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Alessandro Raniero Davoli si candida a sindaco di Castelnovo ne’ Monti per la Lega

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Fra poco meno di un anno i cittadini di Castelnovo ne' Monti saranno chiamati alle elezioni per il sindaco ed il Consiglio che resteranno in carica fino al 2024.

L'attuale sindaco Enrico Bini ha già espresso, in una intervista a Radionova in occasione dell'ultima Fiera di San Michele, la disponibilità ad essere ricandidato per un secondo incarico.

Perviene ora a questa redazione la nota, che trascriviamo integralmente, di Alessandro Raniero Davoli che intende candidarsi a sindaco per la Lega ed espone una nutrita serie di punti programmatici.

LA NOTA DI ALESSANDRO RANIERO DAVOLI

L’onorevole Gianluca Vinci, (segretario nazionale Lega per l’Emilia) e Roberto Monti, (segretario provinciale Lega di Reggio Emilia), che ho più volte incontrato nei mesi scorsi, mi hanno chiesto di presentarmi candidato sindaco a Castelnovo ne' Monti e di preparare una lista per le amministrative della primavera 2019.

Dopo alcune settimane di riflessione, ho accettato.

Sotto il simbolo della Lega costruirò una lista elettorale aperta al sostegno di altri partiti, a donne e uomini della società civile.

Il M5S è il benvenuto, può contribuire con candidati in lista e idee, se sceglierà di seguire l’esempio del governo nazionale.

Riprendo le parole che ho pronunciato nel 2009: “Serve una nuova moralità”.

Niente favori agli amici degli amici, onestà, massima attenzione alla regolarità degli appalti pubblici. Sarò al servizio dei cittadini italiani, con aiuti reali alle nostre famiglie. Via i clandestini, i ladri, e gli spacciatori da tutto il territorio comunale. Revisione del sistema raccolta rifiuti, monopolio IREN, dalle altissime tariffe, che penalizzano imprese, commercianti, artigiani, famiglie e singoli cittadini. Manutenzione attenta delle strade, del patrimonio comunale, appalti preferenziali a ditte locali. Lotta senza tregua per la riapertura della maternità (centro nascite) all’Ospedale Sant’Anna, tramite tutti i poteri propri di un sindaco: al primo posto la salute delle partorienti, delle mamme e dei neonati.

Modifiche profonde all’organigramma del personale comunale: sostituzione del responsabile ufficio tecnico, del direttore generale/segretario comunale, che da troppi anni hanno condizionato, se non diretto, in luogo del sindaco, l’attività del nostro comune. Le coperture tecniche a scelte errate e dannose di precedenti amministratori, come l’acquisto di derivati, la dismissione o l’acquisto di terreni e immobili, a prezzi discutibili, vedi teatro comunale, già di proprietà della famiglia di un ex sindaco, pagato con una stima sfavorevole per le casse del municipio.

Nuovo regolamento edilizia privata, ora penalizzante e con regole assurde per un paese di montagna. Controllo della legittimità dei permessi a costruire e dei cambi di destinazione d’uso di terreni, da verde pubblico ad area fabbricabile, avvenuto con criteri “particolari” volti a favorire alcuni. Riorganizzazione della polizia municipale, distacco dall’Unione dei comuni e aumento dell’organico di almeno quattro unità. Sicurezza e qualità delle scuole materne, degli edifici pubblici comunali; come scuole di proprietà di altri enti, (provincia), immobili che hanno denunciato gravi carenze strutturali e di manutenzione. (Cattaneo Dallaglio). Ridiscussione del progetto centrale a biomassa, in area PEEP, (inquinamento da polveri sottili a ridosso della materna e dell’impianto di atletica).

Possibili interventi innovativi, investimenti da imprese private, come la fly-line panoramica dalla Pietra di Bismantova, per un forte sviluppo turistico del territorio.

Queste sono solo alcune, prime indicazioni di programma. Le elezioni politiche di marzo hanno dato un segnale chiaro: i nostri cittadini chiedono un cambio totale della classe politica, per uscire da questa crisi economica e morale.

Sostituire, spedire all’opposizione (o a casa) gli amministratori del Pd: questo è il mio impegno, questo io prometto agli elettori !

Alessandro Davoli, candidato sindaco, lista Lega

15 COMMENTS

  1. Davoli può essere anche una brava persona, ma non è adatto a fare il politico. Molto impulsivo e non tanto ben visto. La Lega che potrebbe avere delle chance in questo momento, perderà sicuramente dei voti. Personaggio visto e rivisto e ci risulta che voleva abbandonare l’Italia. Sta forse cercando un lavoro? Noi abbiamo bisogno di gente che crede in Castelnovo né Monti.

    (M. Amedei)

    • Firma - M. Amedei
  2. Buongiorno sig. Davoli. Una precisazione… quando dice profonda modifica dell’organigramma del Comune con sostituzione del responsabile ufficio tecnico intende dei lavori pubblici o dell’ufficio edilizia?

    (Lara)

    • Firma - Lara
    • Ho scritto “il responsabile”, non “la responsabile”. Mi pare di essere stato chiaro. Ho raccolto molte proteste da parte di geometri, ingegneri e architetti sul responsabile edilizia privata. Non è questione personale, ma oggettiva. È ora di dare un altro indirizzo all’ufficio: deve essere al servizio dei cittadini, aiutarli nelle loro richieste, non bloccare o terrorizzare i privati che hanno necessità di restaurare, costruire, modificare edifici esistenti o edificarne (pochi per la crisi edilizia) dei nuovi. Anche gli oneri di urbanizzazione vanno rivisti e applicati con criteri più vicini alla realtà. Non si cerchi di fare cassa ai danni di chi vuole costruire la propria casa!

      (Alessandro Raniero Davoli)

      • Firma - Alessandro Raniero Davoli
  3. Massimo rispetto va portato a chi si candida alla carica di primo cittadino e all’impegno che ciò comporta in caso di riuscita, anche perchè in tal modo viene offerta un’alternativa e una ulteriore possibilità di scelta al cittadino elettore nel momento del voto, il che non è sicuramente poca cosa; e se il proporsi con largo anticipo può essere interpretato da qualcuno come l’intento di “occupare” anzitempo la posizione – così da scoraggiare altri a “scendere in campo”, onde evitare una eccessiva frammentazione – lo espone tuttavia al rischio di “bruciarsi” e venir “impallinato”, come si usa dire (nel senso che c’è tutto sommato una sorta di pareggio). Ma altrettanto apprezzamento lo riserverei a chi tenacemente persevera e tiene attivamente duro sui banchi della minoranza, sperando semmai di guadagnarsi i consensi per diventare la volta dopo maggioranza, perchè così facendo non si interrompe il filo conduttore che dovrebbe avere chi sta all’opposizione – per non ricominciare sempre da capo – e si dà altresì continuità alla voce di chi non la pensa come il “potere”, svolgendo in questo modo una funzione importante, anche se talora sottovalutata e “frustrante”, o poco appagante, specie quando il “potere” di turno è molto longevo, tanto da apparire non scalfibile e quasi “invincibile”.

    (P.B., 2.6.2018)

    • Firma - P.B.
  4. Vediamo chi tra i nuovi candidati avrà altrettanto talento e coraggio per combattere contro la malapolitica, così come Davoli invece ha tenacemente dimostrato in passato di saper fare molto bene. Di politicanti stracotti, ambigui e pavidi, devoti al Pd ne abbiamo avuti fin troppi.

    (Frank)

    • Firma - Frank
  5. Troppa roba e tutte promesse già sentite. Dipenderà a livello nazionale come andrà questo governo… Sicuramente a Bini, che gli piace vincere facile come alle ultime elezioni dove aveva contro il nulla, nella prossima tornata elettorale verranno parecchi grattacapi soprattutto se si ripresenta con questi collaboratori.

    (Em)

    • Firma - E m
    • Non credo si tratti solo di collaboratori, stando a tutto quel che si è sentito in questi anni, il problema serio è l’incapacità di dare un valore ai rapporti e non solo. Il punto di distacco, almeno dal mio punto di vista, è stato tre anni fa quando si è inserito in quella sorta di chat, su questo giornale, dove il dottor Nicolini, il direttore generale dell’ASM, è venuto qui a parlare con noi del nostro ospedale. Ricordate l’intervento di Bini? Io sì: “Parliamone nelle sedi appropriate”!!! Sappiamo tutti come è andata a finire: gli hanno detto che avevano chiuso il punto nascita del S. Anna mentre andava in Regione a discuterne la deroga. Non ho la più pallida idea di come andranno le prossime elezioni amministrative, e se ci sarò ancora, ma di sicuro so che in montagna in questi ultimi anni, leggendo questo giornale, il mondo è cambiato.

      (mv)

      • Firma - mv
  6. È chiaro a tutti e nessuno purtroppo può dimostrare il contrario: questo paese e la montagna dopo anni di determinate gestioni sono stati portati all’attuale “tristezza”. Questo paese vuoto è il risultato di anni di politica che si è dimostrata sbagliata. È ora di cambiare direzione.

    (Silvia)

    • Firma - Silvia
    • Le “cose buone perdute” erano tutte scritte nella Costituzione. La prima: il diritto al lavoro. Non a caso, qualcuno voleva cambiarla, in ossequio al “ce lo chiede l’Europa”. Gli enti locali sono quelli che hanno sofferto maggiormente dei tagli di spesa conseguenti al “vincolo esterno” dei trattati europei: gli amministratori locali sono stati messi nella condizione di dover scegliere tra correre o scappare. Se non cambia qualcosa a livello nazionale, la prossima scelta a cui andranno incontro sarà tra padella e brace. Buona fortuna!

      (Commento firmato)

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