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In ricordo di Giovanni ‘Gianni’ Bonicelli, regista storico della Società del Maggio Costabonese, recentemente scomparso

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Giovanni 'Gianni' Bonicelli

Lunedì 3 dicembre, a 75 anni, se n’è andato Giovanni Bonicelli, detto ‘Gianni’, noto in Appennino per essere stato il regista storico della “Società del Maggio Costabonese” dall’anno della sua fondazione, il 1962.

Gianni era nato a Costabona di Villa Minozzo il 25 novembre 1943 e aveva dedicato la sua vita al Maggio. A soli 19 anni, nel 1962, calcava già la Carbonaia a Costabona (dove si tengono tradizionalmente le rappresentazioni maggistiche) quando si ricostituiva la “Società del Maggio Costabonese”, divenendone il regista, ruolo che non ha mai abbandonato sino a quando la malattia gliel’ha permesso. Rimasto vedovo prematuramente nel 1991, quest’anno, nel mese di maggio, aveva perso anche il figlio primogenito, Michele, di soli 44 anni.

I funerali si sono svolti mercoledì 5 dicembre, presso la chiesa di Costabona. Ha lasciato i figli Massimo e Claudio, anch’essi impegnati in prima persona con il Maggio, il fratello Pellegrino, la sorella Caterina, che aveva sposato Romolo Fioroni, mentore e fondatore della Società, la sorella Zelmira, i cognati, la cognata, i nipoti e i parenti.

Questo il saluto a Gianni da parte della “Società del Maggio Costabonese”, in occasione delle sue esequie.

La Società del Maggio Costabonese

Non mi risulta semplice portare questo ultimo saluto a Gianni a nome della Società del Maggio Costabonese perché faccio tanta fatica a pensare la nostra associazione senza la sua presenza. Personalmente, con lui, ho condiviso il mio sodalizio alla guida del gruppo con stupendi ricordi in momenti che hanno segnato la storia dell’associazione.

Quando rientravo a casa da lavoro la sera e la canonica fermata in bar mi portava al nostro solito scambio di idee su ‘cosa cantare’, al ricordo di vecchi aneddoti su personaggi che hanno fatto la nostra storia che lui amava ricordare, al suo entusiasmo nella mia proposta di riprendere in mano la Via Crucis di Romolo abbandonata precocemente per aprire il nostro 50°, alla pacatezza con la quale riusciva a tranquillizzarmi nei momenti di difficoltà dettati dalla mia impulsività e alla semplicità e genuinità che incrociavo ogni volta nel suo sguardo alla fine di ogni rappresentazione dove andavo a chiedere riscontro e conforto sul ‘come eravamo andati’ come un bimbo fa con un papà.

Giovanni 'Gianni' Bonicelli

Assecondava spesso le mie scelte ma sapeva anche come fare a riprendermi quando qualcosa non la vedeva nel verso giusto. Tutto molto difficile da spiegare e scrivere soprattutto quando a parlare erano spesso occhi e cuore. Gianni in tutti questi anni ha saputo donarmi tanto.

Nell’estate del 2011 in occasione del nostro 50° lo abbiamo voluto omaggiare per esser stato sempre presente dalla nascita dell’associazione calcando silenziosamente il palcoscenico della Carbonaia che amava tanto. In quell’occasione facemmo imprimere su di una targa queste parole sulla rima di un sonetto da Maggio:

Dalla Carbonaia avanza

Nostro applauso a te più caro

Umil spirto è così raro

Per impegno e per costanza!”

La Società del Maggio Costabonese

Le facemmo cantare ad una delle nostre piccole bimbe. Ed io, nel cuore, porterò per sempre lo sguardo dei tuoi occhi. Occhi di spirito umile e raro. Hai sempre fatto di tutto quando eravamo in campo per ‘non apparire’. Era il tuo vanto quello di far sì che lo spettatore non si accorgesse nemmeno della tua presenza tanto invece era importante per tutti noi! Oggi, invece, qualcuno più ‘Grande’ di noi ti ha voluto mettere in scena e vestirti anche la parte da protagonista alla quale sei sempre stato restio.

Ma oggi questa parte ti permetterà di raggiungere le persone a te care a partire da Michele, oltre a tutti coloro che hai avuto modo di guidare all’interno della Società del Maggio. Oggi, col cuore in mano, ti abbiamo accompagnato con la Messa del Maggiarino a te tanto cara e di cui, con forza, ne hai sempre fatto vanto. La chiuderemo con il consueto coro finale accompagnato da quella ‘coda’ immancabile che adoravi e che ci riporta a te, al tuo sguardo e alla tua bontà d’animo. Ora, da lassù, dacci la forza per poter continuare a dire ‘Andiamo a incominciare!’ nella nostra, tua, amata Carbonaia! Ciao Gianni!

(Aurelio Corsini, per la “Società del Maggio Costabonese”, foto di Gianni Marconi)

3 COMMENTS

  1. Caro Claudio, ti ricordo studente delle medie e tuo papà che veniva a sentire come andavi. Siete un ricordo bello, intenso, uno scambio di vita autentica. Leggo che sono tanti, e grandi, i momenti di dolore che hai dovuto attraversare e ti abbraccio con forza. Spero che il patrimonio di vita che vi siete regalati l’uno con l’altro ti dia coraggio e consolazione in questo momento e lungo il tuo cammino. Giorno dopo giorno lo ritroverai dentro di te, nei tuoi gesti, nei tuoi pensieri, nelle tue scelte, in una nuova forza: ne sono certa. Insieme alla mia partecipazione, ti giunga un mondo di auguri per tutti i tuoi giorni.

    Giovanna Caroli