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Furto di arnie a Valbona, il proprietario: “Qualcuno di esperto e quasi sicuramente del posto”

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Una tendenza nazionale quella di rubare arnie cariche di miele e api, tanto che alcuni agricoltori hanno dotato le proprie di microchip in grado di localizzarle. Lo stesso non ha pensato di fare un cittadino residente a Parma, ma originario di Valbona dove tiene alcune arnie ad uso privato e che qualche giorno fa sono state saccheggiate. "Nel nostro caso il simpatico ladruncolo si è impossessato solamente dei telaini pieni di miele - denuncia in un post su Facebook -. Non sappiamo se la cosa sia stata premeditata o meno, ma di certo a compiere il gesto è stato qualcuno di esperto e quasi sicuramente del posto, visto che la zona è poco conosciuta e battuta".

Stiamo parlando, infatti, di un paesino dell'alto Appennino Reggiano, in Comune di Ventasso. Il luogo in cui si trovano le arnie dista poche centinaia di metri dal paese di Valbona ed è raggiungibile da un unica strada carrabile senza uscita, transitabile a piedi o da mezzi possessori di autorizzazione comunale. "La situazione è assai problematica - commenta il proprietario -, poiché la strada è sconnessa e quasi sempre franata anche a causa dei tanti mezzi che passano senza autorizzazione". Un problema quello dei permessi in alta montagna che riguarda anche altri passaggi più famosi, come quello di Presa Alta nella municipalità di Ligonchio, per cui l'amministrazione ha adibito un servizio di navetta per limitare il transito di veicoli, e la meno conosciuta carraia che dal Passo della Scalucchia porta in direzione Cerreto. Di solito sono fungaioli, questa volta a passare indisturbati anche dei ladri.

Da quanto denunciato dal proprietario delle arnie, inoltre, il territorio in questione, dalla Capiola a Valbona, è rivendicato anche da un allevatore, il quale delimita impropriamente la zona con chilometri di filo elettrificato a protezione dei suoi tori: bovini di svariati quintali che costituiscono una seria minaccia per chiunque passi in questa zona. "Succede che ogni volta che devo passare per raggiungere il mio terreno devo togliere e rimettere il filo - conclude -. Per molto tempo ancora saremo probabilmente saremo ad abbandonare l'idea di investire su una possibile attività di apicoltura nel territorio. Spero che la nuova amministrazione di Ventasso, unita agli organi di controllo, possano prendere presto provvedimenti". Oltre al filo elettrificato, infatti, sembra che l'allevatore abbia istallato delle telecamere di sorveglianza, in un territorio pubblico e quindi liberamente transitabile. Denunciato il fatto alle autorità, si attendono indagini approfondite da parte degli organi competenti.