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“Internet non ci basta più” Un riuscito evento letterario grazie al noto autore di Castelnovo Monti e due ragazzi tredicenni.

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In una Sala Concerti del Peri-Merulo di Castelnovo ne' Monti piena di gente è stato presentato ieri il libro Internet non ci basta più.

La presentazione è iniziata con una lettura di Renato Borghi che ha permesso a Emanuele Ferrari di introdurre i due personaggi principali del libro: Miranda, tredicenne residente a Castelnovo ne’ Monti, e Francesco, coetaneo che abita a Prato. L’illustrazione è proseguita in un alternarsi di brevi letture, sottolineate da applausi convinti, e spiegazioni del conduttore che ha coinvolto i tre autori: Armido Malvolti, Laura Benassi e Alessio Vannini. Castelnovesi i primi due, pratese Alessio.

Emanuele Ferrari ha stimolato i tre autori per far capire al pubblico come sia stato possibile scrivere un romanzo in tre e con uno dei tre residente a oltre 100 km distanza dagli altri due. “Ci ha aiutato la tecnologia” hanno risposto i ragazzi. “Ci siamo incontrati alcune volte, all’Abetone, a Prato, in autogrill, poi ci siamo scambiati il materiale utilizzando internet”. “Il mio ruolo - ha affermato Malvolti - è stato soprattutto quello del regista. Ho conosciuto i tredicenni Laura e Alessio in occasione della premiazione della seconda edizione del Premio Crovi dove sono stati premiati per la Sezione Giovani e già quel giorno è nata l’idea di scrivere qualcosa con loro. Li ho contattati, ho illustrato il progetto e assieme abbiamo deciso di provare”.

Il risultato del loro “provare” è un libro di oltre 400 pagine scritto in nove mesi, che racconta in modo semplice e con un linguaggio molto fresco, come è stato sottolineato sia da Ferrari sia dalle insegnanti Ferrari e Ibatici, i ragazzi di oggi. Miranda e Francesco sono i due protagonisti, ma attorno a loro ruotano molti personaggi: coetanei, amici un po’ più grandi, genitori, nonni, professori. Ragazzi con il telefonino sempre a portata di mano, ragazzi che passano parte del loro tempo collegati alla rete. Ed è proprio con la complicità della rete che Miranda e Francesco si incontrano, si conoscono e diventano amici fino al punto di decidere di scappare di casa per conoscersi davvero. Le letture e le spiegazioni di Ferrari si sono ben guardate dallo svelare al pubblico il finale che, lo si è percepito, assume i contorni del giallo con l’intervento dei carabinieri che, allertati dai famigliari, iniziano a cercarli. Terzo protagonista del libro, è stato sottolineato, è l’Appennino, sia quello emiliano sia quello toscano. E viene il sospetto che la decisione degli autori di far fuggire i due ragazzi in bici e di darsi appuntamento all’Abetone sia stata presa proprio per poterlo raccontare e per decantarne le bellezze.

Durante le letture il grafico Mauro Moretti, autore della copertina, ha illustrato su maxischermo il frammento del libro che i presenti stavano ascoltando. Ne è così nato un mix di parole e immagini, create da un artista, particolarmente efficace e coinvolgente. Altrettanto coinvolgente l’interpretazione, da parte di Ilaria Bini e Nicola Cilloni studenti delle Scuole Medie di Felina, del dialogo in videochiamata tra Miranda e Francesco durante il quale decidono di scappare in bicicletta e di darsi appuntamento all’Abetone. “Non si è trattato di una lettura, ma di una recita” ha sottolineato Ferrari.

Molto apprezzati gli interventi delle prof. Eleonora Ferrari, insegnante di terza media di Laura e Fabiana Ibatici attuale insegnante di prima Liceo Scientifico. Entrambe hanno sottolineato il valore del libro, adatto sia per i ragazzi sia per genitori e insegnanti, e pure la sorpresa nello scoprire che una loro allieva tanto giovane avesse avuto la capacità di cimentarsi in una simile impresa.

Tra il pubblico in sala molti ragazzi e genitori. C’erano Giuseppina Gentili, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Bismantova; Paola Bacci, Dirigente dell’Istituto Cattaneo Dall’Aglio; Sergio Tamagnini, già direttore delle Scuole Elementari di Castelnovo; il sindaco Enrico Bini e alcuni insegnanti.

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  1. Ho avuto il pri9vilegio di leggere in anteprima, appena battuti sul computer, i primi due capitoli di Internet non ci basta più: l’ultima opera letteraria di Armido Malvolti scritta assieme a due ragazzini che, malgrado l’età, risultano già vincitori di premi letterari ai quali si aggiunge quello riguardante quest’opera conquistato sabato scorso a Firenze. L’argomento è, non solamente attuale e stimolante come lo deve essere stato per Laura e Alessio nello scrivere e per Armido nel coordinarli. Si sono spesi fiumi di parole sui social, sulla loro utilità, sul rischio che l’abuso possa impedirci di pensare. Ebbene, Laura e Alessio, attraverso i loro avatar Miranda e Francesco riescono a dimostrarci che l’uso, non l’abuso, attento riesce a dare le risposte alle nuove generazioni. Onore dunque ai due ragazzi che mi hanno fatto tornare il desiderio di inforcare la bicicletta per una pedalata lungo il nostro Appennino così ben descritto nelle pagine del libro, ben conscio del fatto che all’Albiaccio sarei già stato in debito d’ossigeno. Onore ad Armido che, non senza difficoltà (a mio parere) è riuscito a capire i giovani, le loro esigenze, i loro desideri che sono così bene descritti. Io e Armido abbiamo la medesima età. Lui ha ancora FB e lo usa quasi giornalmente; io l’ho abbandonato chiudendo la mia pagina quando mi sono accorto di non riuscire a gestire le mie emozioni e i miei pensieri attraverso questi strumenti. Penso sinceramente che lui abbia ragione.

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