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Coronavirus: aggiornamenti regionali del primo aprile. 14.787 i casi positivi in Emilia Romagna, ma continuano a salire le guarigioni

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Aggiornamenti regionali del primo aprile: 14.787 i casi positivi in Emilia-Romagna, 713 in più rispetto a martedì 31 marzo. I casi lievi in isolamento a domicili, che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono 6.443. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 359, mentre i decessi sono purtroppo passati a 1.732: quindi 88 in più.

Nel frattempo, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.566 (89 in più rispetto a martedì 31 marzo), 1.150 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 416 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

I nuovi decessi riguardano 25 residenti nella provincia di Piacenza, 24 in quella di Parma, 9 in quella di Reggio Emilia, 10 in quella di Modena, 3 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 4 in quella di Ravenna, 4 nella provincia di Forlì-Cesena, di cui 2 a Forlì e 2 a Cesena, 5 in quella di Rimini (3 morti risultano residenti fuori dalla Regione).

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.716 (81 in più rispetto a ieri), Parma 2.005 (72 in più), Reggio Emilia 2.553 (246 in più, crescita che si deve anche un aumento dell’attività del laboratorio di analisi), Modena 2.297 (75 in più), Bologna 1.813 (133in più), Imola 271 (11 in più), Ferrara 326  (6 in più), Ravenna 605 (25 in più), Forlì-Cesena 756 (di cui 375 a Forlì, 9 in più rispetto a ieri, e 381 a Cesena, 17 in più), Rimini 1.445 (38 in più)

Procede il piano di rafforzamento dei posti letto: sono 5.044 quelli già allestiti in tutta la regione. Per i tamponi "drive through" è operativo da oggi il punto di Ravenna. Da domani, si parte con lo Screening su tutto il personale della sanità pubblica e privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali dell'Emilia-Romagna.

Screening sul personale della sanità pubblica e privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali dell'Emilia-Romagna

Da oggi, giovedì 2 aprile, in Emilia-Romagna si parte con lo Screening su tutto il personale della sanità pubblica e privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali della regione, da Piacenza a Rimini. Si inizierà con una prima batteria di 50mila test sierologici, per poi proseguire con ulteriori 100mila test (già ordinati), con l’obiettivo di arrivare a 200mila complessivi; saranno effettuati attraverso un piano e un calendario programmato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute.

Tamponi “drive through”: operativo da oggi il punto presso il Cmp (Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl) di Ravenna

Per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, in modo rapido e senza che debbano scendere dall’auto, sono stati allestiti diversi “drive through” con materiali e mezzi dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’impiego del volontariato: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re), Cesena e Forlì e, per i dipendenti positivi e poi guariti che devono essere sottoposti a tampone per poter tornare al lavoro, quello del Sant’Orsola di Bologna.

Da Piacenza a Rimini, 5.044 i posti letto aggiuntivi già allestiti su tutto il territorio

Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Da ieri a oggi, passano complessivamente da 5.039 a 5.044, tra ordinari e di terapia intensiva. Nella provincia di Reggio Emilia sono stati aggiunti 55 posti letto di terapia intensiva, mentre altri 40 sono stati attivati nella struttura privata Villa Verde.

Per quanto riguarda le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, sono pervenuti in Emilia Romagna: 49 occhiali protettivi, 950 camici impermeabili, 137mila cuffie copricapo, 405.800 guanti in lattice, 13.640 mascherine chirurgiche, 319.500 altri tipi di mascherine tra cui le “Montrasio, 2 mila copriscarpe.

Negli ultimi giorni sono stati inoltre recuperati dispositivi di protezione individuale e materiali anche attraverso requisizioni fatte in aeroporto e interporto dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza. All'aeroporto Guglielmo Marconi sono state requisite 50mila mascherine chirurgiche importate dalla Cina e destinate a rivenditori privati e, all’interporto di Bologna, oltre 13mila dispositivi medici monouso di produzione italiana, destinati alla Repubblica Sudafricana, già consegnati all’Agenzia di protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Volontari all’opera

Sono stati 761 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati martedì 31 marzo; dall’inizio dell’emergenza, si contano 9.747 giornate di impegno effettuato. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti con ambulanze (263, tra Cri e Anpas), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (459, con una significativa presenza – 60 – degli scout Agesci), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso a Parma (13) e l’attività di segreteria e logistica a supporto dei Comuni nei Coc, i Centri operativi comunali (28).