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Rondini e rondoni annunciano la fine dell’estate (video di Marco Campari e Umberto Gianferrari)
Agenzia Redacon ©
E' vietata la riproduzione totale o parziale e la distribuzione con qualsiasi mezzo delle notizie di REDACON, salvo espliciti e specifici accordi in materia e con citazione della fonte. Violazioni saranno perseguite ai sensi della legge sul diritto d’autore.
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Rondini e rondoni, unitamente ai balestrucci, vengono annoverati tra i principali “predatori” delle zanzare diurne, anche se c’è disomogeneità di vedute sul numero dì tali insetti catturati giornalmente, e tra le tesi in campo figura pure quella che attribuisce alla diminuzione di dette specie di avifauna il progressivo aumento delle zanzare, e la loro diffusione anche in zone che prima ne erano esenti (anche di alta collina e oltre)
Io non so se vi sia realmente questa corrispondenza tra causa ed effetto, ma è innegabile la coincidenza temporale tra le due circostanze, e non possiamo comunque ignorare i tempi in cui rondini e affini popolavano abbondantemente i nostri luoghi, nidificando in buon numero all’interno delle stalle – allora piuttosto diffuse sul nostro territorio – mentre il loro arrivo e la loro successiva partenza segnavano l’avvicendarsi delle stagioni.
C’è chi teorizza che il calo delle stalle abbia allontanato le rondini dai nostri posti, e forse può anche esservi una qualche relazione in tal senso, ma il fenomeno della loro riduzione sembra essere più generalizzato, e trova verosimilmente anche altre e diverse ragioni, e in ogni caso potrebbe tentarsi di attrarne la nidificazione attraverso il ricorso a nidi artificiali (qui però sarebbe utile, e benvenuto, io credo, il parere di un esperto in materia).
P.B.