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Professor Paolo Golinelli: uno studioso del Medioevo insignito della cittadinanza onoraria di Canossa

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Un incessante e scrosciante applauso conclude la Lectio Magistralis Canossa nella Storia di Matilde e dell’Europa tenuta nel Teatro Comunale di Canossa domenica 16 febbraio dal professor Paolo Golinelli insigne studioso medievista di fama internazionale. Nell’intervento è stato fatto un escursus sulle terre canossane: è stato indagato come è cambiato il loro ruolo nel corso del tempo alternando momenti nei quali sono state in primo piano ad altri in cui sono state in ruoli subalterni. L’evento si è inserito nel percorso relativo a I Giorni del Perdono programmato dall’importante comune matildico sotto l’egida e la supervisione dell’assessore alla cultura Clementina Santi.

La conferenza ha fatto seguito al conferimento della cittadinanza onoraria all’illustre cattedratico da parte del Comune di Canossa così come è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale qualche settimana fa. Nella “Laudatio” sono state elencate le numerose motivazioni che  giustificano l’attribuzione del titolo che fanno soprattutto riferimento all’importante lavoro storico svolto da Golinelli, dalle numerose pubblicazioni all’attivo, i diversi convegni organizzati ma soprattutto in forza di un cosiddetto “debito di riconoscenza”. L’assessore Santi è ferma nell’attribuire agli scritti del cattedratico molta parte della fama e della notorietà di Canossa. Il luogo è infatti spesso citato, studiato e analizzato sì con rigore scientifico ma allo stesso tempo anche in modo comprensibile al vasto pubblico. Ciò ha permesso di  trasformare la memoria locale in un sentimento di ben più ampio respiro raggiungendo la giusta dimensione internazionale che merita il sito. Ancora, ma non da ultimo, è stata sottolineata l’importanza della figura di Golinelli quale “maestro” per tutti coloro che hanno a che fare con il Medioevo e con Matilde di Canossa. Impossibile non ricordare  la funzione dello storico quale “collegamento” con gli ambiti esteri che si esplicano attraverso i Patti per i Gemellaggi che lo stesso ha favorito. Si ricorda anche da un lato il suo contributo alla creazione del Gect (Gruppi Europei di Collaborazione internazionale) Le Terre di Matilde in Europa del quale fanno parte molti comuni del nostro territori. Dall’altro la creazione dell’Associazione Matildica internazionale:  sodalizio che unisce studiosi, appassionati, enti e persone interessati ad approfondire e divulgare le conoscenze sulla figura di Matilde di Canossa e le problematiche connesse alla storia del suo tempo, ai luoghi, al suo essere donna, nonché al significato che la sua figura ha assunto nel corso della storia, attraverso le espressioni dell’arte, della letteratura, della musica, della cultura popolare. Organizza incontri tematici, pubblica una rivista annuale “Matildica”, e tiene una Matilde Newsletter su tutto quanto si fa e si pubblica sul tema, che viene inviata periodicamente ad un migliaio di persone, in Italia e all’estero.

Il professor Paolo Golinelli, visibilmente commosso e riconoscente,  ha ringraziato l’amministrazione di Canossa per l’onorificenza ricevuta. Poi  con molta umiltà e benevolenza, facendo scorgere il Paolo Golinelli “uomo normale”, non solo studioso, ha esteso l’attribuzione, ai tanti che a vario collaborano con lui durante le attività culturali che pone in essere. Quell’”uomo normale”, non solo studioso, che pochi minuti prima si è alzato per sistemare il microfono ad uno dei relatori che lo hanno preceduto, azione questa che  lo ha fatto apprezzare più come “uno di noi” piuttosto che come “rinomato docente” … benché nella realtà lo sia eccome. E allora viene quasi spontanea una riflessione:  la cittadinanza è sicuramente onoraria per chi la riceve, ma lo è anche, e forse ancor di più in questo caso, per chi la concede. Il fatto che un comune matildico possa fregiarsi di aver concesso la cittadinanza onoraria ad un Professore che è uno dei più noti studiosi del Medioevo è sicuramente una medaglia da appendersi al petto, quindi complimenti all’Amministrazione di Canossa e chi ha spinto per raggiungere il traguardo odierno.