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L’artista giapponese Asako Hishiki ospite di KAMart in residence

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KAMart in residence, con KAMart residence #2 a cura di Matteo Galbiati, riapre le porte della propria suggestiva sede a un nuovo progetto di residenza dal 13 al 27 aprile 2019,  accogliendo l’artista giapponese Asako Hishiki (1980) che, per due settimane, è invitata a lavorare in stretto contatto con le specificità del luogo e dell’ambiente naturale dell’Appennino emiliano per realizzare una serie inedita di opere, poi esposte dal 14 giugno al 15 luglio a Cereggio (Re).
Questo progetto nasce in collaborazione con Arteam - Associazione Culturale di Albissola Marina (Sv), organizzatrice e promotrice del premio internazionale Arteam Cup, per il quale KAMart è stata invitata, nell’edizione 2017, ad assegnare proprio questa residenza come Premio Speciale: Angela Viola, in qualità di presidente, con il comitato scientifico dell’Associazione, ha individuato nell’artista nipponica la personalità più adatta a sviluppare un progetto conforme alla filosofia e all’indirizzo che connota la programmazione della loro associazione che mira a far interagire l’artista e le sue visioni con le suggestioni determinate dal luogo che andrà ad abitare e conoscere, vivendolo nella sua totalità e in massima libertà.
Asako Hishiki. Confine dell’inconscio, 2017. Xilografia su tessuto, plexiglas, tre elementi 30x30cm cad. Opera vincitrice del premio Arteam 2017

Hishiki, il cui lavoro vive di leggerezza e sospensione, si ispira da sempre agli elementi della natura, in prevalenza vegetale e animale, deducendo poi da questo forme connotate da una personalissima iconografia, che diventano, grazie alla leggerezza del suo gesto, alla musicalità compositiva, eleganti silhouettes sospese nella poesia di un vuoto senza tempo. L’artista sa ben coniugare l’antica tradizione della xilografia giapponese alle istanze di una visione contemporanea grazie ad una caratterizzante armonia espressiva che tocca, con garbo e gentilezza, lo sguardo e l’immaginazione di qualunque spettatore.

Il segno distintivo della sua pratica artistica è proprio la profondità della delicatezza di un racconto essenziale che riconcilia il nostro pensiero con le istanze di un tempo rallentato e solenne, tanto comprensibile quanto inafferrabile nella sua intelligibilità.
A KAMart, Hishiki avrà modo di sviluppare un progetto specifico che deriva da un’esperienza immersiva e diretta con l’ambiente, il paesaggio, il luogo e le sue persone producendo lavori che poi saranno esposti, a partire dal mese di giugno, in una mostra personale che traccerà i contenuti, gli esiti e le suggestioni che ha vissuto l’artista durante la sua intensa esperienza residenziale.
Sono in preparazione anche coinvolgenti e stimolanti laboratori pratici e workshop che si terranno a Reggio Emilia, di seguito riportati.
Biografia Hishiki
Asako Hishiki è nata in Giappone ad Hamamatsu (Shizuoka) nel 1980, consegue la laurea in Pittura nel 2004 presso Joshibi University of Art and Design di Kanagawa-Tokyo. Nel 2005 si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Bologna dove, nel 2010, si diploma in pittura e successivamente, dopo aver ottenuto nello stesso anno una borsa di studio dal Governo italiano, si iscrive al Biennio Specialistico in Pittura diplomandosi nel 2015. Vive e lavora a Monza.
Associazione Kamart In Residence
KAMart in residence nasce come progetto nel 2015. Dal 16 ottobre 2016 si costituisce come Associazione di promozione sociale fondata dall’artista Angela Viola. Il progetto KAMart nasce con l’intento di promuovere e diffondere l’arte contemporanea, attività culturali e di promozione sociale sul territorio dell’Appennino emiliano realizzando residenze d’artista a medio e lungo termine, presso la sede legale e sociale dell'Associazione: un casale immerso nella valle dell’Appennino tosco-emiliano, in località Cereggio, presso il comune di Ventasso (Re).
KAMart promuove l’arte contemporanea fuori dai circuiti convenzionali perché questa possa essere fruita da un pubblico più ampio affinché sia più prossima e facilmente accessibile a tutti. L’associazione promuove inoltre il Festival di Arte Contemporanea Venti Contemporanei, oggi alla sua seconda edizione, curato da Virginia Glorioso e
patrocinato dal Comune di Ventasso (Re).
Associazione Culturale Arteam
Fondata nel 2001, con sede ad Albissola Marina (Sv), l’Associazione Culturale Arteam vanta un’esperienza pluriennale nel settore culturale e artistico. Attiva su diversi fronti, fin dal primo anno, ha saputo ricavarsi una notevole notorietà e visibilità, soprattutto a livello nazionale, grazie alla sua pubblicazione periodica Espoarte, che in pochi anni ha saputo conquistare lettori, pubblico, critica, consenso e autorevolezza, diventando uno tra i maggiori magazine di arte contemporanea d’Italia. Arteam si è distinta, negli anni, anche come organizzatore di eventi, dando vita al Premio Espoarte (dal 2001 al 2006), divenuto European Arteam Prize, ampliato nel 2006 nel format Iconarts (International of Contemporary Arts). Nel 2014, con premiazione nell’ambito di Arte Fiera Bologna, Arteam lancia gli Espoarte Awards.
Nel 2015 nasce quindi Arteam Cup che, dopo un esordio esplosivo nel 2015 a Venezia in concomitanza con la Biennale Arte, si riconferma nel 2016 nella suggestiva sede di Palazzo del Monferrato ad Alessandria. Con l’edizione 2017 la mostra si sposta al BonelliLAB di Canneto sull’Oglio (Mn) e nel 2018 nei prestigiosi spazi della Fondazione Dino Zoli di Forlì.
La residenza si aprirà con il workshop Monkiri Asobi, a cura di Asako Hishiki, presso la Galleria Bonioni di Reggio Emilia, Corso Garibaldi 43, per incontrare un più ampio pubblico a dare testimonianza dell'impegno e dell'attività delle iniziative promosse e sostenute da KAMart e, nello specifico, della ricerca di Hishiki, del suo linguaggio e delle tecniche che appartengono da sempre alla tradizione giapponese.
Monkiri Asobi (紋きり遊ひ): Mon 紋 significa letteralmente ‘stemma’, che le famiglie reali o nobili usavano come loro emblema. In Giappone il Mon cominciò a essere usato nel periodo Heian (平安時代, 794-1184 / 1192) da nobili e samurai. Nel periodo Edo (江戸時代, 1603-1867) la gente comune cominciò a usarlo come motivo. Molti Mon eleganti e spiritosi sono stati creati e utilizzati come simboli identificativi dei negozi, cartelli, asciugamani e persino kimono ed è a questo punto che venne convertito in una forma di divertimento,
Monkiri Asobi, il gioco del Monkiri.
Monkiri Asobi usa la tecnica Kirigami 切り紙 che è un’antica arte tradizionale giapponese che deriva direttamente dall’origami, praticata in Oriente e in particolare in Cina. Diversamente dall’origami, Kirigami prevede, oltre al piegamento, il taglio della carta: infatti il nome deriva da kiri (kiru) “tagliare” e gami (kami), “carta”.
Nel periodo Meiji (明治時代, 1868-1912), furono pubblicati libri dedicati al Monkiri e inoltre la tecnica fu associata all'uso delle ombre o delle carte da gioco. Molti modelli venivano comunemente venduti nelle fiere.
Monkiri fu insegnato agli studenti di Terakoya (寺子屋/ istruzione primaria per bambini comuni) e, fino al periodo Showa (昭和時代, 1926-1989), fu insegnato anche ai bambini nelle classi d'arte. Tuttavia, la graduale scomparsa di Mon, comportò anche quella del Monkiri Asobi.
Durata workshop Monkiri Asobi: 3 ore e mezza. Massimo 12 alunni (età minima 15 anni).
Per info e prenotazioni scrivere a [email protected] o chiamare al 329 3979605.
Materiali inclusi nel prezzo: carta giapponese.
Materiali da portare: forbice, cutter, tappeto per cutter (o tavoletta legno cm 20 x 20), colla.
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Con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
Patrocinio del Comune di Ventasso (Re).
In collaborazione con:
Associazione culturale Arteam, Albissola Marina (SV) http://www.arteam.eu
La Galleria Nobili - Paraventi Giapponesi, Milano http://www.paraventigiapponesi.it
Bonioni Arte, Reggio Emilia http://www.bonioniarte.it