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Per chi (non) suona la campana

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Riflessioni prima del Santo Natale

È ormai da qualche settimana, o per lo meno questa è la mia impressione, che le campane della Pieve di Castelnovo ne’ Monti hanno cessato di battere l’ora.

Abito vicino alla nostra bella chiesa e mi piaceva sentire lo scorrere della giornata accompagnato dal suono delle sue campane, con il giusto accorgimento di sospenderne il rintocco nelle ore notturne, rintocco che riprendeva alle 7 e che segnava l’inizio della mia giornata.

Tendo l’orecchio in fiduciosa attesa di udire nuovamente il tocco dell’ora.

In fede e con fede

(Cristina Casoli)

 

1 COMMENT

  1. Non conosco, ovviamente, le ragioni di un tale “silenzio”, ma mi risulta che da altre parti le campane abbiano cessato o quasi di battere l’ora causa le proteste di qualche residente, che ha casa nelle vicinanze, e di fronte a ciò mi viene spontaneo pensare a quando la nostra giornata era scandita dal suono delle campane dei tanti campanili, quasi che i loro rintocchi, dai toni e modulazioni spesso differenti tra loro, facessero a gara per farsi ascoltare (rintocchi graditi e preziosi specie nelle campagne perché accompagnavano e regolavano il lavoro dei campi, come una sorta di voce amica).

    Abbastanza di recente, in una località dai trascorsi marinari, mi è capitato di osservare che il segnale della mezz’ora segue ogni volta, con tonalità meno piena, tutti i rintocchi delle ore che l’hanno preceduta, e non ho sentito alcuno lamentarsi per questa “ripetizione”, il che mi ha fatto pensare che in quei luoghi le campane abbiano svolto in passato un compito molto importante, di comunicazione, avviso, ecc. e il loro ruolo, proprio per questo motivo, non sia mai stato messo in discussione, nel senso che colà, diversamente da altrove, la tradizione pare essersi mantenuta.

    P.B. 13.12.2018