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Progetto di legge per ricettività sui cammini

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Quello dei cammini o delle "vie" è un turismo che sempre più sta “prendendo piede”. Incentivato da una sensibilità

Marco Mastacchi

sempre crescente nei confronti della sostenibilità e di un approccio cosiddetto “lento” al viaggiare, sta diventando un capitolo importante del settore turistico anche in seguito a questi due anni di costrizioni al muoversi che hanno  portato a riconsiderare e apprezzare di più la vita all’aria aperta e le bellezze attorno a noi.

Le potenzialità di questo settore turistico sono enormi, sia per incrementare l’occupazione, che per creare benefici alle comunità locali. Le bellezze naturali e storiche di un luogo possono essere conservate e migliorate, rispettando l’ambiente e i paesaggi e contribuendo alla loro tutela e valorizzazione.

L’Emilia Romagna è da sempre terra di passaggio. Posizionata in modo orizzontale rispetto allo stivale è stata tappa obbligata per viandanti, merci e pellegrini diretti nelle più disparate regioni d’Europa e del Mediterraneo. Ma l’Emilia-Romagna è anche una terra ricca di antiche testimonianze di fede racchiuse nella sua cultura, nei luoghi di preghiera e nelle vie che un tempo correvano tra abbazie e conventi, tra cattedrali e antichi luoghi di culto. Per i pellegrini tutti questi itinerari erano fonte di sicurezza in quanto attraversavano luoghi puri, di spirito e rappresentavano il segno stesso della cultura dell’accoglienza attraverso le tante stazioni di sosta presenti lungo le
valli dell’Appennino.

L’Emilia-Romagna offre oggi la possibilità di percorrere 14 di queste antiche vie su tracciati pedonali e ciclabili, caratterizzati da una forte valenza spirituale, storica e naturalistica e che rientrano all’interno delle mete del turismo religioso-culturale.

La dimensione del cammino è una dimensione del viaggio reale ed autentica, è il viaggio per eccellenza, che necessita comunque di momenti di sosta.
Fermo restando che rimane lecito il bivacco notturno dal tramonto all’alba e con o senza tenda, il grande e sempre crescente successo che hanno vissuto ultimamente le vie per camminatori ha portato alla necessità per alcuni servizi di trovare un inquadramento più strutturato. Si sono visti nascere nel corso di questi ultimi anni più servizi di bed & breakfast presso le abitazioni private che si trovano lungo questi percorsi, alcune delle quali si sono anche consorziate fra loro per offrire servizi sempre più "su misura" di questa tipologia di sportivi - un esempio per tutti, il
servizio di trasporto zaino da alloggio ad alloggio. Ma la principale necessità dei camminatori è trovare lungo il cammino dei punti sosta, luoghi dove potersi fermare in sicurezza per la notte, prima di riprendere il giorno seguente.

Il progetto di legge presentato dal consigliere Mastacchi e da Rete Civica – Progetto Emilia-Romagna alla giunta interviene nel percorso già tracciato dalla legge regionale 28 luglio 2004 n. 16 relativa alla “Disciplina delle strutture ricettive dirette all’ospitalità” con l’obiettivo di inserire punti sosta per i turisti camminatori, dove sia consentita la sosta e il pernottamento senza servizi aggiuntivi.

Le modifiche che il presente progetto di legge apporta alla legge regionale sono principalmente dirette a
modificare l’art. 15 con l’inserimento del “punto di sosta” quale area destinata ai turisti camminatori, per consentire loro la sosta e il pernottamento (Artt. 1 e 2), in zone di interesse naturalistico e turistico-culturale, senza servizi aggiuntivi, in luoghi ove non ci siano altre strutture, o in aggiunta a esse, che consentano una ricezione del crescente flusso dei turisti camminatori.