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Enrico Bini sul progetto pilota per gli ospedali periferici: “Non si fa in mezza giornata, ma lo consideriamo fondamentale”

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“Ovviamente quella di costruire un progetto pilota per arrivare a una possibile riapertura in sicurezza del punto nascite di Castelnovo ne' Monti, un progetto che peraltro possa essere poi condivisibile da altri territori periferici e con disagi orografici, non è una cosa che si fa in cinque minuti, o in mezza giornata buttando giù un semplice elenco di intenti, senza un concreto sostegno tecnico e scientifico che possa dare una reale e concreta speranza. Chi era presente la sera dell'8 giugno in Municipio anche per ascoltare, oltre che per fare proclami, lo ha sicuramente capito: in più occasioni è stato ribadito che il percorso per un progetto pilota e per una richiesta di revisione dell'accordo Stato Regioni del 2010 non è immediato, ma c'è un lavoro dietro che sta andando avanti, e alcuni passaggi dell'intervento di Venturi in questo senso sono sicuramente interessanti”.

Così il sindaco Enrico Bini risponde alle polemiche sollevate da Lega e Movimento 5 Stelle a seguito del question time di ieri in Regione, in cui l'assessore Venturi ha detto che tale progetto pilota non è stato ancora presentato.

“Non intendo ribattere con toni strumentali e da campagna elettorale a chi è impegnato in tal senso, preferisco ribadire quello che è l'obiettivo che intendiamo perseguire in questa fase: vogliamo arrivare a proporre al ministero una analisi sugli ospedali di montagna, per costruire un nuovo modello di ospedale in aree periferiche che sia sostenuto con appositi finanziamenti e anche da una legislazione ad hoc, che consideri le caratteristiche di questi territori e che oggi non esiste. Intendiamo farlo attraverso i parlamentari che condividono l'iniziativa, e anche tramite la federazione nazionale aree interne, dove molti territori oltre al nostro vivono le medesime difficoltà. In seguito chiederemo alla Regione di attivarlo per il Sant'Anna.

Venturi rispondendo alla domanda posta dal consigliere della Lega Delmonte ha detto tra l'altro che “qualora il ministero della Salute proponesse progetti pilota a carattere nazionale che abbiano l’obiettivo di riaprire i Punti nascita situati in condizioni oro-geografiche difficili, oppure una ridiscussione dell’Accordo Stato-Regioni del 2010, questa Regione è disponibile come sempre al confronto, attraverso la Conferenza Unificata. Tenendo però presente che le condizioni di massima tutela per la salute e la sicurezza della donna, del bambino e del personale sanitario sono imprescindibili. Una modifica dell’Accordo del 2010 deve comunque garantire che la nascita si svolga in condizioni di sicurezza con tutti gli elementi strutturali, organizzativi e tecnico-professionali previsti dagli esperti”.

Venturi ha anche aggiunto che una possibile revisione dei parametri dovrà comunque partire dal ministero della salute. Quelli che pone sono obiettivi condivisi, e siamo fortemente convinti che l'Ospedale Sant'Anna potrebbe raggiungere questi livelli di sicurezza richiesti, visto che già prima della chiusura mancava solo la guardia pediatrica notturna. L'assessore ha anche sottolineato che la scelta della chiusura è legata al trend dei parti, in costante calo: anche su questo aspetto ritengo ci siano spazi per un'azione politico amministrativa, perchè in questo calo hanno un peso consistente lo scarso sostegno alla maternità, che in altre nazioni europee è molto maggiore, e la incertezza lavorativa che coinvolge tanti giovani spingendoli a rimandare il momento in cui fare figli. Temi sui quali come enti locali siamo impegnati, soprattutto per cercare di sostenere opportunità lavorative sul territorio, ma che sono principalmente di livello nazionale per cui è imprescindibile una collaborazione istituzionale a tutti i livelli”.

Conclude Bini: “Sul tema dei servizi, e dell'ospedale in particolare, il nostro impegno resta massimo, ed anzi chiedo a Venturi, pur non avendo la possibilità di interloquire attraverso il question time, se può rispondere alla lettera che ho mandato ormai diversi mesi fa a Regione ed Ausl, di cui pure si è parlato la sera dell'8 giugno ma forse per qualcuno è stato un tema meno interessante, per il ripristino al Sant'Anna della ginecologia H24”.

2 COMMENTS

  1. Tante parole. Onestà vorrebbe che nell’attesa di progetti al momento solo accennati si chiedesse intanto una moratoria alla chiusura dei punti nascita. Invece no. Allora tanto oneste e sincere quelle parole non sono…

    (Gianni Marconi)

  2. Certamente un progetto pilota, e che progetto, non si fa in cinque minuti e nemmeno in mezza giornata, ma trovo estremamente originale farlo di nascosto se è vero che l’assessore alla sanità della Regione non ne sa niente.

    (Giovanni Annigoni)