Home Cultura “Trionfano i colori caldi, come il rosso e il blu”: l’Inferno di...

“Trionfano i colori caldi, come il rosso e il blu”: l’Inferno di Dante nelle opere di Leda Tagliavini

64
0

Riceviamo e pubblichiamo lo scritto di Maria Alberta Ferrari sulla mostra di Leda Tagliavini "Dante e l'Inferno" al Foyer del Teatro Bismantova. La mostra comprende 25 opere pittoriche ispirate all'inferno dantesco e sarà visitabile fino al 5 dicembre

-

" O voi c’avete li’ ntelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
sotto ‘l velame de li versi strani "
(Inferno IX, 61 – 63)

In occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri (1321 -2021) in Italia e nel mondo emerge un ricco calendario di iniziative e proposte diversificate che ci aiutano a riscoprire la figura del Sommo Poeta, ripercorrendo, per quanto ci riguarda, anche itinerari nel territorio reggiano che vogliono sottolineare il legame di Dante con noi. Ricordiamo infatti la citazione nel Purgatorio della Pietra di Bismantova nel quarto canto e quella di Guido Da Castello nel sedicesimo … Così anche “ L’Uomo che cammina”- IV edizione del Non festival - che ha coinvolto i comuni di Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Ventasso e Vetto (agosto – ottobre 2021). Su questi aspetti anche la Società Dante Alighieri - Comitato di Reggio Emilia e Guastalla - di concerto con l’Associazione Scrittori Reggiani - ha collaborato realizzando iniziative in montagna e in città.

La vita è un viaggio come lo è la Divina Commedia … la vita è movimento come il viaggio di Dante tra cerchi e gironi …. Approdiamo infatti ora ancora in montagna, con le opere di un’ artista reggiana di fama più nazionale o internazionale che locale: Leda Tagliavini che ci immerge nella bellezza e nella realtà della prima cantica, l’Inferno. Certamente le è stato necessario un percorso di studio e approfondimento delle tre cantiche che sono diventate per lei fonte di profonda ispirazione. "La ricchezza di figure, di narrazioni, di simboli, di immagini suggestive e attraenti che Dante ci propone suscita certamente ammirazione, meraviglia, gratitudine" ci dice papa Francesco nella Sua lettera Apostolica “Candor Lucis Aeternae” (Splendore della Luce eterna), scritta proprio in occasione del settecentesimo anno dalla morte del Poeta.

E Leda Tagliavini le ha colte veramente tutte dando energia e movimento a tutto ciò che, leggendo, ha immaginato, attraverso la sua perizia e la magia dei colori che rendono le opere quasi tridimensionali e mobili. I colori caldi trionfano, alimentati da luci sapientemente filtrate. "In Lui possiamo quasi intravedere un precursore della nostra cultura multimediale, in cui parole e immagini, simboli e suoni, poesia e danza si fondono in un unico messaggio". Nelle opere di Leda sembra proprio di immergersi in un mondo fatto non solo di immagini ma anche di simboli e suoni e veramente in esse poesia e danza si fondono in un unico messaggio. E il messaggio è quello della vita. Dante è infatti "profeta di speranza e testimone della sete di infinito insita nel cuore dell’uomo e …. in questo particolare momento storico, segnato da molte ombre, la figura di Dante può aiutarci ad avanzare con serenità e coraggio nel pellegrinaggio della vita …."

Non ci si salva da soli, sembra ripeterci il poeta, consapevole della propria insufficienza. "Da me stesso non vegno …" (Inf. X, 61). E’ necessario che il cammino si faccia in compagnia di chi può sostenerci e guidarci con saggezza e prudenza. Dante inizia il suo viaggio nell’aldilà dopo essersi perduto in una "selva oscura,/ chè la diritta via era smarrita": Virgilio lo accompagna ma anche tre donne interverranno …. con la potenza mentale e fisica della donna, espresse con figurazioni realistiche e simboliche nello stesso tempo.

I contrasti di colori dominano, come il rosso e il blu nell’opera dal titolo Malebolge: Caccianemico, dove l’immagine è per eccellenza quella dell’umanità oppressa dalla vorace potenza di volatili oppressori. In quell’opera ci riconosciamo tutti in quanto calpestati nella dignità e nella intelligenza. Leda ha interpretato appieno il grido di dolore di un’umanità disperata ma anche ci offre delicatezze, figure stilizzate e non, che compaiono qua e là, il figurativo e l’informale fusi insieme, attraverso tecniche miste del tutto originali.

Come si concluderà il viaggio? Leda, dopo questa prima esposizione di 24 opere relative all’Inferno ha ancora in serbo altre opere, frutto dell’approfondimento e delle visioni suscitate dalle altre due cantiche, il Purgatorio e il Paradiso, e si propone ancora "di dare voce, volto, e cuore, di dare forma, colore e suono alla poesia di Dante, lungo la via della bellezza, che Egli percorse magistralmente, e così comunicare le verità più profonde e diffondere, con i linguaggi propri dell’arte, messaggi di pace, di libertà, di fraternità".

Buona visione!

Maria Alberta Ferrari