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Gaom: in Etiopia una esperienza umana importante e parole di speranza

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Alcuni ospiti di Casa Famiglia

Cari amici,

all’inizio di marzo è rientrata in Italia la dottoressa Leonarda, l'ultimo dei nostri volontari partiti per l'Etiopia in questi mesi.

Tra dicembre e marzo, ben 26 volontari del GAOM, divisi in 3 spedizioni, hanno raggiunto le missioni di Gambo e di Shashemene. Ognuno di essi è stato impegnato in un progetto specifico: a Shashemene i volontari sono stati divisi in base alle proprie capacità e disponibilità. Chi ha lavorato presso Casa Famiglia che accoglie ragazzi di strada e chi al centro delle suore del De Foucauld, per seguire mamme e bambini poverissimi provenienti dallo slum della baraccopoli. Altri hanno lavorato presso il poliambulatorio GAOM.

Anche a Gambo è stato svolto un importante progetto di manutenzione che ha riguardato l’ospedale missionario, la missione e le diverse cappelle e scuole della zona.

Le spedizioni sono state composte da medici, infermiere, tecnici, ma anche dai ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Nelson Mandela” di Castelnovo ne’ Monti, che in terra di missione hanno vissuto una esperienza umana importante, valida anche come stage scolastico.

E’ il terzo anno che GAOM ed IIS Mandela vivono questa importantissima collaborazione. Le partenze scaglionate hanno permesso una maggiore continuità ai progetti del GAOM ed hanno contribuito ad aumentare il rapporto di fratellanza e di profonda amicizia con tanti fratelli etiopi.

Casa Famiglia è diventata un’oasi, un giardino verde pieno di bambini. Dopo aver terminato lo scorso anno l’iter di proprietà del terreno, quest’anno ci siamo concentrati nel realizzare la recinzione. Inoltre sono stati allestiti tre spazi per realizzare altrettanti orti, è stato ripulito il bosco di banane ed allestito un piccolo allevamento di galline ovaiole. Il tutto per fornire alimenti ad uso interno della struttura. Sono poi stati riverniciati e migliorati i dormitori dei ragazzi.

Il Centro del De Foucauld è sempre di più un sicuro punto di riferimento per molte donne e madri. I nostri medici ed infermieri vi hanno lavorato assiduamente, assistendo decine di pazienti, tra donne e bambini, alcuni in gravi condizioni. Le prestazioni mediche sono state fatte anche presso il poliambulatorio e a Casa Famiglia, dove sono stati visitati tutti i nostri piccoli ospiti.

Importati manutenzioni sono state realizzate presso il centro del De Foucauld.

Il Paese però continua ad avere molte sofferenze. Da qualche anno si registra uno sviluppo importante, frutto di finanziamenti esteri che hanno sviluppato l’Etiopia a livello di infrastrutture agevolando di conseguenza il commercio. Questo però, se da una parte ha rilanciato il Paese, dall’altro ha provocato differenze sociali molto forti. Il tutto unito a tensioni etniche che si fanno sempre più sentire.

E’ dunque inevitabile che ci siano tensioni, soprattutto nelle città ma anche in campagna.

L’Etiopia è un paese giovane, con circa 140 milioni di abitanti, di cui il 50% ha un’età inferiore ai 30 anni.

Un potenziale enorme, che nei prossimi anni vedrà altri importanti cambiamenti.

I segni di speranza non mancano. L’ospedale di Gambo, che alla fine di giungo passerà in mano allo Stato, è la dimostrazione di come nonostante i problemi che da sempre affliggono l’Africa, ci sia una crescita lenta ma importante.

Che sarà il futuro del Paese.

(Alberto Campari, presidente GAOM)