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Chiese aperte anche nelle zone rosse: rinviate Prime Comunioni e Cresime. Catechismo online

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Le chiese rimangono aperte e così anche la possibilità di celebrare le messe comunitarie con la partecipazione dei fedeli anche nelle zone rosse dimostrando apposita autocertificazione, come afferma il direttore dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado. "Le celebrazioni con la partecipazione del popolo – ha spiegato – si svolgono nel pieno rispetto delle norme anti-Covi". Cambiano invece le regole per le attività pastorali dal "vivo": alcuni vescovi hanno già invitato a sospendere il catechismo in presenza trasferendolo sulle piattaforme web oppure stabilito di fermare gli incontri diocesani e parrocchiali. 

Ancora, c’è chi ha sollecitato a rinviare le Prime Comunioni e le Cresime fissate nelle prossime settimane, oppure a evitare che siano inviati i ministri straordinari dell’Eucaristia nelle case dei malati per portare il Santissimo Sacramento privilegiando la Comunione spirituale legata al periodo d’emergenza. Qualora vi sia necessità di amministrare i sacramenti della Penitenza e dell’Unzione degli infermi, dunque in «situazioni gravi», potrà rendersi disponibile il sacerdote, il quale è però chiamato ad attuare ben dettagliati accorgimenti idonei a evitare il rischio di contagio. Le celebrazioni quindi non sono di fatto state proibite, ma si lascia ai parroci con le famiglie la decisione.

La Chiesa italiana esorta comunque i parroci, i catechisti e gli educatori a non rinunciare alla loro missione educativa continuando ad accompagnare i ragazzi e le loro famiglie mediante l’utilizzo, dove possibile, dei social network o delle piattaforme web.

Articolo tratto da l'Avvenire, di Giacomo Gambassi