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Canossa: spacciava davanti alle scuole, 20enne torna in carcere

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Il giovane di Canossa era già ai domiciliari, ma i Carabinieri di San Polo rilevano violazioni e il Giudice dispone il proseguo della misura cautelare in carcere.

Arrestato dai carabinieri reggiani per l’ipotesi di spaccio di hashish e marijuana a studenti minorenni davanti alle scuole medie di Quattro Castella, il giovane era stato inizialmente portato in carcere a Modena per poi ottenere gli arresti domiciliari dopo l’interrogatorio di garanzia presso la sua abitazione di Canossa. Misura cui è stato sottoposto il 20enne, che contemplava il divieto di non comunicare con soggetti estranei al nucleo familiare convivente.

I carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, competenti per la vigilanza sul rispetto della misura, durante i controlli compiuti a ridosso e nella giornata di ferragosto, hanno colto il giovane in compagnia della fidanzata senza che fosse stato dato preavviso ai carabinieri stessi, nonché in violazione della prescrizione che autorizzava una sola visita alla settimana. Peraltro, interpellato dai militari in merito a tale inosservanza anziché giustificarsi in qualche maniera attendibile ha riferito espressamente che avrebbe continuato ad ospitare la compagna nonostante l’espresso divieto dell’Autorità Giudiziaria. Tale condotta è stata relazionata alla Procura reggiana, ottenendo dal GIP del tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento dei domiciliari con la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato quindi trasmesso ai carabinieri di San Polo d’Enza che l’hanno eseguito nella mattinata odierna, conducendo in carcere il 20enne.

L’indagine che aveva portato ad arrestare il 20enne di Canossa era stata avviata dai carabinieri nel febbraio 2020, dopo l’arresto di un 21enne sorpreso nella sua auto, vicino al campo sportivo della scuola, con due minori: era emerso che la droga posseduta dal 21enne gli sarebbe stata ceduta dal 20enne di Canossa che, stando ai successivi sviluppi investigativi avrebbe portato avanti lo spaccio almeno dal 2019, dando appuntamenti agli studenti anche attraverso Instagram.

La Procura di Reggio, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, aveva richiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 20enne che il 7 maggio scorso aveva visto i carabinieri arrestarlo con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravato dall’essere stato posto in essere nei pressi della scuola media del paese e in favore di minori. Quindi i domiciliari che ora alla luce delle violazioni registrate dai carabinieri gli sono stati revocati.