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Ai domiciliari per estorsione usa social per comunicare nonostante il divieto: finisce in carcere

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Per evitare che la relazione extraconiugale avuta nel passato con una donna reggiana venisse rivelata, è stato costretto ad aderire alle richieste estorsive del suo aguzzino al quale ha sborsato oltre 35.000 euro in contanti. Richieste di danaro continue che non si sono fermate nonostante  i vari pagamenti motivo per cui l’uomo, un 40enne reggiano,  si era rivolto ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti formalizzando la denuncia per estorsione.

Le indagini dei carabinieri di Castelnovo ne' Monti hanno permesso di acquisire incontrovertibili elementi di responsabilità a carico di un 28enne reggiano nei cui confronti la Procura di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo ne' Monti, aveva richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento cautelare in regime di arresti domiciliari.

Il provvedimento  a carico del 28enne reggiano era stato eseguito lo scorso mese di settembre dai carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo ne'Monti che lo condussero in regime di arresti domiciliari con il divieto di parlare con persone diverse da quelle con lui coabitanti. Una prescrizione quella del divieto di comunicare con altre persone che il 28enne ha disatteso come accertato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castelnovo ne' Monti che hanno verificato l’utilizzo dei social (Facebook, Instagram e Messenger) da parte dell’uomo   per comunicare con parenti ed amici.

Tali condotte illecite accertate dai carabinieri hanno visto i militari segnalare il tutto alla Procura reggiana che, condividendo con le risultanze investigative dei militari, ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento di aggravamento della misura che è stato eseguito dai carabinieri di Castelnovo ne' Monti che hanno condotto l’uomo in carcere.

I fatti che vedono coinvolto il 28enne erano stati portati alla luce  dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo ne' Monti a cui si era rivolto la vittima dell’estorsione. Questi aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con una 32enne reggiana (indagata nel procedimento per il reato di concorso in estorsione) terminata nel mese di agosto del 2015. Alla fine dell’anno scorso però l’ex amante l’aveva contattato sul suo profilo social chiedendogli il numero di telefono che aveva perso. Nella stessa giornata riceveva una telefonata da parte di un uomo che, dichiaratosi essere il fidanzato della sua ex amante, lo minacciava di riferire tutto alla moglie. Nel mese di febbraio l’uomo, dopo una serie di richieste, si incontrava con la coppia consegnando loro 2.000 euro per ottenere il loro silenzio.

Tutto finito? Assolutamente no. Sebbene l’ex amante lo chiamasse scusandosi per l’accaduto, la vittima, nei giorni successivi, veniva contattato dal 28enne al quale a seguito delle minacce – tra febbraio ed aprile – consegnava 36.000 euro. Importi quelli versati al suo aguzzino che non hanno posto fine alle richieste estorsive circostanza per cui l’uomo, a luglio di quest'anno, chiedeva aiuto ai carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo ne' Monti formalizzando la denuncia.

Le indagini consentivano quindi di ricostruire i fatti ravvisando a carico della coppia elementi di colpevolezza per concorso nel reato di estorsione. Ben più grave la posizione del 28enne tanto che la Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, chiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che l’uomo ha disatteso finendo ora in carcere.