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Dalla California all’Appennino reggiano. Prosegue la conoscenza degli stranieri che amano il nostro Appennino

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È con un sorriso da ragazzo che non lo lascia mai che si è annunciato Jim, con Kathryn, davanti al nostro portone la scorsa settimana, proprio come qualche anno fa.
Sì, perché Jim e Kathryn sono ormai un’amicizia speciale, fatta di andate e ritorni da Palo Alto in California, cuore della Silicon Valley, a Busana a intervalli quasi regolari, più o meno due volte l’anno.
Con questi due ragazzi oltresassantacinquenni l’amicizia è nata nel corso di un loro passaggio alla Corte della Maddalena come ospiti, nel quale passammo qualche giorno insieme, in Ventasso con pane e salame, in giro per i boschi e sempre chiacchierando di quella chiacchiera bella, che ti fa conoscere piano piano e diventare amici.
E’ stato bello sentire il racconto di loro giovani, l’incontro con una Kathryn che vestiva con le gonnellone  e i sandali ai piedi, come andava in una certa America anni settanta che di li’ a poco ha contaminato anche la nostra Europa. È stato facile immaginarseli belli e innamorati e ragazzi, perché ancora sono così, Jim con questo aspetto un po’ scanzonato e Kathryn ancora con i suoi capelli lunghi.
Jim e Kathryn vivono in una bella zona della California dove Jim è in pensione e Kathryn lavora come psicoterapeuta. A Palo Alto hanno la loro casa, dove il clima è mite anche in estate e dove si produce un buon vino. Lo stesso Jim lo fa assieme ad alcuni amici, ma quasi per gioco, per il piacere di farselo e avere in tavola il proprio vino.

Un’altra casa l’hanno a Monterrey, sull’oceano e dove si affacciano in giardino i cervi. Lì Jim, che prima di andare in pensione faceva il costruttore, sta tirando su da solo un garage che Kathryn dice dai lavori interminabili...
Ha origini italiane Jim, siciliane il padre e canadesi la madre, e del legame con la Sicilia ha mantenuto il piacere del ritrovarsi, il gusto della famiglia che lo aspetta e che rinfocola con appuntamenti cadenzati nei quali si sa quando iniziano le cene e i pranzi con i parenti, ma mai quando finiscono e, soprattutto, non finiscono mai i parenti...
A Busana e in Appennino Jim e Kathryn hanno visto un sacco di posti e conosciuto delle persone, ma questa volta sono rimasti da noi per un’intera settimana da soli.
Settimana nella quale sono tornati a rivedere luoghi che erano rimasti loro nel cuore: la Pietra di Bismantova, le Sorgenti del Secchia, il Lago Calamone e il Monte Ventasso, ma hanno anche fatto nuove amicizie a Busana, con le quali hanno sconfinato in Garfagnana e che da ora saranno ad aspettarli quando torneranno.
Poi, in questa settimana hanno fatto quelle piccole cose che rappresentano la magia della scoperta di un luogo e he non è facile fare da turisti.
È stato bello tornare alla Corte della Maddalena venerdì e trovarli lì a custodire la casa da giorni e sentirli raccontare come hanno passato le giornate e quanto è buona e fresca la verdura del fruttivendolo in paese o la pizza di Dino a Nismozza.
E poi è stato bello coinvolgerli nell’organizzazione della festa di Parole Nostre, che ci sarà a Casa Manari sabato 20 luglio. Con noi nel buio del bosco a provare le luci, vedere dove attaccare questo o quello e tornare insieme a casa, in un’auto piena di attrezzi e di risate.
Ma la cosa forse più significativa di questo ritorno è stato scoprire che non puoi nominare questo o quello dei nostri amici e conoscenti senza cogliere in fallo Jim e Kathryn, che possono anche dirti dove è l’atelier di Fabretti ad Acquabona o si ricordano del formaggio della Pierina di Valbona.

Roba da Appennino profondo...
Cos’ dopo una settimana, nella quale quelli del paese li hanno visti qua e là ogni giorno, se ne sono andati. Questa volta quasi sibilando, perché non si sa mai, con queste dichiarazioni un po’ forti, che qui potrebbero anche pensare di comprarcela una casetta...
A presto Jim e Kathryn, al prossimo ritorno.