Un prestigioso riconoscimento è arrivato nei giorni scorsi a premiare l'attività del gruppo Jerry Can, avviato nel 2016, portato avanti da giovani di Castelnovo e dell'Appennino (e che resta aperto alla partecipazione di chiunque sia interessato) in collaborazione con gli Assessorati ai Giovani dei comuni dell'Unione.
Un gruppo che si propone come “motore creativo della montagna” e che si è aggiudicato il premio “Best Practice per la qualità della vita” promosso dall'Associazione Italiana per gli Studi sulla Qualità della Vita (Aiquav), in cui il progetto è risultato primo classificato.
Il progetto Jerry Can vede una vasta collaborazione tra l'Unione Montana dei Comuni dell'Appennino reggiano e i relativi comuni, l'Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino, Cooperativa Sociale Papa Giovanni XXIII, Confcooperative, Istituti superiori Cattaneo – dall’Aglio e Nelson Mandela, il Parco nazionale dell'Appennino, Enaip, la Strategia Aree Interne, il Servizio Sociale Unificato.
Il progetto propone una prospettiva di cittadinanza attiva rivolta ai giovani, attraverso l’uso di competenze digitali e nel contempo di sviluppo socio-educativo, professionale e di occupabilità.
Il gruppo di giovani, attivato da due anni e seguito da due educatori, si pone tra gli obiettivi, oltre a favorire occasioni di incontro, culturali, di divertimento, di riflettere sia sulle opportunità personali dei giovani sia su quelle del territorio in cui vivono. Si è caratterizzato come un gruppo aperto e dinamico che crede nelle potenzialità dell'Appennino e vuole provare a investirvi e a dargli valore, coinvolgendo i giovani nelle progettazioni e nella gestione degli spazi di aggregazione, attivando percorsi di impresa sociale giovanile e di accompagnamento al lavoro, proponendo un luogo di dibattito, di confronto e una cassa di risonanza nel territorio sui temi affrontati dai giovani.
Il concorso indetto dall'Aiquav aveva l'obiettivo di premiare i migliori progetti messi in campo dagli enti locali finalizzati alla promozione della qualità della vita nel proprio territorio, attraverso azioni tese alla democrazia partecipativa, allo sviluppo di servizi alla persona e alle politiche sociali, allo sviluppo di aree interne e rurali, alla promozione culturale e delle attività sportive e per il tempo libero.
Nelle motivazioni del premio assegnato a Jerry Can si legge: “Il progetto da voi presentato nell’ambito del Premio “Best Practice per la qualità della vita” risulta particolarmente innovativo in termini di output imprenditoriali che prevede (spin-off, fablab, pro-working), pur richiedendo un contributo contenuto. In termini di impatto, le azioni intraprese stanno favorendo la valorizzazione e il potenziamento delle competenze sia tecnico-digitali sia trasversali dei giovani del territorio, promuovendo l’imprenditività e la capacità di fare rete. Acquisire tali competenze rafforza il protagonismo giovanile, offre strumenti nuovi grazie ai quali definire i propri percorsi di vita e di lavoro, e impatta sull’intera comunità in termini di sviluppo locale. Inoltre l’approccio multi-attoriale favorisce la creazione di nuovi network locali, il trasferimento di know- how, il confronto e l’empowerment dei soggetti coinvolti. Pertanto se da un lato si concretizzano nuove opportunità occupazionali, dall’altro si favorisce il coinvolgimento e l’attivazione dei giovani nella vita di comunità, migliorando la qualità sia dei percorsi individuali, sia di quelli collettivi”.
Per conoscere meglio le attività del gruppo è a disposizione il sito www.jerrycan.it, oltre ai canali social (pagina Facebook, Instagram, canale Youtube): è possibile non solo conoscere gli appuntamenti e le varie iniziative, ma anche leggere recensioni di film, videogiochi, fumetti, gruppi musicali, interviste e trovare i contatti per entrare a far parte del gruppo.
