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Andrea, giovane papà e stimato casaro, sale in Cielo

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E’ una di quelle tragedie capaci di fare calare il silenzio su un altopiano intero, quello di Selvapiana di Canossa e, da lì, via via nel mondo del Parmigiano Reggiano dove la fama di questo giovane casaro e giovane papà si era silenziosamente diffusa. Nel pomeriggio di ieri, martedì 29 giugno, si è spenta la vita, ma non il sorriso umile, di Andrea Caiti, 44 anni, mastro casaro nella storica latteria di Selvapiana e Colline di Canossa dal 2011, ma prima ancora papà del piccolo Walter, 6 anni, che lì viveva con lui assieme alla madre Alessandra Severi.

Lo scorso novembre ad Andrea era stato diagnosticato un problema al cuore, un mese e mezzo fa il ricovero a Villa Salus, quindi la sostituzione della valvola aortica, sino al precipitare della situazione, ieri. Una vita di lavoro e famiglia, la sua, segnata d

alla perdita del padre, in giovane età, e della madre, nel 2014. Nato a Borzano di Albinea, non aveva fratelli, ma solo l’amata famiglia tra cui, appunto, la compagna Alessandra, figlia di uno dei quattro soci storici della latteria che, ora, è parte del gruppo Dalter Food group.

Andrea aveva appreso le arti del mestiere, assieme al suo mentore, il mastro casaro Luigi Montruccoli, a Villa Curta dove aveva iniziato come garzone.

“Prima di venire da noi – ricorda Alberto Viappiani, ceo di Dalter Food, lavorava al caseificio di San Michele, nel modenese. Dobbiamo grande parte della nostra espansione a lui. Partimmo nell’ultimo semestre del 2010 con 10 forme di formaggio prodotte, ora 7 volte tanto prodotte ogni giorno da lui e dal suo team di 9 persone. Ne ricordo – prosegue Viappiani – soprattutto l’aspetto umano. Persona riservata, mite e generosa, ma anche molto determinata e disponibile, estremamente competente nel suo lavoro. L’ultima espertizzazione delle forme prodotte conferma risultati strepitosi. Abbiamo sempre lavorato in sintonia e molto bene”.

Andrea aveva “una capacità geniale nella gestione del latte. Infatti, ne sapeva interpretare la variabilità quotidiana: la intercettava, la capiva e di conseguenza modulava la produzione.”.

“La sua vita – commenta Claudia, figlia dello storico presidente Sergio Carapezzi – era lavoro e famiglia. In paese era benvoluto da tutti”.

Nel 2018 un folto pubblico lo ricorda vincitore del premio del “taglio della forma” Città di Casina, al tradizionale Palio. Un anno più tardi, a Bergamo, al World Cheese Awards la medaglia d’argento con la Nazionale del Parmigiano Reggiano. “Aveva saputo recuperare il sapore originale e antico del Parmigiano Reggiano, un piacere averlo avuto con noi”, lo ricordano gli amici della Nazionale.

La salma sarà esposta stamane alla camera mortuaria del cimitero suburbano di Coviolo. La recita del santo rosario questa sera e domani sera, alle 20.30, presso la chiesa di Ciano.  Venerdì mattina il funerale, con partenza dalla camera ardente di Coviolo e arrivo alla chiesa di Ciano alle 9.30 per la santa messa. A seguire la tumulazione nel cimitero di Selvapiana.

 

Andrea Caiti, con la targa premiato alla Fiera del Parmigiano Reggiano di Montagna, al Palio e la Gara del Taglio della forma (foto James Barigazzi)
Il momento del taglio della forma, Andrea Caiti è il primo sulla destra (foto James Barigazzi)

 

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