caldaia a condensazione ha costi connessi alla qualità dell'impianto esistente
        soprattuto se ad alta temperatura, necessita di pulizie delle tubazioni ecc.

        La convenienza economia della scelta di una caldaia a biomassa che ripristina una a metano, risiede nella quantità di metano che viene consumato annualmente in relazione al suo costo, nell'ipotesi ho considerato un prezzo che tipicamente viene accordato alla Pubblica Amministrazione. Il differenziale di prezzo del carburante, nel tempo, sopperisce alla maggiore spesa dell'impianto.
        La scelta dovrebbe essere fatta tenendo conto di tutti i fattori che ho elencato, mi scuso se ho tralasciato qualche altro aspetto, spero di aver contribuito in maniera costruttiva alla discussione.

        (Marco margotti)

        • Firma - Marco margotti
        • Sig.Margotti,
          non posso competere con lei sui dettagli tecnici che ci ha fornito, sicuramente è molto più competente di me.
          E’ chiaro che sul tema ci sono visioni differenti, pro e contro, e non mi è difficile capire che ci possono essere realtà dove questa scelta possa aver un senso: immagino impianti dove questi impianti a biomassa riescano a sostituire tutte le caldaie del paese, con evidenti risparmi nelle emissioni o economici.
          Nel nostro caso di parla di sostituire poche caldaie (2-3-4-?), tra l’altro nuove ed a condensazione, a fronte di un costo che è possibile quantificare in qualche milione di euro nei 20 anni di vita utile degli impianti:
          – 600.000 di costo iniziale;
          – 2.300.000 euro di scippato (50 euro alla tonnellata, per le 2.300 tonnellate annue previste dall’amministrazione per 20 anni),
          e tralascio volutamente le altre spese: fa un totale di 2.900.000 euro, mi corregga pure sul costo del scippato che può non essere correttissimo, ma rilevato su internet.
          Villa Minozzo non ha grossi fornitori di scippato, non prevede di riscaldare tutto il paese, ma solo pochi edifici: crede che ne valga spendere tutti quei soldi per questo, aumentando il particolato dell’aria?
          L’aria pulita è una delle poche cose per le quali valga ancora la pena vivere a Villa Minozzo, per quello viene difesa strenuamente: ma anche dal punto di vista economico e dei benefici economici.
          Inoltre, secondo le mappe eoliche, il nostro territorio ha vento con la costanza e velocità sufficiente per le pale: perché questa opzione non è stata valutata.
          Chi le scrive ha votato per il sindaco ed ha ristrutturato una casa del 70′ con una spesa che recupererà tra 200 anni, non è insensibile a questi temi e non è ottuso.
          Venga da noi e ci aiuti a fare un business plan corretto, magari ci convincerà.
          La aspettiamo.

          (Daniele Negro)

          • Firma - Daniele Negro
    • Sig.Maria,
      mi stupisce. Offende le persone come vuole, e poi sostiene che gli altri sono aggressivi: che spettacolo.
      Chieda al Sig.Margotti di cosa si occupa nella vita, e poi si vada a leggere tutte le pubblicazioni che ha citato, ma le legga tutte.
      Poi, a parte la questione tecnica, ci faccia avere un business plan completo e fatto bene, con i benefici economici:
      – differenza emissioni tra impianto e caldaie sostituite, se capiamo quali;
      – costi e durata dell’impianto per tutti gli anni di funzionamento;
      – risparmi (costi del gas metano);
      e se i conti tornano possiamo ragionevolmente parlarne.
      Scriverò in antilingua (secondo lei), ma i conti li so fare…

      (Daniele Negro)

      • Firma - Daniele Negro
    • Sig. Negro, sono sicuramente d’accordo con lei: in tema di energia e di energie rinnovabili è conveniente considerare tutte le possibilità offerte dal territorio e dalla tecnologia disponibile per operare delle scelte corrette. Lei ha trovato tutti i miei riferimenti per un eventuale contatto. Sono più che disponibile a mettere a disposizione l’esperienza che la mia azienda ha maturato nel settore per aiutarvi a valutare le possibili alternative.

      (Marco Margotti)

      • Firma - Marco Margotti