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La Santa Pasqua nella Zona Pastorale di Felina

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Riceviamo e pubblichiamo

 

04.04.2021 Pasqua di Risurrezione - anno B

 

Introduzione alle letture
At 10,34a.37-43:
Fedeli al mandato ricevuto da Gesù i Dodici, a cominciare da Pietro, annunciano il suo mistero di morte e risurrezione.
Col 3,1-4:
L’apostolo dà istruzioni concrete per la vita cristiana.
Gv 20,1-9:
Tutto il racconto dell’annuncio della tomba vuota è permeato dalla fede, unica che permette di credere a tale evento.


 

Calendario settimanale

Domenica 4 Aprile Pasqua di Risurrezione
ore 8,00
- Felina
ore 9,30 - Gatta
ore 11,00 - Villaberza
ore 11,00 - Felina

Lunedì 5 Aprile
Sante Messe
ore 10,30 a Montecastagneto;
ore 18,30 a Felina (Casa Nostra)

Domenica 11 Aprile Domenica in Albis
Domenica della Divina Misericordia
istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua.

 

La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Un racconto per l’anima: Vittima innocente
In una città italiana del sec. XV era avvenuto un assassinio. Il colpevole non era stato scoperto; ma il governatore della città esigeva che a qualunque condizione se ne facesse il nome. La gente era spaventata; lo sgomento e la paura erano arrivati al punto da indurre tanti all’imbroglio, alla menzogna, allo spergiuro e perfino ad altri assassini. Quando l’agitazione e la confusione furono al massimo, ecco che un semplice operaio, ritenuto da tutti una santa persona, si presentò dichiarandosi l’assassino ricercato. Il governatore sapeva bene che l’operaio era innocente, perché il delitto l’aveva commesso lui stesso segretamente. Ma volle tuttavia conoscere quali potessero essere i motivi che ave-vano spinto l’operaio a questa autoaccusa volontaria. Questi allora rispose: «Ho capito una cosa, e cioè è necessario che qualcuno si addossi liberamente un dolore per il bene del popolo». E all’obiezione del governatore: «Allora tu credi che il sacrificio di Cristo non sia sufficiente per sempre?», l’operaio rispose ancora: «Certamente la morte e risurrezione di Cristo hanno riconciliato per sempre tutti gli uomini con Dio Padre. Ma questo non esclude che ogni tanto avvenga qualcosa che rassomigli al sacrificio di Gesù, sacrificio che nella Messa viene ripetuto ogni giorno senza spargimento di sangue. Ma anche questo è certo, che chi vuoi re-stare sulla via della imitazione di Gesù, deve essere disposto non solo a seguire la sua vita, ma anche a dare la vita proprio per gli altri. Solo così parteciperò anche alla sua resurrezione».


 

 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo IV: III. Ecologia della vita quotidiana153. La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tali trasporti, che in molte città comporta un trattamento indegno del-le persone a causa dell’affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell’insicurezza. 154. Il riconoscimento della peculiare dignità dell’essere umano molte volte contrasta con la vita caotica che devono condurre le persone nelle nostre città. Questo però non dovrebbe far dimenticare lo stato di abbandono e trascuratezza che soffrono anche alcuni abitanti delle zone rurali, dove non arrivano i servizi essenziali e ci sono lavoratori ridotti in condizione di schiavitù, senza diritti né aspettative di una vita più dignitosa».


 

 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica II di PASQUA (Anno B)
11 Aprile 2021
Vangelo secondo Giovanni (Gv. 20,19-31)

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Det-to questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro an-che Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non esse-re più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

 

 

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