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Punto nascite, sulla visita del vice ministro le Cicogne rispondono sui social

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"Ci spiace che venga scomodato il vice ministro alla Sanità Sileri per venire fino a Castelnovo a dirci che spetta alla Regione riaprire, lo sapevamo già da soli ed inoltre da quando il M5S è al governo ce lo sentiamo dire continuamente.

Non c'era neanche bisogno che l'On. Spadoni si scomodasse per chiarire che il parere del CPNn ministeriale non vincola Bonaccini a chiudere o riaprire, c'è scritto a chiare lettere sul decreto ministeriale che il suo è solo un parere consultivo, e anche questo sono ormai due anni che viene ribadito in ogni occasione. Onestamente speravamo in qualcosa di più.

Nei nostri viaggi al ministero abbiamo chiesto espressamente di eliminare l'alibi dietro cui si nasconde Bonaccini ovvero il parere ministeriale negativo su Castelnovo.
Perché il Ministero non avvia autonomamente la revisione del proprio parere sapendo che i dati forniti dalla Regione non erano giusti?

I dati corretti ed il libro bianco sul punto nascita di Castelnovo li abbiamo consegnati noi personalmente sia al CPNn che al sottosegretario del precedente governo, Bortolazzi.
Davvero chi è al Ministero non ha neanche il potere di acquisire autonomamente i dati veri per revisionare il proprio parere, nonostante l'ingiustizia sia evidente e pesante?

Avremmo voluto sensibilizzare il Vice Ministro ad intraprendere una iniziativa autonoma di incalzo su questo aspetto, giusto per dar senso alla parola cambiamento, ma nostro malgrado ci vediamo costretti a stare a casa poiché la richiesta che abbiamo fatto di tenere incontri separati ci è stata rifiutata dagli organizzatori. Ringraziamo ugualmente".

E' quanto scrivono le cicogne di montagna sulla loro pagina social in merito alla visita del vice ministro della Sanità Sileri in Appennino.

3 COMMENTS

  1. Se ognuno facesse la sua parte, Ministero e Regione, si eviterebbe una speculazione elettorale sulla pelle delle donne montanare.
    E’ vero che il Ministero non ha il potere di riaprire ciò che Bonaccini ha maleficamente chiuso, ma può rivedere il suo giudizio negativo espresso nel 2017 sulla base dei dati non veri forniti dalla Regione.
    In questo modo Bonaccini non avrebbe più uno straccio con cui coprire le proprie vergogne.
    Gianni Marconi