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Coronavirus: ridurre gli spostamenti da casa all’ambulatorio medico

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Per scongiurare eventuali occasioni di contatto e contagio la regione Emilia-Romagna ha ridotto il più possibile tutti gli spostamenti, anche quelli da casa all'ambulatorio medico. A questo proposito, ha disposto la "dematerializzazione" delle ricette, anche per molti farmaci per i quali era prevista quella rossa. Parliamo dei farmaci “in distribuzione per conto” come, ad esempio, gli anticoagulanti orali prescritti dai medici di medicina generale in base al piano terapeutico dello specialista.

I pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico con la sola trasmissione, da parte del medico, del "Numero ricetta elettronica" (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale. Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.

“Una misura in più a salvaguardia dei cittadini  - spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - che rientra nelle disposizioni urgenti della Regione per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare medicinali. Con questo provvedimento abbiamo anticipato quanto è stato definito a livello nazionale e reso applicabile in tutte le Regioni. La priorità, infatti, è quella di limitare al massimo tutti gli spostamenti, riservandoli ai casi di assoluta necessità”.

La Regione ha deciso inoltre di prorogare la validità dei Piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici rispettivamente di 3 e 6 mesi, evitando quindi ai cittadini, in questa fase di emergenza, di recarsi negli ambulatori medici per il rinnovo dei documenti, ad eccezione della necessità espressa dai professionisti di rivalutare le terapie in corso.

Infine, sono prorogate anche le esenzioni a validità limitata (ad esempio quelle per asma o neoplasia) in scadenza tra il 24 febbraio e il 30 giugno 2020 di 120 giorni, mentre quelle per disoccupazione e per lavoratori colpiti dalla crisi sono prorogate tutte al 30 giugno 2020.