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Primo Bertoletti, vettese residente a Milano, sopravvissuto ai campi di concentramento, oggi compie 100 anni

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La professoressa Fiorella Ferrarini, originaria di Cinquecerri, di ANPI, invia queste note su Primo Bertoletti che pubblichiamo volentieri su invito del sindaco di Vetto

Note biografiche di Bertoletti Primo, tratte dal suo libro 'Sopravvissuto'uscito nel 2019

 -Nasce a Legoreccio l'11 dicembre 1920, primo di sette fratelli! Un paese povero, il padre  contadino, muratore e calzolaio a seconda delle occasioni;
-giovanissimo, già a 15 anni inizia a lavorare come contadino, a S.Ilario, a Vedriano, a La Croce di Castelnovo ne' Monti, in condizioni di grande disagio;
-dopo due anni di lavoro a Castelnovo ne' Monti inizia l'addestramento militare per un anno, quindi viene assegnato a Bologna in Cavalleria tra il '40 e il '42, alle dipendenze il generale Dardano Fenulli, che poi sarà fucilato alle Fosse Ardeatine;
-trasferimento delle unità a cavallo in Iugoslavia per rientrare dopo alcuni mesi e passare alla guida dei carri armati: Pordenone, Roma nel '43 e Civitavecchia;
-resa ai tedeschi e fuga da Roma fino a Reggio E. dove viene arrestato e deportato su un carro bestiame in un campo di concentramento a Norimberga, insieme a donne e bambini, in condizioni tragiche;
-trasferito dopo qualche mese in un campo di lavoro nei pressi di Norimberga come saldatore presso la fabbrica Forster, per quasi due anni: fatica, freddo, fame perenne: agli italiani considerati traditori veniva data da mangiare la crusca nel brodo. Nascono amicizie dalla comune tragica situazione, le amicizie che salvano;
-dopo giorni di bombardamento degli alleati, finalmente la liberazione. Rischiando spesso la vita, per gli attacchi  dei tedeschi in fuga, partono alla volta dell'Italia;
- Innsbruck, Verona e finalmente  Vetto dove ritrova tutti i suoi cari, ma le  tragiche esperienze non sono raccontate. Tacendo sperava di dimenticare, troppo pesante il ricordo.  Ancora oggi tornano le immagini del volto, degli occhi dei bambini nel campo di concentramento
-dopo aver svolto per qualche mese l'attività di mondina(!) inizia a lavorare dal '47 a Milano in fonderia,  una fatica anche di 12 ore al giorno, spostandosi in diverse fabbriche. Qui si sposa con la amata Franca nel '56 e ha una figlia, avendo vicino il caro fratello Bruno. Una volta in pensione compra un po' di terreno a Legoreccio e sistema una casetta.
-vive a Milano.
Il 12 giugno del '18 riceve dal Colonnello Comandante del Centro Documentale di Milano Mauro Arnò la CROCE AL MERITO DI GUERRA con la seguente motivazione" (...) in riconoscimento dei sacrifici da Lei sostenuti durante il periodo bellico 1940-1943 e la prigionia, le esprimo i sentimenti di gratitudine della Forze Armate".
Nel '19 riceve dal Comune di Milano due medaglie al valore.

1 COMMENT

  1. Ringrazio la Professoressa Fiorella Ferrarini e il sindaco di Vetto d’Enza Fabio Ruffini.
    Per questo articolo su mio fratello Primo che ha compiuto il centesimo anno.
    Ringrazio la redazione Redacon per averlo pubblicato.
    Distinti saluti.
    Bruno Bertoletti

    bruno bertoletto

    • Firma - bruno bertoletto