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Banco Bpm da Milano conferma: Ligonchio chiuderà. Previsto incontro col sindaco

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La nostra testata per prima aveva dato la notizia dell'imminente chiusura, prevista per giugno, dell'unico sportello bancario presente nella municipalità di Ligonchio. Un fatto che aveva destato ampio eco e dibattito, con le comprensibili preoccupazioni, oltre che della politica, della popolazione locale. Ora si fa sentire la sede centrale della Banca popolare di Milano con una nota che, suo malgrado, conferma la chiusura dello storico Bsgsp, presente dagli anni Cinquanta.
«I rappresentanti della banca hanno preso contatto con l'amministrazione locale e nel corso della prossima settimana è previsto un incontro tra il massimo rappresentante del territorio, il responsabile della direzione territoriale Emilia Adriatica di Banco Bpm, e il sindaco di Ventasso».
A incontrare il sindaco, nonché presidente dell'Unione Appennino, Manari, dunque sarà il lodigiano Stefano Bolis, dall'inizio del 2018 alla guida della Direzione territoriale Emilia/Adriatica della Bpm.
«L'obiettivo, naturalmente - prosegue la nota della banca -, è quello di ridurre al minimo il disagio per i clienti e, in generale, per gli abitanti della frazione di Ligonchio; ai clienti in particolare verranno date tutte le indicazioni e i contatti della filiale di riferimento più vicina che sarà a disposizione per ogni necessità. Occorre peraltro considerare che la costante evoluzione del mercato e delle abitudini dei clienti ha portato tutti gli istituti di credito a ripensare la densità della rete delle filiali».

10 COMMENTS

  1. In qualità di cliente pluriennale vorrei fare i miei migliori complimenti alla dirigenza della Banca per il grande impegno profuso nel ridurre il disagio dei cittadini di Ligonchio, indicando la filiale più vicina, ottimo lavoro !!!

    • Firma - RP
  2. Grazie Redacon del comunicato, purtroppo a Ligonchio non chiuderà solo la Banca, se non chiude ora chiuderà domani; dove non c’è lavoro che futuro c’è?. La più grande lezione di politica che ho imparato lavorando in Enel in Trentino Alto Adige e in Veneto è stata questa: la politica deve aiutare chi ha poco e non chi ha già molto, un concetto che Sindaci e Presidenti condividono e mettono in pratica. In Emilia da tanti decenni si fa esattamente l’opposto; ma quel che peggio è che noi montanari abbiamo accettato questo, senza mai scendere in piazza per pretendere che venisse fatto ciò che avrebbe garantito un futuro ai montanari su queste terre, anzi non abbiamo mai sostenuto chi aveva il coraggio di fare proposte che avrebbero garantito lavoro e attività in montagna, compreso la Banca, opere come la fondovalle Val Secchia. Vedere che da Gazzolo a Vetto si passa su due ponticelli, credo fatti da un privato, con il cartello “Guado” penso sia roba da terzo mondo, pensare che da Ligonchio a Reggio ci vogliono quasi due ore è follia. Poi mi tocca leggere commenti che dicono che tutta la montagna si spopola; andate a vedere se in Trentino la montagna si spopola; e non centra l’essere Regione autonoma; ma chi non ha mai fatto nulla o ha sempre condiviso certe scelte politiche non può dire altro. L’ing. Aristide Merloni, Presidente degli industriali e fondatore della Indesit e di tante industrie diceva: le fabbriche vanno fatte dove c’è la gente che lavora, qui è stato fatto l’opposto, si è obbligato il montanaro, grande lavoratore, ad andare a Valle. Non mi dilungo oltre, ci sarebbe da scrivere un libro, spero solo che tutti i montanari inizino a capire ciò che giusto da ciò che sbagliato o chi predica bene e razzola male.
    Lino Franzini

    • Firma - Franzini Lino
    • Come sempre condivido le sue posizioni azzeccate e precise. Stiamo raccogliendo ciò che si è seminato il tanti anni della solita gestione della cosa pubblica e questi sono i risultati.
      Nella mia piccolissima attività, con sede a Busana, avendo l’ obbligo contabile di un conto corrente, anni fa ho aperto un CC da impresa, a Ligonchio, certamente più scomodo di altre soluzioni vicine o a parità di distanza, collocate nel centro della montagna, ho scelto di andare verso monte e non a valle. Sino ad oggi, considerate le operazioni telematiche, tutto è andato bene. In questo momento, anche considerata la pandemia, le cose sono cambiate, non per colpa dal BPM ma per un insieme di circostanze sfavorevoli. E’ ormai quasi un mese che la linea telefinica Telecom con annessa connessione internet non funziona più, dopo infinite segnalazioni, raccomadate via PEC, ad oggi nessuna risposta. Ho saputo che altre linee della zona sono fuori servizio. Quindi chiedo, non so a chi, è inutile promettere, e tanto decantare interventi quando nemmeno siamo in gradio di riattivare una linea telefonica, oggi importantissima per il lavoro da casa, per lezioni ed esami on line. Poi devo vedere in televisione una tale pubblicità? E’ proprio azzeccata : “QUESTA è LA TIM”.
      Ho divagato ma il nocciolo è sempre quello, la montagna, di proposito è stata svuotata e massacrata da scele sbagliate. Opinione personale certamente condivisa da pochi, visto che sono argometi detti e ridetti da troppo tempo, ma nulla cambia mai, una fede ed una sudditanza ai “capi popolo”, senza fine.
      Tornando al problema Banca, vedremo se utilizzare altro istituto e purtroppo non sarà a Ligonchio.
      Franzini, vedo che è sempre presente su ogni argomento, tenga botta.

      fabio leoncelli

      • Firma - fabio leoncelli
  3. Da cliente della filiale di Felina chiusa già da qualche anno, vorrei segnalare ai dirigenti il profondo disagio che ho vissuto e che vivo pur avendo lo sportello più vicino a 3 km! Immagino un abitante di Ligonchio! Io sto seriamente pensando di passare ad altra banca e posso farlo perché, per ora, dove vivo ne ho la possibilità, ma chi non può? Mi sembra comunque doveroso esprimere la profonda disapprovazione per la politica del gruppo e spero che gli abitanti di Ligonchio trovino una soluzione che gli permetta di abbandonare definitivamente il BPM

  4. Povera la nostra montagna , senza negozi senza servizi alla persona, la posta che si alterna 1 giorno si e uno no per qualunque cosa ti devi recare al centro di Castelnuovo monti, che non è proprio dietro l’angolo ora chiudono anche la storica banca che scempio che vergogna sarà tutto abbandonato visto che per trovare un lavoro uno deve andarsene dalle proprie radici abbandonando le proprie case e continuando però a pagare le famose tasse.
    Un saluto Paola

    • Firma - Riatti Paola
  5. Spesso penso al futuro dei nostri paesi montani, a un futuro senza futuro e pensare a quante migliaia di uomini lavoravano su queste terre. Oggi è domenica, un tempo la chiesa era piena di uomini, donne e ragazzi che andavano a messa, ora anche la chiesa è chiusa, forse per qualcuno è più importante la Banca ma per me e per i miei figli che sono cresciuti in quella chiesa e ora per andare a messa dobbiamo fare una decine di Km, non è cosa da poco, presto temo perderemo medici, scuole e uffici postali, è la fine del pendio e l’inizio del precipizio, tutto grazie a dei politici che hanno pensato al futuro della pianura senza mai fare nulla di concreto per i paesi montani, solo parole e promesse

    • Firma - Davide
  6. Facile dire di che vi preoccupate!!! Forse tu la vedi così sconosciuto,senza neppure firmarsi, ma prova ad essere li senza connessione con un telefono vecchio stampo, spostarti in mezzo alla strada per una semplice telefonata ad attivare il il cashbnk
    Non è proprio semplice caro mio….

    Paola

    • Firma - Riatti Paola