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Ricordando Alexia, dopo un anno

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sono pochi, ormai, i momenti in cui riusciamo a pensare al senso della morte e - di conseguenza - della vita.

Le occasioni che ci si presentano vengono soffocate, spesso con meccanismi inconsci, ma qualche volta anche volontari, dal volume che diamo alle cose e alle attività di cui ci circondiamo.

Ci lamentiamo che manca il tempo, che siamo costretti a correre e ad andare sempre di fretta, come se i minuti dedicati al cuore fossero, in qualche modo, sprecati.

Così, per tanti, il valore del tempo diventa misurabile solo in proporzione a quanto sia in grado di rafforzare le proprie sicurezze e di soddisfare inutili piani.

Vorrei, allora, sperare che il tempo del ricordo risvegli il nostro cuore intorpidito, perché nel pensare alle persone che non sono più fisicamente tra noi, ci rendiamo conto di quanto siamo fragili e bisognosi di amore.

Vorrei che il tempo perso, quello che ci fa riflettere sulla nostra bellezza in quanto SIAMO e non “abbiamo” o “facciamo” o “sembriamo”, ci riempia nella bellezza del silenzio.

Vorrei vivere il tempo del perdono, soprattutto quello verso noi stessi: quando non riusciamo ad accettare di non avere fatto abbastanza per chi amiamo e non capiamo che, spesso, ci sono eventi che non dipendono da noi.

Io personalmente vorrei avere tempo per ascoltare, per dimenticare il mio piangermi addosso, spegnere il baccano autogenerato e mettermi nei panni degli altri, capire, sentire, condividere.

Vorrei tornare a vivere il tempo in cui mia sorella, poco più di un anno fa, malata e sofferente, ci regalava un sorriso e ci diceva che era felice.

Vorrei sperare in un Tempo in cui il tempo non esisterà più e ci ritroveremo a ridere di quando il tempo ci era ostile. Oppure amico.

Nel ricordare Alexia a un anno dalla sua partenza, vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno speso il loro tempo dedicandolo a lei e coloro che vorranno – di nuovo – dedicarne un po’ al suo ricordo.

Il suo “tato”, a nome della famiglia.

 

 

7 COMMENTS

  1. Parole molto belle che fanno riflettere, grazie.
    E grazie per aver condiviso questa bellissima foto di Alessia e il suo dolce sorriso.
    Incredibile che sia già passato un anno senza di lei.
    Un abbraccio grande a tutta la sua famiglia.
    Giulia, Anita e Attilio

    • Firma - famiglia Nardini