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Donna con parto prematuro trasferita in elicottero da Civago a Reggio, le Cicogne Montagna: “Bonaccini torni umano”

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"Abita a Civago, sente dolori, parte per l’ospedale di Reggio ma è costretta ad allertare i soccorsi. Prima viene caricata in ambulanza e poi sull’elisoccorso. Perché? Perché chi abita a Civago deve fare almeno un’ora e mezza di auto, mentre chi abita in pianura ha un punto nascita a un quarto d’ora da casa. Grazie alla Regione Emilia Romagna per questo servizio d’eccellenza. Bonaccini provi a tornare umano e invii al Ministero domanda di revisione del parere di deroga e, questa volta, alleghi dati veri sulle distanze". E' il duro commento del Comitato Cicogne Montagna in merito alla notizia, diramata dalla stessa Asl, sul nuovo caso di una donna con imminente parto prematuro soccorsa ieri in elisoccorso da Civago.
Erano le 13, infatti, quando all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia giungeva con l’elisoccorso una donna in stato di gravidanza non a termine, domiciliata proprio a Civago. La signora, avvertendo i primi dolori, è partita in auto, allertando poi i soccorsi ed è stata raggiunta dall’ambulanza a Villa Minozzo e dall’automedica in località La Gatta, dove è stata prelevata dall’elicottero. A quasi un’ora dall’arrivo e con l’assistenza dell’équipe ostetrica e neonatologica al completo si è regolarmente svolto il parto di un bambino che, in quanto prematuro, è stato immediatamente affidato alle cure della Struttura di neonatologia e Terapia intensiva neonatale.  Le condizioni della madre sono buone, così come quelle del bambino, compatibilmente con  la sua prematurità estrema.
Per l'Asl "La sequenza dei soccorsi in emergenza si è svolta con la massima efficacia ed efficienza nel rispetto dei protocolli definiti a tutela della salute della madre e del piccolo bambino pre-termine".

6 COMMENTS

  1. si, per fortuna questa volta tutto bene, al di la del trionfalismo con cui l’Azienda ha dato notizia. mi sarebbe piaciuto leggere con lo stesso tono Aziendale, del grave disservizio sempre per una gestante che da Civago, stante l’impossibilità dell’elicottero, (notturno), si è fatta in ambulanza tutta la strada da Case Gianmarco (sopra Civago) all’ospedale di Reggio Emilia; e questo è accaduto non oltre 10 giorni fà.

    m.b.

    • Firma - m.b.
  2. È scritto chiaro nell’articolo: “bambino che, in quanto prematuro, è stato immediatamente affidato alle cure della Struttura di neonatologia e Terapia intensiva neonatale”
    Quindi per fortuna che la signora è riuscita a raggiungere l’ospedale di Reggio Emilia, attrezzato per intervenire su parti a rischio o prematuri.

    Chiara

    • Firma - Chiara
  3. Mi imbatto per caso in questo articolo e leggo solo alla fine che mamma e bambino stanno bene! Quasi come una considerazione di poco conto. Il resto dei commenti è centrato sui diritti e doveri di uno e dell’altro. Credo che a volte la provvidenza non arrivi così per caso. In momenti come questi le decisioni sono drammatiche e la paura di sbagliare è tanta. Credo che dobbiamo essere tutti un po’ più contenti che nonostante le difficoltà burocratiche si riescano a fare interventi come questi. L’importante sono proprio la mamma e il bambino. Solo pensando a loro evitiamo polemiche e discussioni inutili. Buona vita a tutti

    Elio Berti

    • Firma - ElioBerti
  4. Tutto bene…ok…! Ma posso fare una considerazione? Non e’ che tutti siano propensi a salire su un elicottero….! C’e’ chi non lo farebbe mai nella sua vita, per paura, per insofferenza, per patologie all’altura….lipotimie… poi oh una donna partoriente accetterebbe tutto per veder venir alla luce la sua creatura, ma non deve diventar la prassi che una donna deve salir in elicottero per partorire in tempo deve rimanere una eccezione. Saluti

    Andrea.S.71

    • Firma - Andrea.S.71
  5. I ragni sono nati per fare delle geometriche ragnatele. Fili quasi invisibili e appiccicosi. Dove insetti sfortunati rimangono intrappolati. Qui, con calma, il ragno li mangia vivi. Anni fa ho visto un esperimento, su Quark di Piero Angela. Un ricercatore danneggiava la ragnatela. Immediatamente il ragno la ricostruiva. Dopo diversi interventi, il ragno la riparava sempre peggio, e la ragnatela via via perdeva la sua geometria esagonale, assumendo forme incoerenti, inadatte a catturare insetti.
    Così mi paiono i comunicati dell’Ausl di Reggio Emilia, ispirati da Fausto Nicolini, e imperfetti e zoppicanti gli articoli dei sindaci Pd della montagna. Le scuse, i distinguo, il voler sminuire il pericolo che corrono le mamme e i loro piccoli, i “protocolli” rispettati, il “tutto è andato bene” come previsto … mi fanno pena e rabbia sorda.
    La ragnatela costruita da questa insana politica è sempre più malridotta. Però, infaticabili, la riparano continuamente e sperano che chi disturba, le nostre donne, la popolazione, si stanchi e si rassegni. Il diritto di nascere in montagna, il diritto alla salute di mamme e neonati importa sempre meno, anche perché la nostra comunità si riduce ed è formata sempre più da anziani stanchi. Generazioni di ultra cinquantenni che continuano a votare senza ragionare ne ribellarsi, per paura o peggio per favori ricevuti o promessi. Sembra che una larga parte della nostra comunità montanara, quella non più in età da avere figli, si sia rassegnata a sacrificare il diritto dei giovani alla salute e a un futuro dignitoso. E chi è al potere, e lo fa di mestiere e ben pagato, questo lo ha compreso benissimo e ne è soddisfatto. La ragnatela, non più danneggiata, verrà riparata e le prede, i cittadini comuni, divorate lentamente, con grande soddisfazione. Amen.

    Alessandro Davoli
    Consigliere capogruppo Castelnovo Libera (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC)
    Consigliere Unione Montana

    • Firma - Alessandro Davoli
    • Egregio Sig. Davoli, forse non ha preso in considerazione un’altra possibilità, e cioè che i montanari non vogliano sfuggire dalla tela del ragno per finire tra le fauci della mantide religiosa che aspetta speranzosa poco sotto, in attesa di divorare gli avanzi. La invito a riflettere sul fatto che noi elettori non siamo poi così stupidi come lei crede, ma capisco anche che è perfettamente nel vostro stile affermare che gli italiani votano bene quando votano per voi, mentre votano da “cog***ni” (cito il Berlusconi del 2006) quando votano per gli altri.

      Andrea

      • Firma - Andrea