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Don Giuseppe, quel don con fede e telecamera in spalla

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E' stata una festa importante per don Giuseppe (così sempre chiamato) che domenica 27 giugno alle 10,30 ha festeggiato 60 anni di sacerdozio.

Durante la santa messa da lui stessa celebrata e attorniato dai suoi parrocchiani il parroco da 54 anni a Giandeto ha ringraziato tutti i presenti e ha fatto la cronistoria della sua vita sacerdotale. Don Eusebio (il suo vero nome) Bertolini è nato a San Giovanni di Querciola il 18 febbraio 1938, venne ordinato sacerdote il giorno di San Pietro e Paolo del 1961. Allora tutte le consacrazioni religiose per i sacerdoti venivano celebrate proprio per la grande festività di questi Santi. E' stato  vicario cooperatore a Rubiera (1961-1964), vicario cooperatore a Casalgrande(1964-1966), vicario cooperatore a San Giovanni di Querciola (1966-1967) e  in seguito parroco di Giandeto.

Don Giuseppe forse è uno dei più longevi religiosi della comunità di Giandeto che guida da 54 anni e gli auguriamo che siano ancora tanti. Durante questo suo apostolato è stato anche Direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali (1989-2007) e  Direttore del Centro televisivo diocesano (2007-2012). Lo chiamavano "don telecamera", è stato l'antesignano di questo strumento. Per tanti anni ha girato la provincia e tutti lo ricordano con la macchina da ripresa sulla spalla che i primi anni della sua uscita era anche pesante. Girava la provincia per riprendere cresime, comunioni, ordinazioni religiose e ricorrenze varie, Lui c'era sempre, un'istituzione. Il Coro Vocilassù, accompagnato da lui in tournée a Fritzlar, lo nominò simpaticamente guida pastorale.

Oltre 40 anni fa il vescovo Gilberto Baroni lo incoraggiò verso una nuova direzione. Fu lì che decise di lasciare l'insegnamento per iniziare, proprio, con le comunicazioni. Il periodo però di maggior fulgore per lui fu l'episcopato del vescovo Paolo Gibertini che oltre a incoraggiarlo, lo aiutò anche finanziariamente regalandogli una telecamera. In seguito lo nominò responsabile delle comunicazioni sociali e direttore del centro televisivo diocesano con studio per le riprese in seminario dove numerosi erano i suoi collaboratori per realizzare le trasmissione che venivano registrate negli studi del Seminario diocesano e che qui si sono formati.

Ha collaborato con Reggio 3 TV e Teletricolore. E per questa sua importante ricorrenza che lui ha voluto semplice non potevano mancare i media televisivi: Giovanni Mazzoni, Lorenzo Morani, Umberto Bertani, Andrea Boni che hanno fatto tappa nella sua chiesa di Giandeto intitolata alla conversione di San Paolo Apostolo e che hanno registrato la celebrazione che è andata in  in onda nei TG locali.

C'era anche ovviamente tutto il paese che ha voluto dimostragli tutto il suo affetto. Fra i regali a lui donati particolarmente gradita un statua della Madonna che fu di Don Gaetano Incerti e una pergamena con su scritta, una "sirudella", dedicata al don, opera di Anna Maria Bazzani e consegnatagli con le firme dei parrocchiani. Alla fine sul sagrato non poteva mancare la grande torta preparata dalle donne del paese con la scritta: 60° di sacerdozio per il nostro don.

 

(Domenico Amidati)