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Addio, Armando, Addio. I cori della montagna piangono Armando Corso, tra i più noti armonizzatori italiani

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Sapeva trattare le melodie popolari come pochi nel mondo. E nel farlo, nell’armonizzare canzoni, lo faceva come solo i grandi musicisti sanno fare. A 91 anni è morto Armando Corso nella sua Genova, storico fondatore, direttore e armonizzatore del Coro Monte Cauriol. Pur senza la sua firma, molte del più grandi canzoni tradizionali, cosiddette del genere alpino, erano state armonizzate per coro maschile proprio da lui. Che, appunto, firmava le partiture musicali semplicemente “Armonizzazione Coro Monte Cauriol”.

Corso, in realtà, di professione faceva ben altro. Fu dirigente in Italsider e Italimpianti, accademico (ingegnere navalmeccanico, ha insegnato per molti anni come professore associato alla facoltà di Ingegneria dell'università di Genova), impegnato nel mondo associativo (socio del Club Alpino dal 1956) e culturale.

Il suo coro, il Monte Cauriol – nato nel 1950, e dal 2013 diretto dal figlio Massimo -, è molto conosciuto in Italia. Ma più ancora, nel mondo corale italiano – che in Appennino conta una mezza dozzina di cori – era il suo repertorio di oltre 140 canti, diversi dei quali armonizzati proprio da lui.

Funzionava così: Armando, coi suoi coristi, rintracciava un canto popolare, famoso o meno, e quindi pennino alla mano metteva giù, sulle tracce della melodia del canto originale, le note per le diverse voci del coro maschile: tenori primi, tenori secondi, baritoni e bassi.

Gli scariolanti, Sul cappello, La famiglia dei gobbon, La mula de Parenzo, Son vegnù da Montebel – vero hit per il Coro Valdolo di Toano -, Addio mia bella addio – recentemente ripresa dal Coro Vocilassù -, Sul ponte di Perati, Ti ricordi la sera dei baci, e molte altre. “Il canzoniere” è una delle sue raccolte.

Nel 2013 aveva ricevuto dal Comune di Genova il Grifo d'Oro. Era stato anche nel nostro Appennino, ospite col suo coro al IX Festival dell’Appennino reggiano, a Toano, il 26 giugno del 1977, quindi nel 1988. Proprio a Toano gli venne conferito il premio “Mario Fontanesi”. Nel 1999 fu in giuria a Savignone, col compianto amico bolognese Mauro Camisa, quando il Coro Vocilassù vinse il premio Lanterna. Il presidente Ivano Caselli lo ricorda così: “Un grande maestro che aveva capito bene come si deve armonizzare il canto popolare”. Paolo Tavars, direttore de Le Maestà: “Un mito per tutti noi coristi”. Maurizio Corsini, coro Valdolo: “Il nostro saluto ad Armando Corso”.

Questo il messaggio comparso sulla pagina Facebook del Coro Monte Cauriol: "Grazie Armando, inimitabile Maestro, catalizzatore instancabile e poliedrico di relazioni personali ed esperienze musicali, brillante innesco di arricchimenti esperienziali. Ci hai insegnato a coltivare le tradizioni, senza trascurare le innovazioni e valorizzando le contaminazioni. Le tantissime creazioni musicali, in primis le tue armonizzazioni nel canto popolare e di montagna, indiscussi capisaldi nei diversi generi musicali nei quali ti sei immerso, son ora patrimonio universale. Sei stato pioniere nel saper cogliere poesia e colori nel più ampio arcobaleno delle note, dalla cosiddetta classica al jazz, valorizzandone i comuni denominatori ed elevandoti ad un riconosciuto ed alto livello culturale. Noi, che grazie a te abbiamo gioiosamente passato gran parte delle nostre vite a cantare in coro, conserveremo per te inossidabile riconoscenza ed un affetto incommensurabile".

 

CHI ERA ARMANDO CORSO

Nato a Genova il 25 febbraio del 1929, Armando Corso ha conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica e Navale nel 1954. Assunto all'Italsider nel 1955, alla Segreteria Tecnica della Direzione; nel 1960 Dirigente del servizio Ricerca Operativa; nel 1967 Vice Direttore Organizzazione della Produzione e Ricerca Operativa; nel 1968 Vice Direttore "ad interim" della Produzione Aziendale. Nominato in seguito Direttore Centrale; nel 1971 passato alla Direzione Studi dell'Italimpianti, nella quale ha creato il nucleo di Ricerca Operativa; nel 1975 Direttore Pianificazione e Sviluppo dell'Italimpianti (salvo una parentesi per organizzare la nuova Direzione Relazioni Esterne). Ad interim, nel 1986, Assistente all'Amministratore Delegato dell'Italimpianti; Nel 1987 anche Presidente della Nuova Mecfond di Napoli.

Armando Corso è stato, per 5 anni, Presidente nazionale dell'Airo (Ass. Ital. di Ricerca Operativa). È stato Vice Presidente nazionale dell'Anipla (Ass. Italiana per l'Automazione). Corso è anche stato membro di Consigli Direttivi di numerose associazioni scientifiche, fra cui l'Associazione Nazionale di Impiantistica (Animp) e quella di Letture Scientifiche di Genova.

Libero docente in Ricerca Operativa, incaricato stabilizzato di "Metodi di Conduzione Aziendale" dal 1967; superato l'esame di idoneità, nel 1988 ha preso servizio come professore associato di "Sistemi di controllo gestionale" e dal 1991 anche di "Economia ed Organizzazione Aziendale" presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova. A queste materie sono state aggiunte le due seguenti per i diplomandi: "Sistemi Organizzativi" (per il Polo di Savona della Facoltà) e "Organizzazione della produzione e Logistica".

Nel 1993 è stato Direttore Responsabile della Rivista Scientifica "Impiantistica Italiana". Ha diretto dallo stesso anno al 2003 tutti i corsi organizzati dall'Animp sul territorio nazionale. Ha pubblicato una cinquantina di lavori scientifici. Armando Corso agisce nel campo del jazz dal 1947. Ha inciso con Albert Nicolas, Bobby Hackett e vari complessi nazionali; ha suonato in numerosi concerti e festival in Italia e all'estero, con molti fra i maggiori jazzisti stranieri. Tra essi citiamo Max Kaminsky, Bud Freeman, Bill Coleman, Wild Bill Davison, Billy Butterfield, Eddie Miller, Oscar Klein, Bennie Morton, Louis Nelson e Joe Venuti.

Fondatore e direttore, dal 1949, del Coro "Monte Cauriol", dal 1980 al 2002 del Coro "Cinque Terre", dal 1982 al 2002 dei "Mississippi Minstrels" e dal 1989 al 1998 del "Trio Vaudeville", dal 2002 del "Mississippi Mainstream Group". Nel 1993 ha formato un Duo Pianistico con Ljuba Pastorino, poi col figlio Massimo Corso, e dal 2003 con la violinista Lucia Tozzi. Eseguiva concerti come solista di pianoforte e di fisarmonica. È stato insignito dei seguenti Premi al merito musicale: Castello d'oro (Conegliano Veneto 1973), La Bollente (Acqui Terme 1990), Rigo Musicale (Adria 1990), Diapason d'argento (Lodi 1992), il Caravaggio (1997) e, appunto, Mario Fontanesi. Già membro del Consiglio Direttivo e Presidente della Commissione Artistica della Associazione Cori Liguri. Ha Fatto parte della Commissione Artistica della Feniarco (Fed. Naz. Associazioni Regionali Corali). Dal 2002 è "Probo Viro" della stessa Feniarco. È stato membro di giuria a molti concorsi nazionali corali, a Ivrea, Adria, Genova, Savignone, S.Daniele del Friuli, ecc. Ha vinto il premio di poesia indetto dall'Ordine del Cardo per il componimento "Un canto di montagna". Di lui sono state pubblicate recentemente alcune poesie, ed altre sono in corso di pubblicazione.