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Quelli che producono Parmigiano Reggiano: nuovo aumento in montagna

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Nicola Bertinelli

C'entra anche la montagna nel forte aumento produttivo del Parmigiano Reggiano che avviene, ancora, a prezzi del prodotto elevati. E' una buona notizia per l'intero settore, ma a catena anche per l'economia dell'Appennino dove queste risorse generano ulteriore valore e indotto. Si è tenuta ieri giovedì 29 novembre a Parma, presso l’Auditorium Paganini, l’Assemblea Generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano.

Il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, con la sua relazione introduttiva, ha fatto il punto sullo stato di salute della filiera della più importante DOP italiana, ponendo in evidenza, oltre alla crescita produttiva, le necessità di investire in comunicazione e di attuare azioni di filiera, per aprire nuovi spazi di mercato e collocare il Parmigiano Reggiano a un prezzo remunerativo.

Il 2018 vede infatti la produzione di Parmigiano Reggiano crescere complessivamente del 2%. Gli oltre 3,7 milioni di forme previste rappresentano il livello più elevato nella storia millenaria del Re dei Formaggi. Nel 2019 si prevede un ulteriore incremento della produzione, che porterà il numero delle forme a quota 3,75 milioni.

L’importanza di questo traguardo trova un riflesso nel Bilancio Preventivo 2019, approvato nel corso dell’Assemblea Generale dei Consorziati. Il bilancio prevede la cifra record di 38,4 milioni di euro di ricavi totali (contro i 33,4 del preventivo 2018 e i 25,2 del preventivo 2017).

Sono 22,4 i milioni di euro (contro i 20,3 del preventivo 2018 e i 14,3 del preventivo 2017) destinati a investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero: 2 milioni in più rispetto all’anno precedente.

Proprio l’export rappresenta una delle leve principali per accompagnare l’incremento della produzione: i milioni stanziati per lo sviluppo dei mercati esteri sono 8,6 di cui 2 per nuovi progetti Paese. In Italia l’investimento in attività promozionali (programmi in-store, campagne pubblicitarie, sponsorizzazioni, fiere ed eventi, vendite dirette) ammonterà a 15,8 milioni di euro. Un’ulteriore importante voce del Bilancio Preventivo 2019 è rappresentata dai 2 milioni di euro destinati al programma di sorveglianza straordinaria delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura, nonché ad azioni di ricerca scientifica e sviluppo delle azioni di vigilanza.

Il mercato ci sta dando grandi soddisfazioni: crescono produzione e consumi e il prezzo tiene, con un differenziale rispetto ai nostri competitors che non è mai stato così elevato. Significa che abbiamo intrapreso un percorso virtuoso di crescita e che il posizionamento del nostro prodotto ci ha consentito di aprire nuovi spazi di mercato collocando il Parmigiano Reggiano ad un prezzo remunerativo. Affinché la filiera del Parmigiano Reggiano si posizioni su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo, dobbiamo investire in comunicazione per sottolineare ulteriormente i plus di prodotto, valorizzando il Re dei Formaggi e distinguendolo dai prodotti similari. Per questo motivo il bilancio preventivo 2019 è il più alto nella storia del Consorzio. Abbiamo a disposizione oltre 38 milioni di euro per sostenere il mercato e creare nuovi sbocchi di domanda”, ha commentato Nicola Bertinelli.

 

Numerose le novità annunciate nel corso dell’Assemblea: più efficaci azioni di vigilanza a tutela del marchio all’estero, mappatura delle aziende agricole volta ad assicurare i più elevati livelli di benessere animale, attività di marketing in nuovi mercati (Australia, Centro America, Area del Golfo e Balcani), progetti per una maggiore trasparenza nel canale Horeca e il lancio di un nuovo mercato per il prodotto a “lunga stagionatura”. Il segmento del prodotto 40 mesi, in una prospettiva a 4-5 anni, potrà arrivare a rappresentare il 3-4% del consumo totale, vale a dire oltre 100 mila forme.