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“Rivendico la scelta di aver aderito al gruppo di maggioranza in Unione”. Stefano Vescovi risponde alla presa di posizione del gruppo in Unione di Centro Destra

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Per una politica del buonsenso

Stefano Vescovi

Prendo atto della dichiarazione e della presa di posizione del gruppo in Unione di Centro Destra. 

È pacifico che questa nuova Amministrazione abbia portato discontinuità rispetto alle precedenti e che questa sia stata una chiara volontà dei nostri concittadini, espressa inequivocabilmente dal risultato delle ultime elezioni.

Discontinuità però non significa mancanza di buonsenso; era lecito e doveroso e lo è tutt’ora, dialogare prima con i gruppi consigliari di minoranza vezzanesi e poi con gli Amministratori e i Sindaci dei Comuni confinanti, Nico Giberti ed Alberti Olmi, con i quali condividiamo la gestione di importanti servizi nell’Unione Colline Matildiche.

Con questi ultimi il dialogo è stato sin da subito costruttivo, franco e schietto – con qualche naturale ed ovvio screzio.

Rivendico oggi, a maggior ragione dopo le dichiarazioni del gruppo di Centro Destra, la scelta di aver aderito al gruppo di maggioranza in Unione.

Evito di commentare il paragone citato sugli organi di stampa di alleanze “simil” Premier Conte / Movimento 5 Stelle e Lega, invitando il gruppo di minoranza di Centro Destra a pensare ad una politica a misura di cittadino, fatta di dialogo, discussione e soprattutto buonsenso.

Il nostro unico obiettivo è di gestire al meglio, a livello di Unione, i servizi condivisi con gli altri Comuni, per il benessere e la tutela dei nostri concittadini, senza speculazioni faziose che non ci appartengono. Fermo restando che non dobbiamo sottostare ad alcuna imposizione di parte e che valuteremo ogni situazione in modo critico e libero, ma con atteggiamento propositivo.

Abbiamo incentrato la nostra campagna elettorale sul dialogo, anche tra forze politicamente “distanti”, proprio per superare questa politica che sta facendo più danni che altro – l’andamento Nazionale ne è la riprova.

La nostra forza è non avere bandiere politiche che ci impongano, a monte, determinate scelte.

Vice Presidente d’Unione, Marco Pervilli

Al primo Consiglio del 23 luglio 2019, il Vice Presidente d’Unione, Marco Pervilli della nostra Lista SiamoVezzano, dopo la decisione di aderire al Gruppo di Maggioranza ha infatti dichiarato: ”Non voteremo provvedimenti a prescindere, senza averli valutati e ritenuti idonei ed efficaci per tutta la popolazione di Vezzano e di tutta l’Unione dei Comuni. Non siamo stati nominati per alzare la mano favorevolmente in ogni caso, ma essendo entrati in maggioranza lavoreremo per far sì che i provvedimenti che verranno presi siano anche frutto del nostro operato e tengano conto delle nostre necessità, avendo facoltà di decidere su quello che è meglio fare”.

Sorprende e dispiace la firma sul comunicato di ieri del Gruppo di Centro Destra anche degli esponenti della Lista di Destra di Vezzano, dal momento che gli era stata ampiamente motivata la nostra scelta di aderire al gruppo di maggioranza in Unione e visto il buon dialogo instaurato in questo avvio di legislatura a livello locale.

In tal caso ipotizziamo che effettivamente abbiano prevalso le direttive di partito.

Il nostro unico partito di appartenenza, al quale dobbiamo rispondere, è composto dai 4237 cittadini del Comune di Vezzano.

(Il Sindaco Stefano Vescovi)

2 COMMENTS

  1. Posso naturalmente sbagliami, e può altresì essere che “SiamoVezzano” rappresenti una eccezione, ma in linea di massima io sono portato a credere poco o nulla alla “neutralità” politica, vuoi perché l’esperienza mi ha fatto vedere liste civiche che asserivano di essere fermamente apolitiche e che poi si sono rivelate invece tutt’altra cosa, ossia decisamente schierate, vuoi perché resto dell’avviso che una non piccola parte delle azioni e scelte amministrative si ispiri alle rispettive sensibilità politiche dei “decisori” di turno.

    Questo non toglie che in certi momenti, e per determinate materie, si punti a raggiungere l’unanimismo, coinvolgendo le minoranze in una sorta di “gestione unitaria”, visto che anche queste ultime rappresentano un pezzo di società, ma ciò non dovrebbe in alcun modo annullare le differenze tra maggioranza ed opposizione, e riguardo alla “politica del buon senso” credo non la si possa ritenere una prerogativa di chi valuta la propria forza nel non avere “bandiere politiche che ci impongano, a monte, determinate scelte”
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    P.B. 23.08.2019