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“Artropodi Androidi” con Silvano Scaruffi e Luca Guerri a Sologno

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Venerdì 4 gennaio 2019, a Sologno presso l'ostello La Scuola, alle ore 20, il Collettivo Strolgatori presenta la serata di letture psicadeliche: "Artropodi Androidi", con Silvano Scaruffi alle letture, Luca Guerri alle allucinazioni e le fotografie di Erica Spadaccini. Con degustazione di prodotti tipici biologici. Su prenotazione al numero 3779978850.

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Intervista a Silvano Scaruffi.

Artropodi Androidi, tradotto per persone semplici cosa significa?

Artropodi Androidi è una screpolatura in questo Universo. Una fessura dalla quale si può sbirciare un altro mondo, forse un cosmo silenzioso che si interseca con il nostro. È una visione esapode, ma che sta attorno a noi. Non tralasciando una componente allucinatoria che farà da sfondo alla lettura.

Perché il 4 gennaio che non è Capodanno e neppure la Befana?

Il 4 gennaio perché… non credo esista un preciso motivo, una sera come molte altre, prima ci sono state delle feste, dopo ce ne saranno altre. È più una questione riconducibile a un tempo compresso, quell'ora o poco più nel quale tutto sarà di un altro mondo.

Perché Sologno?

A Sologno ci sarà l’anteprima di Artropodi Androidi, ci sono stai svariati motivi a condurci lì. Un’anteprima vicina casa, per noi, io e Luca ‘Baggia’ Guerri, che siamo di qua, è sempre una bella cosa. Angela Delucchi poi, di Villacultura, è sempre, per così dire, iper ricettiva quando si tratta di cose sperimentali. E secondo me, Sologno, visto da lontano, nella sua estensione è qualcosa che ha del millepiedi allungato su uno scosceso masso, i tetti delle case a comporre l’esoscheletro gibboso, le strade e stradine che scendono lungo i fianchi della roccia come miriadi di zampe. Ma questo solo per me, e pochi altri, credo.

Perché a numero chiuso?

Anche in questo caso sono state una serie di componenti a fare scegliere questa formula. Da un punto di vista organizzativo, si è voluto che gli ascoltatori avessero giusti spazi, la sala non è grandissima e tutti devono poter ascoltare al meglio. Riguardo ciò che succederà in questa sperimentazione di letture, ci saranno cose che non dovranno e non potranno uscire da lì.

Tu e chi, o tu e solo? Stai bene con solo? O stai meglio con chi?

Nella progettazione di Artropodi Androidi siamo stati fin dall’inizio io e Baggia, solo noi. Credo addirittura la prima idea sia venuta a lui. Nella serata avremo un ruolo complementare o equipotenziale, meglio.

Personalmente sto anche bene con ‘solo’, ci sono abituato, quello che faccio, scrivere, è caratteristico di entità solitarie, di persone che sanno staccarsi da tutto con disarmante facilità.

In realtà credo che la mia sfaccettatura solitaria porti di riflesso a una sincera socialità. Sto bene con la gente, perché sono abituato a stare bene da solo.

Quando poi si tratta di fare queste cose, le ‘collaborazioni’ le chiamano, con Baggia è tutto più semplice, non c’è bisogno di vedersi, pranzare, cenare, discorrere, progettare. Io faccio la mia parte, lui la sua, basta qualche contatto scritto via telefono, una prova e tutto si incastra.

Se tu fossi un artropode quale vorresti essere? Perché?

Dovrei dire una formica, se ci rifletto credo che dovrei dire una formica di sicuro. Da bambino ho trascorso innumerevoli giornate in ginocchio a fissare l’ipnotico andirivieni davanti le loro tane. Ma a oggi ci sono gli Artropodi Androidi, perciò dirò la cimice, dal profilo poligonale perfetto, varietà di colori e punteggiature, ma che nasconde il terribile rostro e emette sostanze caustiche se disturbata.

Gli allucinogeni non sono illegali?

Credo di sì. E se non lo sono penso dovrebbero esserlo.