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Presentato a Carpineti il libro di Alessandro Carri

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Protagonisti dell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Carpineti, alla quale hanno assistito una cinquantina di persone, l’on. Pierluigi Castagnetti, che del libro dell’on. Carri ha scritto la prefazione, l’autore, la prof.ssa Clementina Santi in qualità di presidente dell’associazione scrittori reggiani, la dott.ssa Elisa Pellacani, in rappresentanza dell’editore “Consulta edizioni”, il sindaco Tiziano Borghi e Roberto Lugli, assessore alla cultura del paese matildico.

I temi trattati hanno spaziato dal ruolo dei partiti dalla costituente alla fine della cosiddetta prima Repubblica, con una comparazione alle attuali organizzazioni politiche.

Nei racconti dell’on. Castagnetti le iniziative e il dibattito politico degli anni sessanta in terra reggiana, luogo e laboratorio di straordinario interesse in cui il Pci rappresentava un mondo organizzato quasi a sé stante. Le esperienze rilevantissime della cooperazione, dell’associazionismo economico, sociale e culturale, costituivano un sistema capace di divulgare un pensiero politico e di formare classi dirigenti.

Alessandro Carri, nel proprio intervento, si è soffermato sulla storia e sull’impegno dei partiti che hanno portato alla nascita del Partito democratico, cercando di superare le divergenze del passato per approdare a uno strumento utile al presente e al futuro del nostro Paese.

Il conflitto spaventoso acceso in Europa con l’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina è stato più volte richiamato durante le conversazioni di ieri.

La pace, hanno sottolineato il sindaco Borghi e l’assessore Lugli, è una condizione di necessità che va idealmente affermata con impegno quotidiano, sostenendo il principio del dialogo e del confronto democratico.

L’Unione europea, da questo punto di vista, è chiamata a svolgere un ruolo di primissimo piano per fermare una guerra che non trova alcuna ragione oggettiva di esistere: Angela Merkel e Romano Prodi sono le due personalità europee di grandissimo prestigio internazionale che potrebbero essere incaricate di compiere ogni tentativo diplomatico con tale obiettivo.

"Alessandro Carri – si legge nella presentazione a cura dell’editore - ha affidato alle pagine di questo libro i ricordi di una lunga e significativa militanza nelle file del Pci e delle formazioni politiche che gli sono succedute fino ad oggi, basandosi su esperienze dirette che ha accumulato svolgendo ruoli e funzioni diverse a livello locale e nazionale. Per farlo, ripercorre le fasi della nascita del Pci, che riconduce - come la maggior parte degli iscritti a quel partito - alla “svolta” di Salerno e alle scelte di Palmiro Togliatti."

L’opera – prosegue la nota ‘Consulta edizioni’ - non si caratterizza per il taglio storiografico, ma piuttosto perché - a cent'anni dalla nascita del Pci - ci “parla del passato e ci costringe a riflettere sul presente”, come sottolinea Pierluigi Castagnetti nella prefazione.

“La dettagliata descrizione di fatti e situazioni – termina la nota descrittiva dell’editore -, derivata sovente da una personale esperienza, costituisce un’occasione utile per ripensare un passato non troppo lontano, ma anche per immaginare un futuro prossimo che è necessario progettare e che necessita di convergenze ampie e convinte quali quelle che hanno caratterizzato la storia d'Italia del dopoguerra”.

“Comunisti e cattolici per l’Italia” di Alessandro Carri è disponibile nelle principali librerie e può essere prenotato sul web o direttamente alla Casa editrice”.