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Don Guiscardo, messaggio di vicinanza all’Asp don Cavalletti per i casi di contagio

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Pubblichiamo di seguito il bollettino dell'Unità pastorale di Carpineti.

 

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano,

Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 15 al 22 novembre 2020

DOMENICA

15 novembre

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (libera intenzione) ore 11.15 (def. Franzoni Battista, Bice e famigliari)

ore 18.00 (pro populo) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

LUNEDI’

16 novembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

17 novembre

S. Messa: ore 18.00 (per le anime del Purgatorio)

MERCOLEDI’

18 novembre

S. Messa: ore 10.30 (libera intenzione)
GIOVEDI’

19 novembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
VENERDI’

20 novembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

SABATO

21 novembre

Memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria

S. Messe: ore 10.00 (libera intenzione)

festiva: ore 18.00 (libera intenzione) a S. Donnino

DOMENICA

22 novembre

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re Dell’Universo

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (pro populo.) ore 11.15 (def. di Montermini Onildo)

ore 18.00 (def. Biagini Giovanni.) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

Meditazione domenicale. Portare frutto nel tempo dell’attesa. Il libro dei proverbi termina con l’elogio della “perfetta padrona di casa”. Questo brano è stato scelto come prima lettura per sottolineare l’ospitalità con cui si deve attendere e preparare l’incontro con il Signore. Il discepolo di Gesù non può e non deve attendere in maniera passiva la venuta del suo Signore, deve invece essere abile e attivo amministratore dei doni di grazia che ha ricevuto. Nella seconda lettura, Paolo ricorda ai Tessalonicesi che il ritorno del Signore sarà un evento improvviso ma certo. Di fronte alla certezza del ritorno del Signore e all’incertezza del “quando” l’apostolo esorta i cristiani a comportarsi da “figli della luce” e a farsi trovare pronti. Il Vangelo, infine, ci ricorda che i doni che abbiamo ricevuto da Dio dobbiamo farli fruttificare con iniziativa e impegno personale, per rispondere così alla fiducia che lui ha riposto in noi. Alla sua venuta egli ci darà una ricompensa infinitamente superiore alla nostra fatica, vale a dire la gioia di vivere sempre con lui.

Asp don Cavalletti di Poiago. In questi giorni, la notizia che il virus è purtroppo entrato anche tra gli ospiti e il personale di questa nostra struttura ci ha rattristato. Confidavamo, vista l’esperienza dei mesi passati, che venisse risparmiata, ma purtroppo non è stato così. Sono certo che i responsabili della struttura, il personale medico sanitario e le o.s.s. abbiano fatto del loro meglio perché questo non accadesse e sono sì altrettanto sicuro che anche adesso stiano lavorando senza risparmiarsi per arginare e vincere l’epidemia. Valutando questa situazione come parroco sento l’impotenza e la mancanza del poter visitare e portare una parola di conforto, di sostegno ai nostri fratelli e sorelle ospitati nella struttura e credo che anche loro sperimentino la tristezza di non poter ricevere visite dei parenti in primis e degli amici, come pure dei sacerdoti e delle suore che settimanalmente, in particolare il sabato con la celebrazione della messa, portavano non solo una vicinanza umana, ma alimentavano anche in chi crede una speranza cristiana. Come comunità di unità pastorale, non abbiamo mai cessato di pregare per le persone attaccate dal virus e, in particolare, per gli anziani e i malati della casa di riposo. Scrivo queste riflessioni per far giungere a ospiti, personale e dirigenti la mia vicinanza, come quella di don Villiam, don Creardo e delle suore. Noi crediamo nel valore della preghiera come nella professionalità e nella dedizione degli operatori. Il Signore Gesù che ha ispirato Don Bartolomeo Cavalletti a fondare quest’opera di carità, illumini gli attuali dirigenti a trovare il modo migliore per debellare e sconfiggere questo nemico invisibile.

Il nostro pensiero va anche a tutte le famiglie che stanno vivendo situazioni di sofferenza sempre a causa del virus. Credo che sia necessario riscoprire non solo il valore della solidarietà e del volontariato, ma anche della preghiera e della fiducia in Dio che non ci abbandona. A questo proposito la nostra diocesi ha chiesto ai sacerdoti la disponibilità ad entrare negli ospedali, a far servizio nei reparti Covid, proprio per poter essere quella mano, quella vicinanza e quel calore, che sono necessari nel momento supremo della vita. In tanti hanno dato la loro disponibilità e di questa testimonianza li ringraziamo.

Ricordiamo i nostri morti. Astolfi Giordano di anni 78 deceduto in casa sua a Villaprara il 07 novembre. Nato a Baiso, si era sposato con Rivoli Rina e con lei aveva dato vita alla sua famiglia. Impegnato nel lavoro di maestro lattiero-caseario, aiutato dalla sua sposa; dalla loro unione sono nati Corrado, Andrea e Loretta. Era approdato in via La Piazza di Villaprara, acquistando casa e un allevamento di suini, con la passione per il mondo agricolo e allevando galline e conigli in modo biologico. Carattere affabile e gentile, la sua casa ospitale e accogliente. Chi lo ha conosciuto ne serba un caro ricordo. Da anni lottava con la malattia che sembrava avere sconfitto, ma la prematura morte di Rina lo ha segnato, nonostante i suoi figli e i nipoti, in particolare Corrado che con lui viveva, non gli abbiano fatto mai mancare cura e affetto. Di lui conservo un grato ricordo per l’amicizia, la generosità e la testimonianza della fede semplice ma convinta. Durante i mesi invernali, casa sua si trasformava il venerdì in oratorio, dove don Villiam celebrava la messa aperta a tutti. Era vivo in lui il ricordo delle belle esperienze dei pellegrinaggi a Lourdes e la sua devozione alla Vergine Immacolata lo ha sostenuto soprattutto in questi ultimi mesi, confortato dalla preghiera quotidiana del rosario e dalla comunione che riceveva sempre con gioia. Il suo funerale l’ho celebrato con don Villiam nella chiesa di Pontone, dove Giordano, quando la salute glielo permetteva, ogni domenica partecipava alla messa. In tanti si sono stretti attorno ai familiari per dimostrare vicinanza e stima per lui. Il suo corpo, sepolto accanto alla moglie nel cimitero di S.Pietro, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Offerte ricevute: Anonimo offerente, per l’asilo. Ruggi Giuseppe per il riscaldamento della chiesa. In memoria di Saccaggi Giuseppe i famigliari per la parrocchia. In memoria di Benassi Nello e Maria le figlie per la chiesa di Pontone. A tutti grazie.