La denuncia è firmata dai consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, ed è una risposta alla decisione della Giunta regionale di destinare al territorio appenninico una parte dei 49 milioni recentemente assegnati all'Emilia-Romagna dal Comitato nazionale Banda ultra-larga: “La Giunta regionale continua nella sua propaganda annunciando investimenti per le connessioni, ma sono ancora molti i punti “bui” specie nelle zone montane della nostra Regione, anche per i semplici collegamenti telefonici da cellulare”
Con altri 24 milioni di euro la Regione collegherà alla rete in fibra ottica di Lepida tutte le scuole che ancora non sono state raggiunte dalla banda ultra-larga. Un progetto a quattro mani tra l'assessore regionale all'Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni e l'assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori, rilanciato sulla spinta dell’emergenza Covid.
In realtà la situazione era drammatica già prima. “Nella sola provincia di Reggio Emilia sono quasi 40 le localita’ che denunciano problemi nella ricezione del segnale solo per i telefoni cellulari” spiegano Delmonte e Catellani riferendosi a una ricerca dell’Uncem, Unione nazionale comunità enti montani, che rappresenta 3 mila 850 comuni italiani, e pubblicata a fine 2019.
“I dati della ricerca evidenziano un grosso gap rispetto alle città e alla pianura, sulla copertura telefonica nelle zone montane”, aggiungono i consiglieri della Lega. Nella provincia di Reggio Emilia le zone di fatto prive di copertura si trovano nei Comuni di Castelnovo ne' Monti (Rivolvecchio della frazione di Felina, Quartiere Peep di Fontanguidia e Casalino, la frazione di Gombio), Villa Minozzo (Civago, Morsiano, Case Rossi, Gova, Gazzano, La Romita, Fonti di Poiano, Segalara, Fontanagatta, rifugio San Leonardo al Dolo, rifugio Emilia 2000, rifugio San Lorenzo, rifugio Armaduk, rifugio Segheria Abetina Reale), Vetto (Piagnolo, Vidiceto, Scalucchia, Crovara, Casalecchio, Castellaro, Lulseto, Legoreccio, Maiola, Roncolo, Donadiolla, Santo Stefano, Montepiano, Spigone, Pineto e Costaborga), Carpineti (frazione Torre, Via Mulini Valle del Tresinaro n.° civici dal 43 al 58), Ligonchio (Ospitaletto, Borgo Case Bracchi, Caprile, Vaglie, Passo di Pradarena), Ventasso (Rifugio Bargetana, Rifugio Battisti), Scandiano (Mazzalasino) e Correggio (Prato).
La rete telefonica, sottolineano Delmonte e Catellani , “rappresenta un bene fondamentale a livello sociale e lavorativo, come la stessa emergenza Covid ha dimostrato. E’ necessario stringere ulteriori accordi con le aziende proprietarie delle linee per incentivarle ad installare altri ripetitori e chiedere uno specifico impegno, al fine di poter usufruire di una ricezione ottimale”.
Nelle zone montane della nostra Regione sono ancora 246 le scuole sprovviste di banda larga.
Segnalo che anche nel comune di Carpineti la zona che va dalla svolta tutta la vallata di Boastra è priva di copertura sia che telefonica che televisiva siamo dimenticati da tutti tranne che per pagare le tasse!!!!
jimmy
Ma è mai possibile che i leghisti siano sempre a fare polemica? Se avessero detto: abbiamo parlato con i gestori telefonici e là colpa è solo della giunta regionale perché i gestori sono per ampliare i ripetitori .. ok ci sta. Ma così è solo propaganda populista che non ha ragione di essere. Per favore “amici” leghisti provate a fare uno sforzo… se ci riuscite… e cercate di essere produttivi e non solo critici perché siete all’opposizione. Suvvia, un po’ di serietà per piacere.
Max Carpineti
L’opposizione fa l’opposizione e fa bene a segnalare a chi governa se ci sono diservizi. È compito di chi governa poi eventualmente risolverli altrimenti non ha senso avere chi governa e chi fa opposizione. Ovvio!
Lei Max carpineti invece tira addosso alla lega così tanto per?
Cristian