Home Diocesi ne' Monti Don Pietro ricorda l’anniversario dell’uccisione violenta di don Giuseppe Iemmi

Don Pietro ricorda l’anniversario dell’uccisione violenta di don Giuseppe Iemmi

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Riceviamo e pubblichiamo

 


11.04.2021 Domenica II di PASQUA anno B


 

Introduzione alle letture

At 4,32-35:
L’autore ci offre un modello ideale della comunità cristiana delle origini.

Salmo Responsoriale Sal 117,2-4; 16-18; 22-24:
Con le parole del salmista esprimiamo la nostra lode e il nostro ringraziamento a Dio, Padre di tutti.

1Gv 5,1-6:
Filiazione divina e amore verso i fratelli sono il segno della avvenuta partecipazione alla Pasqua di Cristo.

Gv 20,19-31:
Il risorto appare nuovamente e conferma la fede dei discepoli e della Chiesa.


 

 

Calendario settimanale

Domenica 11 Aprile Domenica in Albis
Domenica della Divina Misericordia
 istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua.

Domenica 18 Aprile Domenica III di Pasqua

 

Lunedì 19 Aprile
Anniversario dell’uccisione violenta di don Giuseppe Iemmi.

 

La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Un racconto per l’anima: Coerenza
Un giorno si presentò a Manzoni un scrittore in erba tutto pieno di sé.
Il Manzoni lo ricevette, poi uscirono per le vie di Milano. Il giovane
scrittore fece notare al grande poeta alcune persone che uscivano di Chiesa e osservò: «Pare impossibile che ci sia della gente così stupida,
da andare ancora alla Messa...».
«Allora sono più stupido io — replicò Manzoni — perché io vado a Messa non solo la domenica, ma anche nei giorni feriali e, di più, faccio pure la Comunione».

L’imperatrice d’Austria, Eleonora, durante la celebrazione eucaristica, soleva stare sempre in ginocchio.
Alcune persone del seguito le fecero notare che non era necessario che stesse così prostrata per tutto il tempo. E l’imperatrice rispose: «Nessuno dei miei cortigiani ardisce sedersi alla mia presenza, sebbene io sia una peccatrice. E potrei sedermi io nella casa di Dio, alla presenza del mio Signore nel Sacramento dell’altare?».


 

 

 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo IV: III. Ecologia della vita quotidiana
155. L’ecologia umana implica anche qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell’essere umano con la legge morale in-scritta nella sua propria natura, relazione indispensabile per poter crea-re un ambiente più dignitoso. Affermava Benedetto XVI che esiste una «ecologia dell’uomo» perché «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere». In questa linea, bisogna riconoscere che il nostro corpo ci pone in una relazione diretta con l’ambiente e con gli altri esseri viventi. L’accettazione del proprio corpo come dono di Dio è necessaria per accogliere e accettare il mondo intero come dono del Padre e casa comune; invece una logica di dominio sul proprio corpo si trasforma in una logica a volte sottile di dominio sul creato. Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé. In tal modo è possibile accettare con gioia il dono specifico dell’altro o dell’altra, opera di Dio creatore, e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che pretenda di «cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa».


 

 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica III di PASQUA (Anno B)
18 Aprile 2021
Vangelo secondo Luca (Lc. 24,35-48)

In quel tempo, i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus narravano agli Undici e a quelli che erano con loro ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane. Mentre es-si parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome sa-ranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

 

 

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