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Febbio, le attività ripartiranno solo dopo la revisione degli impianti

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Turismo estivo e invernale, Febbio ci sarà ma le attività ripartiranno solo dopo la revisione degli impianti. Lo sottolinea il sindaco Elio Ivo Sassi.

“E’ una realtà - spiega il primo cittadino - che ha acquisito a tutti gli effetti una valenza bistagionale. Dopo un’estate che ha registrato ottimi risultati in termini di affluenza, ci siamo proposti di cogliere le opportunità d’investimento per la manutenzione delle installazioni e per la riqualificazione complessiva del servizio. Le opere programmate hanno subito un notevole rallentamento a causa di problemi di natura burocratica e di alcune diversità di vedute con una parte degli amministratori degli Usi civici locali”.

La seggiovia triposto, che da 1165 metri sul livello del mare sale a quota 1516 e che rappresenta il primo tratto degli impianti, “sarà dotata - sottolinea Sassi - di una stazione intermedia, all’altezza di 1350 metri circa, per un miglior utilizzo della stessa e l’ottimizzazione dell’offerta, sia estiva che invernale. Il finanziamento regionale, approvato poco più di un mese fa, ammonta a centoventimila euro, cui occorre aggiungere i trentamila euro per la sostituzione dei cuscinetti della puleggia del secondo tratto, costituito dalla seggiovia biposto, che da 1516 metri sale quasi fino alla vetta del Cusna, a oltre quota duemila, e del cavo dei segnali di linea tra le due stazioni dello stesso impianto, per un investimento di altri settantacinquemila euro”.

I progetti approvati dalla Regione interessano anche la sostituzione delle reti di protezione delle piste da discesa, per la somma di 30mila euro, di cui 9mila da fondi comunali, e i ripristini ambientali lungo le stesse, per un importo di 40 mila euro, di cui 12mila provenienti da fondi del Comune. Il totale complessivo delle operazioni è di 295 mila euro.

“Nei giorni scorsi - continua il sindaco - abbiamo incontrato gli operatori economici di Febbio al fine di illustrare il programma presente e futuro per la modernizzazione e lo  sviluppo della stazione turistica e sportiva, a vantaggio del comprensorio e dell’intero territorio comunale. Ciò a seguito di altri appuntamenti, tra cui quelli, nella prima parte di novembre, con l’Ufficio trasporti ad impianti fissi di Bologna, per i necessari nulla osta, e con Andrea Corsini, assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, alle infrastrutture, al turismo e al commercio, allo scopo di parlare anche e soprattutto del progetto di sostituzione della parte alta del sistema seggioviario, attualmente costituito dalla biposto Cusna 2000, per un importo di due milioni e trecentomila euro circa, per il quale risulterà fondamentale il contributo della Regione stessa”.

Queste operazioni dimostrano “in modo tangibile e concreto la forte volontà dell’ amministrazione comunale - conclude Elio Ivo Sassi - di essere parte attiva e di massimo sostegno al programma di potenziamento dell’area di Febbio, che costituisce un fiore all’occhiello dell’offerta turistica, sportiva e gastronomica del nostro Appennino”.

3 COMMENTS

  1. Bellissimo comunicato, scritto in “politichese” del secolo scorso…. vedremo tutti questi denari pubblici quando arriveranno ed in che modo verranno assegnati….
    Ieri sono stato a Febbio e l’impressione che ho avuto è di una stazione in preda all’abbandono… sono state smontate le “Giraffe” d’ innevamento del campo scuola e, parlando con persone locali, sembra che non ci siano neanche i “gatti” battipista… la domanda che mi sono posto quindi è stata se fosse stata revocata la gestione degl’impianti… sembra però che la gestione sia ancora regolarmente in essere…
    La mia personalo opinione è che lo stato di chiusura/abbandono in cui versa ora la stazione centri poco con le manutenzioni citate nel comunicato.

    Marco

    • Firma - Marco
  2. Concordo con quanto scrivono Riccardo e Marco
    E’ ormai palese da alcuni anni che alla gestione non interessa la stagione invernale. Si sono attivati in estate per portare la gente ai 2000, anche in notturna e organizzare concerti ma quando arrivano i primi freddi spariscono. Se le seggiovie sono abilitate e autorizzate a funzionare a settembre come mai a tre mesi di distanza non si può aprire? Forse il vero motivo è che è troppo impegnativa a livello operativo ed economico la gestione delle piste, battitura e innevamento? Che senso ha andare alla fiera Skipass e poi nascondersi quando arriva la neve?
    Altro capitolo è quello che emerge dall’articolo, cioè il rinnovamento e riposizionamento della biposto 2000. Sarebbe interessante avere qualche dettaglio in più.

    Luca

    • Firma - Luca