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La Banda di Villa Minozzo e la sua Santa Cecilia

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22 Novembre: Santa Cecilia, Patrona della Musica, di Musici e di Cantori.

2020: anno di pandemia, di lockdown, di limitazioni, di rinunce, di progetti mancati, di abbracci non dati, di eventi sfumati.

Per Noi, “Gente di Spettacolo” d’Appennino, questa giornata è sempre stata la più attesa dell’anno, è la Nostra festa, il Nostro stare insieme, il Nostro celebrare l’impegno di un anno rigorosamente seduti a tavola tra i piatti tipici e le risate in qualche nostro caro ristorante.
E i bandisti lo sanno bene … Santa Cecilia è un evento da non perdere!
Quest’anno invece per la prima volta ci ritroviamo tutti separati, con gli strumenti nelle custodie, gli spartiti già pieni di polvere e tanta nostalgia della nostra musica.
Non calchiamo i teatri mondiali né gli stadi italiani ma rallegriamo le strade, le piazze e la gente del nostro Appennino.
E ci manca…ci mancate voi che sorridete al passaggio delle nostre divise, ci mancano i battiti delle mani a tempo delle nostre marce, gli applausi per un pezzo da concerto conosciuto e canticchiato.
Abbiamo scelto questa giornata così speciale per noi per ricordarci e ricordarvi che ci siamo, che anche noi, come tutti in questo particolare periodo, non molliamo, per dirci e dirvi che la nostra passione non è sconfitta da questo virus ma è solo in standby.
Ritorneremo…ritorneremo per le strade del paese con i cappelli da Babbo Natale, ritorneremo in abiti scuri per i concerti estivi sotto le stelle, ritorneremo a fianco dei sindaci nelle commemorazioni ufficiali.
E agli amici delle altre Bande da Cavola a Felina, da Viano a Scandiano, da Montefiorino a Langhirano vogliamo lanciare questo messaggio … “Mi raccomando ragazzi…non perdiamo l’allenamento…note lunghe sempre!” 
E chissà… quanto tutto questo sarà finito, la sfida sarà riunire tutti i musicisti in un grande concerto e in una lunga tavolata per dire a tutti: “W la Banda…Sempre!”

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