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Fispas e Pro Natura smentiscono Legambiente Reggio Emilia sulla mancanza di vigilanza del torrente Enza

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La Stampa locale ha recentemente riportato le dichiarazioni del Presidente di Legambiente Reggio Emilia, il quale denuncia lo stato di degrado presente sul torrente Enza da Cerezzola, nel comune di Canossa, fino alla Mora, nel comune del Ventasso, passando per il comune di Vetto. Secondo Legambiente "sull'Enza si registra la più totale mancanza di vigilanza", affermando di voler intensificare i controlli delle Guardie ecologiche.

A Legambiente rispondono Fispas Comitato Provinciale di Reggio Emilia e Pro Natura Reggio Emilia, i quali smentiscono le dichiarazioni del Presidente, rivendicando il merito di una vigilanza costante continua su tutti i corsi d'acqua della provincia di Reggio Emilia atta ad individuare il più tempestivamente possibile anche gli sversamenti inquinanti di varia natura.

Evidentemente Legambiente fa riferimento alla situazione dell'estate 2015, quando i comuni di Canossa e Vetto chiesero aiuto ad alcune associazioni affinché si potesse mettere in campo una costante vigilanza ambientale sull'Enza in modo da promuovere la corretta fruizione dell'ambiente fluviale attraverso un'opera di sensibilizzazione, educazione e, se necessario, a sanzionare i contravventori.

Dal 2016, infatti, i comuni di Canossa e Vetto hanno stipulato una convenzione con le suddette associazioni che nel periodo estivo, dal 1° giugno al 30 settembre, prevede 3 turni settimanali di vigilanza che includono sempre il sabato e la domenica pomeriggio più un giorno infrasettimanale.

Le 2 associazioni, nei tre turni di 5 ore ciascuno, mettono in campo settimanalmente 9/10 guardie giurate in materia ittica ambientale che percorrono tutto il tratto dell'Enza da Cerezzola a Vetto lido oggetto della vigilanza in convenzione. All'inizio di ogni mese i comuni di Canossa e Vetto, la Polizia Provinciale e i Carabinieri Forestali di
Castelnovo ne' Monti e Busana ricevono il programma dei turni di vigilanza redatti da Fipsas e Pro Natura, oltre che la reportistica recante dati per stazioni (es. River, Pagoda, Celestino, Cantoniera, Lido Vetto) su afflusso turistico, auto nel greto, fuochi a terra, cani vaganti e abbandono rifiuti.

Dalla metà maggio scorso al 9 Agosto sono stati effettuati ben 34 turni di vigilanza in convenzione coi Comuni di Canossa e Vetto ed elevato una ventina di sanzioni per infrazioni varie. La condotta operativa delle Guardie di Fipsas e Pro Natura e le modalità sanzionatorie sono state nel corso degli anni vagliate grazie a vigilanze condotte in comune con la Polizia Locale della Val d'Enza e con il confronto continuo ed incessante con il comando della Polizia Provinciale di Reggio Emilia, nostro primo referente in materia di caccia, pesca e ambiente.

Quest'anno, come era prevedibile, l'Enza è stata letteralmente invasa nei fine settimana da migliaia di turisti (il 2 Giugno al Pagoda abbiamo contato 238 auto e svariate motociclette, che equivalgono a circa 700 persone) che indubbiamente esercitano una forte pressione sull'intero ambiente del torrente.

In una riunione tenutasi ai primi di luglio nella sede del comune di Canossa - presenti l'assessore all'ambiente di Canossa, il vice sindaco di Vetto, il vice sindaco del comune del Ventasso, un funzionario e il responsabile della vigilanza dell'ente parchi Emilia Centrale, i comandi della Polizia Locale Unione val d'Enza, di Neviano degli Arduini, del comune del Ventasso, il comando Polizia Provinciale di Reggio Emilia, i comandi dei carabinieri Forestali di San Polo d'Enza, di Castelnovo ne' Monti, di Busana - a fronte di questo incremento di turisti, Fipsas e Pro Natura hanno richiesto una maggiore presenza delle forze istituzionali di Polizia con operazioni congiunte per rendere più efficace l'opera di vigilanza e per meglio proteggere l'azione dei volontari talvolta esposta a resistenze e tentativi d'intimidazione messi in atto da gruppi “imbottiti” d'alcol.

In quell'occasione si è anche entrati nel merito delle infrazioni con approfondimenti sulla normativa dei fuochi in area SIC (Siti di interesse comunitario) e non, dell'abbandono rifiuti e dei parcheggi (poiché se al Lido di Vetto in una pratina privata attigua al bar ristorante vi parcheggiano automobili, nessuno, all'infuori del proprietario, può eccepire alcun che, non certo Legambiente RE).

A partire dalla Polizia Municipale della val d'Enza che ha garantito 2 servizi al mese anche la Polizia Provinciale e i Carabinieri Forestali hanno garantito almeno 1 servizio al mese, questo servirà indubbiamente a migliorare la situazione che, a detta dei più assidui frequentatori dell'Enza, è già migliorata in termini di migliore fruizione e minore abbandono di rifiuti di almeno un 70% rispetto al 2015.

La vigilanza non riesce a controllare tutto e tutti, per cui saltuariamente Fipsas e Pro Natura organizzano con l'aiuto di volontari la rimozione di rifiuti sparsi, per lo più riconducibili alle notti brave sulle quali la vigilanza, per ragioni di sicurezza, può essere effettuata solo da forze istituzionali di Polizia.

Per concludere: quanto avvenuto in Enza tra la notte del 2 agosto e la mattinata del 3 è un esempio di quanto male è stato fatto a un fiume e alla collettività, per contro quanto efficaci e tempestive sono state le individuazioni e le allerte lanciate dalle nostre guardie.

2 COMMENTS

  1. Io frequento quasi tutto l’anno il lido a Vetto e tutte le domeniche vedo i volontari che ormai conosco. La domenica ormai è un caos. Persone di tutte le nazionalità che montano tende gazebo.. Fanno fuochi sull’altra sponda del fiume. Urlano.. Musica alta. Carne alla griglia ovunque. Poi verso le 20 se ne vanno e rifiuti ovunque.. Io non ho parole.. E ci sono 5 bidoni x i rifiuti a 50 metri.. Addirittura con i fuoristrada vanno sul fiume.. Cani lasciati liberi e senza museruola.. E guai a dire qualcosa.. Io consiglierei di lasciare scritto il n. delle guardie forestali lì vicino al fiume x poter telefonate e segnalare… Grazie

    Federica Benvenuti

    • Firma - Federica Benvenuti