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Il 2 Agosto ritorna l’antica sagra di Onfiano

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 01 al 08 agosto 2021

 

DOMENICA 

01 agosto

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Rondanini Francesco, Onesto e Giuseppina)

ore 11.15 (def. Mantovani Alberto) ore 18.00 (def. Del Barba Gino)

                  Pontone ore 10.00.        Pantano ore 10.00.      Abbazia di Marola ore 11.00

LUNEDI’

02 agosto

Il dono della manna nel deserto era un simbolo, un anticipo del vero pane del cielo, Gesù, il Figlio inviato dal Padre per essere a noi donato come vero nutrimento per la vita del mondo.

Festa del Perdono di Assisi

S. Messe: ore 18.00 (libera intenzione) 19.30 chiesa di Onfiano

MARTEDI’

03 agosto

 

S. Messa: ore 18.00  (def. Bertani Omero)

MERCOLEDI’

04 agosto

Memoria del Santo Curato d’Ars

S. Messa: ore 10.30 (secondo intenzione)

GIOVEDI

05 agosto

Festa B. V. Maria della Neve

S. Messa: ore 18.00 (def. )

VENERDI’

06 agosto

Festa della Trasfigurazione del Signore 1° venerdì del mese

S. Messa: ore 18.00 (sec int. di Capitani Paolo)

SABATO

07 agosto

S. Messe festive: ore 18.00 a S. Donnino   ore 20.00 a Velluciana.
DOMENICA

08 agosto

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (libera Intenzione) ore 11.15 (pro populo) ore 18.00 (libera intenzione)

                  Pontone ore 10.00.        Pantano ore 10.00.      Abbazia di Marola ore 11.00

 

Meditazione domenicale. Convertirsi al dono di Dio. Gesù è il pane disceso dal cielo, colui che da solo dà vita al mondo. Accoglierlo nell’eucaristia significa credere in lui; nella parola pronunciata dal figlio è presente l’opera della fede richiesta dal Padre. Il popolo ebraico, come descritto nella prima lettura mormora nel deserto contro Mosè per mancanza di cibo, e rimpiange l’Egitto. Dio, in cambio, conferma la propria fedeltà e dà da mangiare la manna dal cielo. I cristiani, dice Paolo nella seconda lettura, devono “imparare a conoscere Cristo”, chiamati ad abbandonare l’uomo vecchio per convertirsi e rivestire l’uomo nuovo. Nel vangelo prosegue la lettura del “segno dei pani”, raccontato nel capitolo 6 di Giovanni. Gesù interpreta il gesto che ha compiuto e si offre come pane di vita piena, che sazia la fame e la sete dell’umanità di ogni tempo. Egli però va accolto con fede e nell’eucaristia si fa cibo dell’umanità in cammino verso il proprio compimento.

02 agosto, Sagra di Onfiano. Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell’Indulgenza, che va sotto il nome di “Perdono d’Assisi” o – appunto – Indulgenza della Porziuncola, e che da otto secoli convergono verso di essa milioni di pellegrini desiderosi di varcare la “porta della vita eterna” per ritrovare pace e perdono. La festa del Perdono inizia la mattina del 1 agosto e si conclude alla sera del 2 agosto, giorni nei quali l’Indulgenza della Porziuncola, qui concessa per tutti i giorni dell’anno, si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo. L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione . Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno per vivere sempre più la propria vita secondo il Vangelo, così come hanno fatto  Francesco e Chiara, a partire proprio dalla Porziuncola. L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi. Anche quest’anno, non è possibile organizzare la tradizionale festa paesana ad Onfiano, ci sarà soltanto la celebrazione della S. Messa alle ore 19.30 in chiesa.

Un pensiero per le vacanze. “Se taci, taci per amore; se parli, parla per amore, se correggi, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore…ama e fai ciò che vuoi”. “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle”. (Sant’Agostino)

La gioia di un battesimo. Oggi domenica 01 agosto alle ore 16.30 nella chiesa Maria Ausiliatrice, i coniugi Severi Marco e Arduini Elena portano al fonte Battesimale le loro primogenite Beatrice e Maddalena; con grande gioia la comunità cristiana le accoglie. Carissimi genitori, in particolare te Marco, che ho visto bambino, ho ammesso ai sacramenti della Comunione e della Cresima, e sei stato uno dei primi chierichetti; ti ho preparato con Elena al Matrimonio e ho benedetto le vostre nozze, ora battezzo le vostre gemelline, che bello! Battezzandole, avete detto sì al loro desiderio di vita piena. Sì all’impegno educativo aperto alla bellezza di Dio. Sì al vangelo. Per loro e per quanti amano. Sì a vivere la vostra testimonianza di una fede che si mette in discussione, dialoga con la vita, accetta il limite, ricomincia sempre con pazienza e tenerezza. Vi siete impegnati ad accompagnarle perché un giorno possano dire il loro sì consapevole e gioioso, accogliendo la presenza di Dio nella loro vita e testimoniandola con entusiasmo. Prima del vostro sì c’è quello di Dio attraverso Cristo Gesù. Il battesimo è il sì che Dio pronuncia con gioia, confermando le sue promesse di abbondanza e felicità per noi. Le avete chiamate con due significativi nomi: Beatrice di origine latina che significa ”colei che rende beati, felici” e Maddalena di origine aramaica-greca che significa: “Nativa di Magdala, torre di Dio”. Mi avete comunicato la vostra felicità nell’essere diventati genitori, possano le vostre figlie ricordarvi sempre che Dio è “torre sicura che ci rende beati e felici”. Benvenute a Beatrice e Maddalena e felicitazioni ai genitori!

Ricordiamo i nostri morti. Depietri Valeria vedova Dallari di anni 88 deceduta a Reggio Emilia il 29 luglio. Con il suo sposo Genesio Gianni ha generato cinque figli: Vainer, Miriam, Lorena, Sonia e Tania. La sua vita è stata tutta un servizio, in primo luogo verso la sua famiglia, poi nella impegnativa gestione della cucina del ristorante da loro gestito. Accogliente, riservata, curata nel preparare piatti tipici e tradizionali, il suo piatto “forte” era la “bomba di riso”. Ha lasciato questo mondo nel giorno di Santa Marta, che accoglieva il Maestro Gesù in casa sua a Betania e per lui preparava il pranzo o la cena, sia lei a introdurla presso Dio. Anche Valeria ha accolto tantissime persone nel suo ristorante, servendole con gentilezza senza fare preferenze, con un sorriso e un grazie. Con pazienza e premura ha assistito il marito come lei è stata amorevolmente curata dai suoi cari. Parrocchiana di Pianzano, il suo funerale lo abbiamo celebrato nella chiesa di Valestra perché in quel cimitero sepolta accanto al suo consorte, vi riposi in pace. Condoglianze ai famigliari.

Offerte ricevute. Cavandoli Lori per la parrocchia. Franzoni Lucina per l’asilo. Medici Adua per la chiesa. A tutti grazie!