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Legarsi alla Pietra, una originale performance artistica collettiva

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legarsi alla Il prossimo 10 novembre avrà luogo un'originale, importante performance artistica collettiva, aperta a tutti, che coinvolgerà la Pietra di Bismantova in una sorta di enorme “abbraccio”. Un'opera che viene definita “relazionale”, ideata da Ermanio Beretti, artista molto noto in Appennino e non solo, che da settimane sta lavorando alla preparazione di questo grande evento, legando strisce di vecchie lenzuola in un abbraccio che sarà lungo circa 3km da creare sul Pianoro sommitale della Pietra, completato dalle persone che parteciperanno. Ciascuno terrà in mano questa lunga fune, collegandosi idealmente con gli altri partecipanti e con Bismantova, in quello che può essere visto anche come un esempio di “land art”.

Spiega l'Assessore alla cultura Emanuele Ferrari: “In questo tempo povero di legami e dove spesso si assiste a una profonda lacerazione tra le persone, che diventa anche lo specchio di una incrinatura profonda con le istituzioni, vogliamo invece richiamare e richiamarci al valore della relazione, alla sua poetica di semplicità autentica. Lo facciamo intorno al nostro simbolo per eccellenza, le dedichiamo un lungo abbraccio, i nostri pensieri che annoderemo con le mani alle vecchie lenzuola, nel rispetto della sua storia e della sua natura. Stiamo mettendo insieme in questi giorni una grande rete di collaborazioni, a cominciare dal Cai Bismantova di Castelnovo e il Cai di Reggio Emilia, che ringrazio per la disponibilità operativa e i preziosi consigli, ma ci rivolgeremo anche alle scuole e alle associazioni, sportive, culturali, di volontariato, per dare il segno che chi vuole partecipare all'evento lo può fare come libero cittadino ma anche come rappresentante di una comunità che condivide e collabora alle sfide del presente. L'Uomo che Cammina, che nasce da una profonda continuità di intenti e approcci con il Parco Nazionale, vuole essere anche con questa performance, uno dei fili conduttori che disegnano il nostro modo di abitare i luoghi e l'Appennino: sostenibile, solidale, accogliente. Costantemente in dialogo con il mondo”.

Aggiunge l'artista Ermanio Beretti: “Mi piace l'idea di “opera relazionale”, non solo nel senso di relazione tra coloro che parteciperanno, legati in un unico abbraccio, ma anche di relazione con la Pietra, un luogo che trasmette sensazioni direttamente all'anima di uomini e donne. Ricordo ad esempio un modo di dire che usava mia madre, che quando doveva salire su una scala o comunque su un ripiano in alto, chiedeva a qualcuno di stare con lei perchè le veniva “il mal d'la Preda”, inteso come una vertigine, un moto interiore destabilizzante. Perchè per quelle generazioni la Pietra era l'unica montagna di quel tipo, con alte pareti strapiombanti, che avevano occasione di vedere. In questi giorni stiamo preparando i materiali, riciclando vecchie lenzuola, o anche vecchie funi che un tempo i contadini usavano per i balloni di fieno, perchè vogliamo che la “fune povera” che sarà realizzata alla fine parli anche di noi, del nostro passato e del nostro essere. Ma vorremmo che il giorno della performance i partecipanti portassero anche loro qualcosa di simile, vecchie lenzuola, stracci, funi, con i quali allungare “l'abbraccio”. Un'amica insegnante ad esempio mi ha detto che sta preparando un vecchio lenzuolo sul quale scriverà anche pensieri e riflessioni, e anche questa è una bellissima idea. Alla fine vorrei che la fune venisse conservata a testimonianza dell'evento e del nostro legame con la Pietra”.

L'happening artistico del 10 novembre prenderà il via con il ritrovo in piazzale Dante alle 9.30, poi alle 10 si partirà per il pianoro sommitale. L'evento rientra nell'ambito del Nonfestival “L'Uomo che cammina”, che oltre ai tre giorni principali che da due anni si sviluppano all'inizio dell'estate, sta diventando un progetto più consistente e prolungato nel tempo, per invitare a una riflessione costante sul rapporto tra Uomo, Creato e Dimensione spirituale. Un rapporto che alcuni luoghi, per la loro conformazione, simboleggiano ed esprimono in maniera fortissima, ancestrale, con la capacità di parlare all'anima. Uno di questi luoghi è senza dubbio la Pietra di Bismantova.