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A due mesi dall’emergenza Covid-19, il bilancio della Croce Verde

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A oltre due mesi dall’inizio dell’emergenza, e nella speranza che la fase acuta sia realmente superata, Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto stila un primo, parziale bilancio di quanto fatto in queste settimane, “settimane di lavoro immane – spiega il Presidente Iacopo Fiorentini – ma anche di grande solidarietà e vicinanza che abbiamo avvertito da parte della comunità”.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati svolti oltre 1000 servizi tra emergenza, trasporti non urgenti e servizi salvavita, per un totale di oltre 54.000 km. Sono state impiegate in contemporanea fino a 5 ambulanze, 2 automediche, 5 pulmini e 4 auto, con un record di 49 volontari e collaboratori impiegati in un solo giorno. Sono oltre 16.000 le ore di attività che hanno visto i volontari e collaboratori Croce Verde girare sul territorio appenninico, ma anche in tutta la regione e in certi casi fuori regione per trasporti a lunga percorrenza. Grazie al servizio di consegna a domicilio sono stati consegnati sul territorio dei comuni di Castelnovo Monti e Vetto 605 pacchi spesa e farmaci ad anziani e persone in difficoltà. Insieme alle associazioni Alpini e Cieli Sereni sono state consegnate a domicilio o in modalità “drive throught” 14.200 mascherine a 4755 nuclei famigliari. Attraverso il Servizio Telefono Amico sono stati contattati quasi 550 Anziani over 65, per verificare la loro situazione e fare qualche sana chiacchiera così da alleviare il peso del periodo di isolamento domiciliare forzato. Grazie alle donazioni ricevute la Croce Verde ha inoltre distribuito 6000 uova di pasqua e quasi 2500 kg di cioccolata agli Ospedali e alle Associazioni Anpas di tutta la Regione.

Per conto di Anpas Emilia Romagna sono stati trasportati dispositivi di protezione individuale su tutto il territorio Regionale percorrendo quasi 3000 km. Sono state svolte 250 sanificazioni ai mezzi di Croce Verde, Polizia Stradale, Vigli del Fuoco, Polizia Locale, Carabinieri e mezzi Comunali. Attraverso il lavoro insieme ad Ausl sono stati sottoposti ai test rapidi per le immunoglobuline 90 tra volontari e collaboratori. Il personale Croce Verde ha utilizzato più di 7000 mascherine, consumato quasi 100 litri di gel igienizzante per le mani e oltre 500 litri di soluzione disinfettante per superfici.

“Nonostante la difficile situazione – prosegue Fiorentini – siamo come sempre riusciti a garantire un intervento tempestivo e professionale nell’ambito del primo soccorso. Tutto questo è stato, e continua ad essere reso possibile, anche durante questa crisi grazie al lavoro e all’energia messa in campo dai nostri ragazzi. Per questo impegno vogliamo ringraziarli di cuore. Vogliamo ringraziare anche tutte le imprese, le associazioni ed i singoli cittadini che ci hanno aiutato con le loro donazioni ad acquistare i dispositivi di protezione individuale fondamentali per il nostro risultato: grazie a questo supporto che non è mai venuto meno abbiamo raccolto in poco più di un mese quasi 95 mila euro: li abbiamo usati per acquistare 10.000 mascherine (tra chirurgiche e ffp2), 27.000 pezzi di elementi di vestiario (guanti, tute protettive, camici ecc.) oltre al materiale sanitario, al materiale di disinfezione e pulizie. Abbiamo anche coperto una parte del costo dell'ambulanza destinata all’emergenza in arrivo nei prossimi gironi. Nell’arco di questa emergenza abbiamo dovuto imparare a parlarci con gli occhi, contandoci le rughe per capire che si sta sorridendo, a stare distanti pur sentendoci più vicini di prima, a lavorare con camici fastidiosi, che ci faranno odiare le saune per tutta la vita. Abbiamo imparato a non abbracciarci più e salutarci toccandoci i gomiti, a mangiare distanti senza rubarci il cibo dal piatto ma offrendolo prima di iniziare. Abbiamo imparato che può tornare di moda la gentilezza sentendoci viziati e coccolati da molti nostri cittadini. Abbiamo imparato tanto, soprattutto a ricordarci che valore hanno la nostra divisa e il nostro sacrificio. Una cosa chiediamo ora alla comunità: ricordatevi che noi siamo sempre gli stessi, che servivano la cittadinanza anche prima della pandemia, arrivavano di notte, di giorno, a Natale, Pasqua, Ferragosto e che, se tutto andrà bene, ci saranno anche dopo. Siamo un' associazione nata e cresciuta in questa comunità, e nel tempo siamo cambiati perché le esigenze sono mutate, ed ora ci viene chiesto di modificare ancora le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. Ma di certo una cosa non cambierà mai e speriamo che anche questa nuova emergenza ci aiuti a rinforzarla: la nostra naturale propensione ad aiutare il prossimo, in libertà con umanità e spirito di servizio”.