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Gilberto Nobili: “Così le barche a vela ‘hanno imparato a volare”

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Tre volte campione del mondo, alla sua sesta edizione della più famosa e antica competizione velica – l’America’s Cup - , Gilberto Nobili, 46 anni, grinder e ingegnere elettronico vettese rilascia una videointervista a Redacon e Radionova nella quale spiega come, dal 2007, queste fantastiche barche hanno imparato a volare.

Vincitore della Prada Cup, racconta della sua vita in queste settimane in Nuova Zelanda “dove è possibile girare senza mascherine o andare in discoteca”.

Ma anche le origini della sua carriera, le paure (in questi giorni di squali e orche, ma anche delle elevate velocità) e di come si è riusciti a vincere la Prada Cup contro il club inglese di Ineos Team UK di Portsmouth “che aveva molta più risorse di noi”. Tra i segreti di Luna Rossa Pirelli “c’è moltissima tecnologia e componentistica italiana, fortunatamente in Italia siamo bravi”.

Sono oltre 100 persone della squadra di Luna Rossa Pirelli: nel golfo di Hauraki ci sono in queste ore ben 4 reggiani: oltre Gilberto Nobili, Michele Crotti (ingegnere meccatronico), Denis Corti (altro vettese che opera nel delicato settore informatico e che assieme a Michele ha lavorato all'Elettric 80) e Antonio Martin (tecnico oleodinamico). Gilberto: “mi assumo qualche responsabilità”.

Patrizio Bertelli, è l’imprenditore italiano amministratore delegato del gruppo Prada: “ci fa sentire la sua vicinanza”. Curiosità, nell’alimentazione in mare “non manca il Parmigiano Reggiano”.

E poi, nelle parole di Gilberto - ancora affezionato al suo soprannome dei trascorsi giovanili a Vetto, Gillo -  ancora, incontri con balene che migrano o ricordi di amici che non ci sono più.

“A Vetto ho la mia pace, ma per il futuro ho smesso di fare programmi”.

20 anni di vita in 30 minuti di piacevole intervista.