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Trasparenze e responsabilità politiche sulle scelte future del “Don Cavalletti”

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Riceviamo e pubblichiamo

 

Francamente risulta incomprensibile l’esultanza ostentata dall’opposizione a mezzo stampa su un una delibera del Consiglio comunale proposta dalla Giunta e approvata con i soli voti della maggioranza. Sulla possibile trasformazione della struttura “Don Cavalletti” dall’attuale ASP (Azienda Servizi alla Persona) in ASC (Azienda Speciale Consortile di diritto privato), infatti, i quattro consiglieri di minoranza di “Futuro comune” si sono astenuti.

La delibera in questione, con cui il Comune di Carpineti sostiene la scelta di mantenere la struttura di servizio alle persone anziane – decisione che, comunque, rimane legittimamente in capo al Consiglio di amministrazione del “Don Cavalletti” e all’Assemblea dei soci -, riprende il testo della deliberazione della Giunta comunale del 6 agosto scorso.

Ora, che l’Amministrazione comunale abbia deciso di interloquire con la Regione prima di riprogettare la storica struttura carpinetana è un fatto che attiene alla buone relazioni istituzionali con un Ente sovraordinato a cui lo Stato affida primarie responsabilità legislative in materia. Per altro si tratta di un ambito della vita sociale che il coronavirus ha messo a dura prova anche in Emilia-Romagna evidenziando criticità sulle quali, evidentemente, occorre intervenire.

Uno studio commissionato dagli amministratori del “Don Cavalletti”, esaminato con grande attenzione dalla Giunta, da essa recepito ed ora avallato politicamente con il voto della propria maggioranza consigliare, evidenzia come le economie prodotte da una possibile gestione “ASC” garantirebbe un deciso miglioramento dei conti di bilancio evitando iniezioni di denaro da parte del Comune di Carpineti determinando le condizioni utili a intervenire strutturalmente su un edificio che mostra tutti i segni del tempo. A legislazione vigente appare come la soluzione ottimale.

Le attese lasciate concretamente intravedere dallo studio sul riordino del “Don Cavalletti” vanno anche nella direzione di un netto miglioramento della qualità dell’ambiente di lavoro che favoriscono sostanzialmente nel tempo una buona qualità del servizio alle persone assistite presso la casa–residenza per anziani di Poiago.

Potrà anche far piacere l’inatteso ed entusiasta consenso dell’opposizione su un argomento di straordinaria importanza come il riordino del “Don Cavalletti” sostenuto dalla maggioranza, ma il tentativo maldestro di rivendicarne addirittura la primogenitura politica appare oggettivamente eccessivo.

Giunta comunale di Carpineti

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Risposta di Futuro Comune alla giunta di Carpineti

Stupiscono due cose del comunicato di risposta della giunta di Carpineti su ASP.

La prima è il tono, del tutto fuori luogo rispetto al nostro comunicato di ieri (l’unico di cui rispondiamo, le sintesi giornalistiche non le facciamo noi) e alla seduta di consiglio, un confronto pacato e con i toni giusti, in cui ci si è confrontati su punti di vista nemmeno troppo distanti.

La seconda è la descrizione del dibattito, che è di sicuro noto a chi ha partecipato e scritto.
Ci siamo astenuti per un motivo molto semplice: nel documento che è arrivato in consiglio non c’era traccia del confronto con la regione sul tema ASP, passaggio per noi fondamentale.
Come abbiamo spiegato in seduta e ribadito al Sindaco Borghi, siamo felici che si faccia, ma si votava sui documenti e nella delibera non ce n’era traccia. Da qui il nostro voto, spiegato con chiarezza durante il dibattito.

Quanto al desiderio di primogenitura diventa doveroso dire una cosa.
Futuro Comune ha sempre sostenuto che il Don Cavalletti dovesse rimanere pubblico. Chi ha seguito la nostra campagna elettorale sa perfettamente che abbiamo parlato di ASP (nel caso in cui la Regione creasse le condizioni) o, in alternativa di ASC.
Avremmo potuto battere la grancassa, abbiamo invece raccontato di una iniziativa politica di collaborazione reale nota a tutte le parti in causa da prima che uscisse la delibera di giunta del 6 agosto.

Non è il momento delle polemiche, anche se farle, volendo, è molto facile.
Abbiamo scelto un’altra strada, la stessa che ha consentito un rapporto cordiale, franco e costruttivo con il Sindaco in questi mesi e la discussione in consiglio di lunedì sera.
Continuiamo a pensare che sia la strada giusta su un tema così delicato.

Futuro Comune, gruppo di minoranza, Carpineti