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Rientro a scuola: in Appennino il virus circola ma la maggior parte ancora in presenza

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Scuole aperte da una settimana in Emilia Romagna e, almeno per ora, la maggior parte degli istituti scolastici dell'Appennino riesce a mantenere le classi in presenza. Al rientro sui banchi il tasso di assenze risulta comunque alto, circa il 40% a Toano e il 10% alle elementari e medie di Castelnovo, ma non tale da dover predisporre la didattica a distanza. Le classi si trovano quindi a dover affrontare un altro acronimo, la Did o didattica integrata a distanza, con gli studenti risultati positivi che seguono da casa e il restante dei compagni sui banchi di scuola, non senza le difficoltà che questo tipo di modalità "mista" può comportare. Problematiche tecniche, connessione altalenante, audio e video malfunzionanti; oltre a una diversa e pressoché nulla interazione con i compagni e con gli stessi insegnanti, che faticano a svolgere le consuete verifiche e interrogazioni al rientro dalle vacanze natalizie.

A Toano, una fattiva collaborazione con le famiglie permette di monitorare la situazione contagi e arginare i contatti positivi più velocemente di quanto riesce a gestire l'Asl provinciale tramite comunicazioni ufficiali. Lo afferma la dirigente scolastica Monica Bottazzi: "Le famiglie si sono rivelate fondamentali nel gestire questo rientro critico dopo lo stop delle vacanze natalizie. Per ora stiamo riuscendo ad andare avanti con sostituzioni interne al personale senza che queste comportino modifiche all'orario. Mentre per quanto riguarda gli alunni, ne abbiamo diversi positivi o che sono venuti a contatto stretto con un positivo e per cui abbiamo già predisposto la modalità Did. La didattica a distanza (Dad) per l'intera classe è stata invece attivata, in via cautelare, per una classe della scuola primaria a causa di tre bambini risultati positivi".

A Castelnovo ne' Monti e Villa Minozzo la didattica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, ad oggi, è tutta in presenza. "Abbiamo alcuni casi di bambini risultati positivi - spiega la dirigente Giuseppina Gentili -, circa il 10% su 200 alunni delle scuole medie. L'incidenza degli assenti però non è tale da dover richiedere la didattica a distanza, almeno per ora. Nei prossimi giorni la situazione potrebbe variare, poiché stiamo attendendo un comunicato dell'Asl che accerti la positività di alcuni alunni all'interno di una stessa classe; secondo le nuove misure con due casi dovremmo richiedere la Dad".

Questo pomeriggio tutti i dirigenti scolastici della provincia di Reggio Emilia si riuniranno in conferenza insieme alla dirigente del dipartimento di Sanità pubblica dell'Asl, Emanuela Bedeschi, per fare il punto della situazione sulle misure da adottare per gestire la pandemia in modo omogeneo su tutto il territorio. "Questa è la seconda conferenza di servizio da dopo Natale - spiega Paola Bacci, dirigente dell'istituto superiore Cattaneo Dall'Aglio di Castelnovo -, come scuola siamo molto seguiti". E continua sulla situazione epidemiologica nelle scuole superiori: "Come in tutte le realtà della montagna abbiamo alcuni casi sia tra gli studenti che tra il personale; anche se i numeri non sono tali da costringerci ad attivare la Dad o a modificare l'orario didattico". "Stiamo raccogliendo i frutti dei momenti di socialità che ci sono stati durante le vacanze - continua -; come dirigenza continuiamo a garantire vicinanza e trasparenza alle famiglie e agli studenti stessi, rispondendo ai dubbi sulle nuove misure e rassicurando sul da farsi".

E anche al Nelson Mandela, istituto superiore a indirizzo tecnico e professionale, su 39 classi circa la metà presentano almeno un caso di positività. "Alcuni studenti sono risultati positivi prima del rientro a scuola - spiega la dirigente Monica Giovanelli  -, perciò non hanno causato l'interruzione della didattica in presenza per l'intera classe, anche se la percentuale di assenze è alta". "Per ora comunque si riesce a procedere - continua -, rispetto ai primi giorni la nostra percezione è che ora le cose sembrano andare meglio, ci vengono segnalati meno casi".

Per il rientro a scuola il governo ha da poco stilato una serie di nuove misure differenziate a secondo dell'età, poiché ancora solo il 15% dei bambini sotto i 12 anni è vaccinato in Emilia Romagna, la cui campagna è iniziata il 6 dicembre:

  • Scuole dell’infanzia (0-6): quarantena di dieci giorni per tutti i bambini al primo contagio
  • Scuole elementari e prima media: i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni vanno in quarantena al secondo contagio per 7 giorni
  • Terza media e scuole superiori: tutti in classe, possibilmente con la mascherina Ffp2, gli studenti della terza media e delle superiori, fino al terzo caso di positività nella classe. Dal terzo contagio in poi, andranno in quarantena per 7 giorni solo gli studenti non vaccinati, mentre la quarantena scatterà per tutta la classe in caso di quattro o più persone risultate positive.

E mentre lo screening sulla popolazione scolastica viene sostenuto gratuitamente dallo Stato fino al 28 febbrio, rimane ancora irrisolto il nodo del costo delle mascherine Ffp2 ora obbligatorie per andare al cinema, a teatro, allo stadio e sui mezzi di trasporto pubblico anche locale, come bus e metro. Con le sole mascherine chirurgiche in uno spazio chiuso, per così tante ore non si riuscirebbero ad arginare i contagi, lamenta qualcuno; ma ad oggi ogni studente, docente e operatore scolastico deve provvedere all'acquisto della propria, poiché lo Stato non copre le spese nonostante abbia provato a calmierare i prezzi a 0.70 cent l'una.