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Coronavirus, un cittadino s’interroga

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Riceviamo e pubblichiamo

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In questo periodo mi interrogo su tante cose e tra le tante mi sono chiesto: <<ma questo virus, questa situazione sta giovando a qualcuno?>> E' una domanda potente, a cui è difficile (o forse imbarazzante) dare una risposta. Mi è venuto in mente quel vecchio film di Alberto Sordi "Fin che c'è guerra c'è speranza" e in effetti passando in rassegna la storia, possiamo senza ombra di dubbio dire che in qualunque guerra c'è sempre qualcuno che ci guadagna (prima, durante o dopo). E attualmente siamo in guerra, guerra per la sopravvivenza fisica, psicologica, morale, economica, che comprende tutti i settori della vita sociale.

E mentre ci sono categorie che quotidianamente mettono a rischio la propria vita per superare questo difficile momento, categorie che hanno già pagato in vite umane, ci sono personaggi che probabilmente trarranno vantaggio da tutto ciò. Mi riferisco alle notizie che corrono sui giornali, sui media e sui social, per cui personaggi condannati a vario titolo per importanti reati (non certo il furto al supermercato per poter mangiare... coi tempi che corrono!) sarebbero in procinto di uscire. Mi chiedo il motivo di queste decisioni, non certo per buona condotta! E se in tutto ciò c'entra il Coronavirus, quale migliore isolamento della galera? Dal punto di vista virologico metterli ai domiciliari risulterebbe più rischioso, in quanto qualche famigliare libero potrebbe contagiare l'ex detenuto. Vedo in tutto ciò una sorta di discriminazione.

In Italia da ormai 45 giorni ci sono milioni di persone ai domiciliari, persone oneste, che non hanno mai avuto problemi con la giustizia (se non forse qualche contravvenzione per eccesso di velocità), milioni di persone costrette allo stesso trattamento di un detenuto condannato per reati di mafia, 'ndrangheta e camorra. Questo sarebbe quello che chiamiamo "STATO CIVILE". Pensate come possono essere soddisfatte di tali decisioni tutte quelle famiglie che hanno perso un parente a causa di atti mafiosi, Mattarella oltretutto è uno di questi.

Un'altra questione a proposito del Coronavirus è che hanno istituito (mi pare) ben 15 commissioni che raggruppano 450 "esperti" (di qualcuno abbiamo già potuto "apprezzare" il grado di esperienza in merito). La mia domanda allora è:<<MA QUANTO COSTANO?>>

In una fase in cui manca la liquidità (tant'è che lo Stato sta facendo l'elemosina) mi piacerebbe veder pubblicati i costi di tutte queste commissioni. Forse mi sono sbagliato nel dire che i soldi non ci sono, dovremmo andare a vedere se tutto l'apparato politico di Roma ha ricevuto in questi due mesi il fiume di euro per gli stipendi a vario titolo. Perché se è vero che quasi tutte le attività commerciali in Italia sono chiuse e quindi i titolari non percepiscono alcun ricavato, e se è vero che a Roma Camera e Senato stanno lavorando a ritmi ridottissimi (per paura del Coronavirus nonostante abbiano speso una fortuna per respiratori, mascherine e altri presidi) mi piacerebbe vedere, anche stavolta in modo trasparente, se ci sia stata una riduzione degli stipendi a Roma visto che l'attività è ridotta ai minimi termini.

Quante domande che mi affastellano la testa!
Per il momento ce n'è abbastanza per farvi ragionare e discutere nei prossimi giorni di "reclusione domiciliare". Scatenatevi con i commenti.

Tenete duro, ce la faremo!
Un saluto a tutti i montanari

Dott.Cavana nonché Roberto

12 COMMENTS

  1. La commissione sulla scuola conta cento membri. per capire che le aule in Italia sono troppo piccole per garantire il distanziamento sociale forse bastava chiederlo a un bidello. Sicuramente costano più di Bertolaso. Le clientele vanno nutrite.

    pterinotus

    • Firma - pterinotus
  2. Egregio Renè Enzo Piccinni, mi pone la domanda “Quindi?”. Non ha letto le ultime righe? Vi esorto a ragionare e discutere. Ognuno in democrazia dovrebbe ragionare, pensare e trarre le proprie conclusioni, sperando di non dover chiedere consigli o uniformarsi a ciò che gli viene detto. Troppo facile! Voleva che le dessi anche le conclusioni? Io ce le ho nella mia testa; ognuno dovrebbe farsi un’idea personale dei vari problemi. Troppo spesso in questi ultimi 30 anni abbiamo seguito ciò che ci veniva proposto, come un gregge di pecore (se il capobranco va nel burrone, tutti gli altri lo seguono). Quindi, in risposta alla sua domanda, il discorso è stato volutamente lasciato in sospeso per dare la possibilità ad ognuno di farsi un’idea del problema.
    Cordiali saluti e Buona giornata
    Dott.Cavana, nonchè Roberto

    Dott.Cavana

    • Firma - Dott.Cavana
  3. Che bravo che sei Renè ad attaccare!! senza motivo. Non devi aggiungere nulla; non necessariamente devi dare un giudizio al sottoscritto (nessuno te lo ha chiesto). Comunque stavolta ho la risposta: io non sono nè esperto (infatti non ho dato alcuna soluzione); mi sono solo attenuto a quanto sta succedendo o succederà: liberi molti delinquenti e una mandria di esperti probabilmente strapagati, di cui abbiamo già avuto modo di registrare la portata. E non Mi sento nemmeno pecora, perchè ritengo di pensare (anche sbagliando) con la mia testa. Invece le pecore (o le sardine) si evidenziano subito nel criticare od attaccare chi, come me, non rispetta i canoni istituzionali.
    Buona serata
    Dott.Cavana, nonchè Roberto

    Dott.Cavana

    • Firma - Dott.Cavana
  4. Chiedo scusa ai lettori che già la conoscono, ma la ripropongo per i più giovani e ( se mi è permesso ) al Dott. Cavana. E’ la vecchia storia dei tre esperti ( un Ingegnere, un fisico e un matematico) che si trovano in volo su un aereo e vedono – giù in terra – un branco di pecore.
    L’Ingegnere dice : ” Vedo un gruppo di pecore”.
    Il fisico : ” vedo un gruppo di pecore bianche”-
    Il matematico : “vedo un gruppo di pecore bianche sulla schiena”.
    Tutti e tre , in buonafede, vedono la stessa cosa in modo diverso e nessuno dei tre tre si sente una pecora.

    Enzo Renè Piccinni

    • Firma - Enzo Renè Piccinni
  5. Forse al dr Cavana si contesta di aver omesso di indicare nella Cina il massimo beneficiato di questa pandemia ,che sta devastando le nostre vite e la nostra economia.E’ sintomatico,per non dire “ sospetto”,che a trarne i pressoché’ esclusivi vantaggi sia il Paese da cui l’evento ha avuto origine e che accentuera’ l’inesorabile e lenta conquista dei mercati mondiali con l’aggiunta della vendita dei presidi paramedici,di pressoché’ esclusiva e “preventiva” produzione, di cui il mondo ha bisogno per contrastare la diffusione e la terapia della pandemia.Al di la’ di tutto Italia e Cina sono legate da grande amicizia,suggellata con il Memorandum noto come”Nuova via della seta”( il tessuto che meglio agevola lo scorrimento della corda dell’impiccato).Ci sarà’ mai fine a questa altra malattia? Poiché’ dall’età’ di 7 anni conosco le pecore,avendole condotte al pascolo, e avendone colto la mutazione in “sardine”, dico:NO!

    Giorgio

    • Firma - Giorgio
  6. Leggo, sorridendo, lo scambio di battute tra Renè e Cavana….Conosco il primo dai tempi della scuola e il secondo, da abbastanza tempo…Con entrambi,a volte mi sono trovato d’accordo e a volte no….Però ritengo che siano entrambi detentori di due intelligenze superiori alla media….e un po’ , traspare pure qui mentre,idealmente, si confrontano in pedana col fioretto….Le comunità, sono scacchiere…..e la nostra è più ricca, con pedine tipo queste….Fidatevi di me….almeno per stavolta…..?

    Umberto

    • Firma - Umberto
  7. I due argomenti che il dott Cavana tocca sono i due problemi principali dell’Italia. Enormi, irrisolvibili mi sembra, perchè ci vorrebbe un coraggio da leone, che quelli che contano non hanno, La mafia la paghiamo noi perchè non la combattiamo. I costi della politica sono un tabù. Leggete IL COSTO DELLA DEMOCRAZIA di Salvi e Villone. Cesare Salvi aveva cercato, credo nel 2006, di mettere sul chi va là i deputati e senatori riguardo agli esorbitanti costi della politica. Risultato: mi sembra sia sparito lui. In questi giorni gira un video dove si dice che gli alti giudici prendono il triplo dei giudici americani, che gli ambasciatori ne sono equiparati e sono invidiati dai diplomatici degli altri paesi, che governatori prendono di più del presidente degli USA. Ditemi che non è vero. Se è vero siamo colpevoli? O solo non informati. Dilva Attolini

    Dilva Attolini

    • Firma - Dilva Attolini
  8. Ti ringrazio caro Umberto, ma devo dirti che hai sbagliato l’apprezzamento sul sottoscritto. Non è vero che sono un’intelligenza sopra la media come tu affermi; sono tutte balle. Io mi sento una persona normale, non certo intelligente, Sono un osservatore e cerco di guardare con i miei occhi e capire con la mia testa; in questo forse mi ha aiutato il mio lavoro perchè da chirurgo devo vedere con gli occhi, capire con la testa ed agire con le mani ed il bisturi. Sono sì una “macchina da guerra” del lavoro come mi hanno insegnato e prendendo il buon esempio dai miei genitori che, partiti da zero (forse sotto zero, perchè partiti con debiti e mutui con le banche) si sono costruiti un avvenire, ma soprattutto lo hanno costruito per i loro figli, e di questo devo solo ringraziare. Lasciatemi finire con una considerazione: molte volte, soprattutto alla sera, prima di dormire, penso ai miei genitori (la mamma l’ho ancora ed è una roccia! il papà è morto 5 anni fa) e pensando a loro mi viene il rimorso di non aver mai potuto dire sinceramente GRAZIE a mio padre (allora le famiglie erano abbastanze chiuse e patriarcali). Da questo un insegnamento attuale ai giovani (che rimangono il centro dei miei pensieri; io ho 6 figli); l’attuale situazione Covid19 deve insegnare a tutti ma soprattutto ai giovani che la vita è bella e va vissuta a 360°, con i suoi piaceri, i suoi sacrifici, spesso ringraziando quelli che con amore e passione vi fanno crescere giorno dopo giorno, accettando anche i loro errori perchè dopo tutto sono umani anche loro, ecc. A tutti i giovani (e non) lascio un messagio: AMA LA VITA PERCHE’ E’ L’UNICO REGALO CHE NON POTRAI RICEVERE DUE VOLTE!!
    Buon 25 Aprile a tutti
    Dott.Cavana, nonchè Roberto .

    Dott.Cavana

    • Firma - Dott.Cavana