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Ventasso, Ferretti apre alla “Reggio-Mare”

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Se ne parla da tanto: per molti è utopia e per tanti una speranza. Ma sarebbe davvero possibile realizzare la tanto sospirata Reggio-Mare e cioè il mar Tirreno da raggiungere attraverso la statale 63 del Valico del Cerreto?
Lo abbiamo chiesto al sindaco di Ventasso Enrico Ferretti.

“Innanzitutto non mi illudo e non vogliamo illudere i nostri cittadini, quello che vogliamo è riuscire ad essere convocati ad un tavolo istituzionale, dove portare proposte che vadano a risolvere definitivamente i problemi di viabilità legati alla strada statale 63. Capiamo l’importanza della viabilità legata al comune di Castelnovo - continua - ma l’obiettivo deve essere quello di migliorare tutta la statale SS 63 da Castelnovo fino al Cerreto. Sono 36 km di strada”.
Ferretti ricorda la pericolosità del tratto da Cervareza a Busana, ma anche della frazione di Acquabona che è attraversata da tanti camion e questo è pericoloso per le persone.

Questa settimana ci sarà una riunione in montagna e Ventasso sarà comune capofila: “Sarà un incontro con i rappresentanti dei comuni dell’Appennino, compresi Toano e Villa, anche se periferici alla ss 63 ma fondamentali per una visione complessiva della viabilità futura della nostra montagna – afferma il primo cittadino - dove discuteremo appunto della questione. Il nostro obiettivo è portare in Regione un progetto fattibile e concreto. Ne abbiamo discusso anche con il presidente della Provincia Zanni, durante la sua visita nel nostro territorio.”

Tra le poche certezze c’è la notizia che arriva dal comune di Fivizzano che di questo progetto è diventato capofila nella sua provincia. Qui la realizzazione della Reggio Mare è vista come una grande opportunità di rilancio dell’intera Lunigiana Orientale, una via di sviluppo per le due provincie e per le regioni di Toscana e Emilia. L’idea della realizzazione della strada è nata dal comitato “Una strada per la Vita Gino Chinca” in ricordo del professore, che già negli anni 80 aveva promosso l’iniziativa.

E il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti si è reso disponibile da subito per supportare l’iniziativa del comitato: “Con questo atto ufficiale si avvia l’idea di progettualità della strada, che ci permette di presentarci alle altre istituzioni interessate per coinvolgerle e condividere l’iniziativa - leggiamo nel post del comune di Fivizzano. La cosa che mi preme sottolineare che questa idea non vuole e non deve avere nessun colore politico, è per il bene del territorio e tutte le forze politiche assieme alle associazioni di categoria e alla popolazione devono avere un obbiettivo comune".

Giannetti avrebbe ricevuto vari consensi da sindaci dei comuni confinanti. Ora tocca all'Appennino reggiano: “E’ necessario che si riapra la discussione. Miglioriamo dove è necessario” – conclude Ferretti.

21 COMMENTS

  1. Ma mare in che zona precisamente? Quale sarebbe lo sbocco di questa strada, Massa Carrara o La Spezia ? E quanto si impiegherebbe dal Cerreto a Carrara una volta ultimata?
    Si dovrebbe impiegare massimo quaranta minuti , mezz ora visto le dimensioni dell opera , altrimenti non si discosterebbe molto dai tempi di percorrenza attuali.

    commento firmato

    • Firma - commento firmato
  2. Appoggio in pieno il progetto e chi lo propone. La cappa plumbea imposta dagli esponenti PD del territorio montano, si sta incrinando grazie al voto dei nostri cittadini montanari.
    Bravo al primo cittadino Enrico Ferretti (Lega e centro destra), per l’appoggio convinto alla Reggio Mare. Temo però che il sistema PD metterà più di un bastone tra le ruote. Ammettere di aver sbagliato sulla viabilità, (e sulla diga di Vetto), gli farebbe definitivamente perdere quel poco di faccia che è a loro rimasta … Temo.
    Buon Lavoro al giovane ed energico sindaco Ferretti, una vera sorpresa positiva.
    Alessandro Raniero Davoli
    Consigliere, capigruppo, CASTELNOVO LIBERA
    Consigliere Unione Montana, gruppo Lega-Fratelli d’Italia

    Alessandro Raniero Davoli

    • Firma - Alessandro Raniero Davoli
  3. Da sempre, ogni qualvolta le elezioni si avvicinano, viene rispolverato la galleria che collega il mare ai monti, tipo la Parmamare. Ha scusate l’hanno già fatta.
    Allora la reggio emilia – sassalbo, così potremmo collegare la città emiliana alla sede sassalbo a del parco nazionale e avvicinare quindi i caseifici al mercato del pesce. Poi bisogna pensare a fare una bretella di collegame­nto fra casa del sindaco ferretti e la sede del parco nazionale di Ligonchio, Busana e chi ha più sedi da proporre le dica. Io propongo di aggiustare le strade in uso tanto per cominciare, abbiamo una statale 63 ancora troppo obsoleta e rischiosa. Dal tempo delle Colombiadi ad ora i lavori non sono ancora ultimati e i paesi da attraversare sono ancora troppi, Castelnuovo compreso. Fate tanto progetti utili al fabbisogno quotidiano, poi le utopie le vedremo. La gente va a reggio emilia a lavorare e pretende una viabilità sicura e veloce. Se il sindaco vuole andare a mangiare il pesce in Liguria o in Toscana può anche concedersi qualche minuto in più.
    Basta sogni.
    Basta sperperi.
    Tornate coi piedi a terra.

    Berti. Omar

    • Firma - Berti. Omar
  4. Grande Sindaco, grande Ferretti, lo direi di qualunque Sindaco avesse avuto il coraggio di proporre di superare le “Colonne d’Ercole”. Tutti noi, ma principalmente il potere politico, deve capire che il mondo non finisce a Castelnovo, ma va oltre, e che dando un futuro anche ai piccoli paesi montani si darà un futuro anche a Castelnovo. In Trentino Alto Adige si dice che “aiutando chi ha poco si aiuta anche chi ha già tanto”; ma questo concetto da noi non è mai stato adottato e si sono lasciati morire i piccoli paesi montani nella più totale indifferenza del potere politico. Da Parma per andare in Toscana hanno fatto un’autostrada allucinante, cose da pazzi, gallerie a non finire e viadotti più alti d’Europa, ma per andare a Borgotaro e a Berceto hanno realizzato strade e fondovalli, mentre da Castelnovo a Fivizzano è rimasta la strada dei birocciai, dei muli e delle carrozze, da Cervarezza al passo del Cerreto o al Passo di Pradarena c’è da mettersi la mani nei capelli. Ben ha fatto il Sindaco Ferretti a dire che non vuole illudere nessuno, ma sapere che ci sono due Sindaci che pensano al futuro dei paesi montani per me è già un grande risultato, una speranza che un giorno si possano fare le opere che servono e che permetteranno ai giovani di restare sulle terre dei loro padri. Avanti Sindaci di Ventasso e Fivizzano, la montagna è con Voi, non mollate.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino
  5. credo che la reggio-mare(brennero-sassuolo -lucca-livorrno o similie) stia diventando indispnsabile . Autostrada si ma anche ferrovia.E’ stato perso tanto tempo .Ma si puo’ sempre recuperare. Avanti rimbocchiamoci le maniche ed andiamo……

    giuse22250

    • Firma - giuse22250
  6. Se Franzoni è contento di vedere sperperare soldi è un problema suo.
    La strada provinciale di pradarena, ha un flusso irrisorio, come può essere giusto investire milioni di euro per una nuova strada?
    La statale del Cerreto ha subito diversi interventi negli ultimi anni e certamente con alcune miglioramenti sarebbe a cettabile. Le ferrovie in Appennino??? Ma per piacere. Avete visto la ferrovia locale Garfagnana e Lunigiana? Andate a vedere le statistiche di affluenza e poi eventualmente parlate. Io mi chiedo come mai i politici non appena eletti parlano di strade e bretelle di collegamento, parlano di incontri per parlare del parlato e discutere del discusso, poi immancabilmente no fanno niente. Consiglio a ferretti di guardare i problemi Seri del popolo, altrimenti farà la fine del predecessore, già Ndato nel dimenticatoio assieme alla sua seggiovia dei cachi maturi e al palazzetto senza ghiaccio.

    Paterlini nelli

    • Firma - Paterlini nelli
  7. Ogni tanto, specialmente in prossimità delle elezioni, qualcuno propone la Reggio-mare. Credo che questi vivano in un altro mondo, non si rendano conto di che cosa significhi creare una strada come quella sulla nostra montagna: gallerie, squarci in un territorio fragile, franoso. Inoltre, qualora fosse anche approvata tale iniziativa, si dovrebbero lasciar fuori i centri abitati e questo comporterebbe un ulteriore spopolamento. Se i “nuovi” progetti sono questi, sarebbe bene che i politici locali rivedessero le proposte di coloro che li hanno preceduti: sempre la stessa minestra che diventa sempre più acida.
    In tempi come questi con problemi generalizzati a livello mondiale è assurdo parlare di nuovo di strade… Forse i nuovi amministratori pensano ai nostri avi: i Romani, che erano grandi costruttori di strade, ma i Romani sapevano dove andare a parare, ora ci si perde nella nebbia dell’irrealizzabile.
    PS quanto tempo impiegherebbero a costruire questa strada? credo che ben pochi la potrebbero vedere realizzata.

    (RF)

  8. Sorprende leggere che per vari elettori la situazione delle strade da Castelnovo alla Toscana va bene così; costoro non vanno certamente da Cervarezza a Ligonchio o al Cerreto tutti i giorni. Ma questa è la politica, e la prova, che c’è chi vuole la fine dei paesi montani da Castelnovo al crinale; è possibile che da Ramiseto a Vetto si transiti, nel 2022, su due guadi, correttamente segnalati con cartelli e sbarre?, ma qualcuno vede solo ciò che la politica gli fa vedere e dice solo ciò che la politica gli dice di dire?. Chi dice basta agli sperperi, dove erano quando è stato fatto il palaghiaccio?. A differenza di Paterlini sostengo che avere una buona viabilità che va in Toscana, 63 o altra strada, non è sperperare soldi, è avere ciò che tutti gli altri hanno, è una necessità.

    Gianna

    • Firma - Gianna
  9. Io invece ritengo che paterlini ha centrato l’obiettivo. Cerchiamo innanzitutto di perfezionare e rendere sicure le attuali vie di comunicazione ed eventualmente se dovessero esserci risorse economiche in esubero, cercare di incentivare la produzione di energie rinnovabili, dato anche gli ultimi aspetti che tutti noi stiamo affrontando. A voglia di fare autostrade o superstrada, ma senza carburanti le macchine e i camion non si muovono. Guardiamo quindi alla transizione ecologica e quindi al vero futuro. Eventualmente il giovane sindaco prenda spunto dal ponte dello stretto di Messina, proposto e riproposto e alla fine riposto. Dirottare i soldi al sociale, alle scuole dove si continuano a sperperare milioni decentralizzandole e investendo in paesi semideserti. A nessuno viene in mente di creare un polo scolastico unico? Ospedali, sempre più inutili e riconvertiti a lungodegenze più che a piccole eccellenze, come lo erano nel passato, vedi angiologia, cardiologia ecc. Palestre fatiscenti dove nessuno entra, medici di base assenti dal territorio, assenza di centri commerciali e veri discaunt dove il popolo possa fare la spesa senza dovere andare ad Aulla o Sarzana o reggio emilia. E alla luce di tutto ciò è altro ancora, il sindaco neoeletto cosa pensa?
    Facciamo la reggio mare.
    Un consiglio al sindaco:
    Signor sindaco ormai che è i stato eletto, limiti i danni il più possibile, altrimenti le sue promesse elettorali saranno ricordate come in quel vecchio film:
    “volte l’acqua in casa?
    Scoprite i tetti”

    Pina sassi

    • Firma - Pina sassi
  10. Abbiamo delle strade che sono disastrate, ogni volta che vado a casa devo fare lo slalom, se incrocio un camion e sono costretto a prendere le buche devo fare visita al meccanico (se sono in macchina), o al pronto soccorso (se sono in moto). E questi pensano alla Reggio – Mare.
    Invece proporre opere faraoniche, perchè non mettono a posto l’esistente?
    E, se per fare la variante di Ponte Rosso (lunga 500 metri) ci han messo sei anni, riusciranno a completare la Reggio – Mare prima che l’essere umano scompaia dalla terra?

    Andrea

    • Firma - Andrea
  11. Non ho nulla da dire sulla strada Reggio – Mare; credo faccia bene il Sindaco Enrico Ferretti precisare, che non vuole illudere i cittadini sulla fattibilità di questa opera da tanto tempo attesa e mi chiedo; rimarrà una utopia o una speranza?

    Concordo invece sul ragionamento che fa il Sindaco quando ricorda “la pericolosità dei tratti delle strade” da Cervarezza a Busana e nella frazione di Acquabona”, però… mi permetto di ricordare al Sindaco Enrico Ferretti (ed il Presidente della Provincia)quando decideranno “le
    priorità di intervento” di non dimenticarsi della richiesta dei cittadini di Ramiseto; protocolli del Comune e della Provincia, che allego alla presente.

    AL Sindaco del Comune di Ventasso
    Enrico Ferretti.
    Buongiorno,
    nei giorni scorsi le ho inviato, in segno di “massima collaborazione” come cittadino montanaro, la mail del “Servizio Affari della Presidenza” Regione Emilia Romagna, che mi comunicava: la pratica è per competenza in carico alla segreteria dell’Assessore Corsini.

    Le sarò veramente grato e con me i cittadini di Ramiseto, se vorrà rispondermi con “una comunicazione ufficiale” le sue valutazioni in merito a quanto le ho richiesto e argomentato in modo esauriente;
    • visto il C.d.S; “Legge importante !” Da rispettare !!!! – Parlamentari, Sindaci e Presidenti degli Enti Locali e cittadini.
    • visto il parere reso il 22 Marzo del 2016 dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte,
    *con in allegato un mio commento;
    • visto la sentenza del 28 settembre 2021,- n° 2019” che riguarda “la nozione di ripa ex art.3, comma 1, n° 44) del C.d.S”- Tar Campania – sez. I.
    Le ho inviato in precedenti mail la sopracitata sentenza, perché la ritengo molto utile per meglio capire la mia /nostra richiesta di tutte le mail che le ho inviato in precedenza, a partire dal quelle più importanti, vedi Protocolli n° 11682/02/11/’21- n° 12799/30/11/’21- n° 13344 /13/12/’21 -n° Prot. 13848/21/12/’21 – n° Prot.114/07/01/’22 – Prot. 1560/12/02/’22.

    Mi preme sottolineare che la richiesta sopracitata, NON intende definire le priorità e le prerogative della sua carica politica e amministrativa, anzi essendo consapevole dell’importanza della sua funzione come Sindaco tra le più importanti e “costituzionalmente” più vicine alla cittadinanza, sono sicuro che tutelerà l’interesse della collettività dei cittadini e dei turisti di Ramiseto.
    Proporre all’Amministrazione Provinciale di mantenere efficiente la strada con Banchina, arginello, il ciglio interno alla cunetta e quello superiore alla scarpata e il marciapiede, è fare bene la manutenzione della strada, che in tutti questi anni NON è stata mai fatta, lo si può ben vedere dallo stato dei luoghi in cui si trova la Provinciale 15, nel tratto di strada del Centro Abitato di Ramiseto, dall’inizio del segnale di “località e di localizzazione”.

    Mi permetto di ricordarle che dal Gennaio 2022, l’onere dei lavori è a carico della Provincia, con la compartecipazione del Comune in quota parte, “molto contenuta per gli 800 metri” in cui mancano completamente i marciapiedi.

    Con questa modalità Lei Sindaco, persegue al 100%, l’interesse pubblico della sua collettività e per il “bene comune” di tutti.

    Lo ricordi al Presidente della Provincia Giorgio Zanni, che la strada Provinciale è in gestione alla Provincia che attraversa il territorio del Comune di Ventasso che ha una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti e che, pertanto la competenza della manutenzione stradale è della Provincia. (ho trovato spunti interessanti nel Decreto Ministeriale 5 Novembre 2001 e succ. modifiche, ma non sono un geometra e neppure un ingegnere)

    Il periodo di ascolto elettorale delle istanze della cittadinanza c’è stato, ora è giunto il momento del fare; (i famosi 100 giorni) .

    Quanto sopra, NON mette in discussione le “sue prerogative di Sindaco nel definire le priorità degli interventi”, ma vuole conoscere i criteri con i quali intende rispondere alle varie esigenze collettive dell’utilità delle opere stradali per rendere più sicura la circolazione stradale secondo la “classificazione amministrativa” delle strade, tipo “C-D-F ” – per tutti “gli utenti deboli della strada”.
    • ( 3, comma 53 bis del Nuovo codice della strada; definisce “Utente debole della strada” i pedoni, disabili in carrozzella e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade).

    P. S. (fuori richiesta in oggetto).

    Credo che sia una offesa all’intelligenza rimarcare, che“su quanto richiesto da noi cittadini”NON vi è obbligo di Legge! * Mai scritto!

    Oppure pensare che i cittadini NON possono manifestare le proprie “opinioni” nei modi consentiti dalla Costituzione Italiana!

    Prot. del Comune di Ventasso PROT. N. 2317 DEL 03/03/2022.

    ******************************************************************************************

    AL Presidente della Provincia di Reggio Emilia
    Giorgio Zanni.
    Buongiorno,
    nei giorni scorsi le ho invito, in segno di “massima collaborazione” come cittadino montanaro, la mail del “Servizio Affari della Presidenza” Regione Emilia Romagna, che mi comunicava: la pratica è per competenza in carico alla segreteria dell’Assessore Corsini.

    Le sarò veramente grato e con me i cittadini di Ramiseto, se vorrà rispondermi con una “comunicazione ufficiale” le sue valutazioni in merito a quanto le ho richiesto e argomentato in modo esauriente;
    • visto il C.d.S. “Legge importante ! ” Da rispettare !!!! – Parlamentari, Sindaci e Presidenti degli Enti Locali e cittadini.
    • visto il parere reso il 22 Marzo del 2016 dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte,
    *con in allegato un mio commento;
    • visto la sentenza del 28 settembre 2021,- n° 2019” che riguarda la “la nozione di ripa ex art.3, comma 1, n° 44) del C.d.S”- Tar Campania – sez. I.
    Le ho inviato, in precedenti mail la sopracitata sentenza, perché la ritengo molto utile per meglio capire la mia /nostra richiesta di tutte le mail che le ho inviato in precedenza, a partire dal quelle più importanti, Protocolli n° 31069/09/11/’21 – n°314/07/01/’22 –n° Prot. 3025/07/02/’22 – Prot. 4172 /17/02/’22.

    Mi preme sottolineare che la richiesta sopracitata, NON intende definire le priorità e le prerogative della sua carica politica e amministrativa, anzi essendo consapevole dell’importanza della sua funzione di “Presidente” tra le figure più importanti “costituzionalmente” più vicine alla cittadinanza, sono sicuro che tutelerà l’interesse della collettività dei cittadini e dei turisti della Municipalità di Ramiseto nel Comune di Ventasso, in Provincia di Reggio Emilia.

    Mi permetto di ricordarle che dal Gennaio 2022, le strade Provinciali in gestione alle Provincie, che attraversano il territorio dei “Comuni con una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti”, la competenza della manutenzione stradale è della Provincia.

    • “Mantenere in ordine ed efficiente la strada, mi riferisco alla Banchina, arginello, al ciglio interno alla cunetta e quello superiore alla scarpata”, questo significa manutenzione.

    • Considerato che ha fatto il sopraluogo pochi giorni fa con il Sindaco e con l’Ing. Bussei, NON ho nessun dubbio che si debba intervenire al più presto, considerato la grande onesta professionalità del stimato Dirigente Provinciale.

    • La mancata manutenzione NON la si può negare, è evidente la necessità di un intervento risolutore anche perché in quel tratto di strada vi è da oltre 40 anni un fenomeno franoso di dissesto idrogeologico, subito dopo l’abitazione della signora Piazzi Carolina.
    • Per quanto riguarda la costruzione del “marciapiede” contribuirà in quota parte il Comune di Ventasso”.

    Con queste modalità Lei Presidente, persegue al 100% l’interesse pubblico della sua collettività Provinciale, per il bene “comune delle persone” residenti e turisti che frequentano la montagna.

    Questi cittadini debbono avere il diritto alla sicurezza di “coabitazione tra i pedoni e i conducenti di veicoli”, migliorando cosi la sicurezza stradale e la loro vita sociale e la salute, passeggiando in sicurezza in zone così abbandonate dalle “Istituzioni locali”.

    Quanto sopra, NON mette in discussione le “sue prerogative di Presidente della Provincia di Reggio Emilia” nel definire le priorità degli interventi”, ma vuole conoscere i criteri con i quali intende rispondere alle varie esigenze collettive dell’utilità delle opere stradali per rendere più sicura la circolazione stradale per tutti “gli utenti deboli della strada”, che lei sa bene debbono avere pari dignità su tutto il territorio Provinciale indipendentemente se la loro residenza è in pianura o in montagna.

    • ( 3, comma 53 bis del Nuovo codice della strada; definisce “Utente debole della strada” i pedoni, disabili in carrozzella e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade).

    P. S. ( considerazioni oltre) la richiesta in oggetto.

    • 1° Credo che sia una offesa all’intelligenza rimarcare, che su quanto richiesto da noi cittadini… NON vi è obbligo di Legge! * Mai scritto!

    • 2° Pensare che i cittadini NON possono manifestare le proprie “opinioni” nei modi consentiti dalla Costituzione Italiana!

    • 3° Dimenticavo; lei può valersi del Consigliere delegato Sassi Elio Ivo, visto le sue esperienze di ex Comandante il servizio di Polizia Municipale del Comune di Villa Minozzo, eletto Sindaco di quel Comune, che conosce bene il C.d.S.

    • PROTOCOLLO GENERALE N° 5432 del 02/03/2022 11:09 della Provincia di Reggio Emilia.

    Paolo Fracassi

    • Firma - Paolo Fracassi
  12. La Costituzione
    Parte I – Diritti e doveri dei cittadini
    Titolo I – Rapporti civili Articolo 21
    Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
    La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
    Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
    In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.
    La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
    Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
    I CITTADINI di RAMISETO
    CHIEDONO
    AL SINDACO, AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI R.E.
    IL PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA
    E L’ACCORDO LOCALE DI PROGRAMMA
    PER IL MARCIAPIEDE IN CENTRO ABITATO.

    RESIDENTI E TURISTI COSTRETTI A CAMMINARE SULLA CARREGGIATA STRADALE !
    NON VI SONO PER I PEDONI LE CONDIZIONE DI RISPETTARE IL C.d.S.
    LE AUTORIA’ CHE FANNO…..IL MARCIAPIEDE
    OPPURE LE CONTRAVVENZIONI?
    LA SALUTE E’ UN BENE COMUNE!
    VA SALVAGUARDATA.

    “SICUREZZA STRADALE”
    SALUTE E BENESSERE PER TUTTI
    LA SALUTE E’ BENE COMUNE!
    VA SALVAGUARDATA.

    Paolo Fracassi

    • Firma - Paolo Fracassi
  13. Immagino che il territorio del crinale non fosse fragile quando hanno fatto tutte le strade che lo scavalcano lungo tutto il crinale dell’Appennino. Ma da che paese provengono chi ha scritto tutti i commenti che la viabilità per andare in Toscana lungo l’asse del Secchia va bene così; io una mia idea c’è l’ho, scommetto che costoro sono tutti favorevoli ad altre gallerie o ad altre tangenziali che da Castelnovo vanno a Reggio Emilia o che da Canossa/Vetto vanno verso Castelnovo.

    Luigi

    • Firma - Luigi
  14. ……….forse sarebbe meglio FARE E SOPRATUTTO ESEGUIRE LE “PICCOLE” REALTA’ LOCALI PER LA VIABILITA’ PER QUANTO RIGUARDA UNA FRAZIONE PRIMA DEL PASSO LAGASTRELLO PER OVVI MOTIVI DI PUBBLICA UTILITA’……..COMUNQUE SONO D’ACCORDO PER LA IDEA ANCHE SE FORSE E PURTROPPO E’ UNA UTOPIA. BUON LAVORO AL NEO ELETTO SINDACO DEL COMUNE DEL VENTASSO.

    LUGLIO2000

    • Firma - LUGLIO2000
  15. E’ la politica locale, provinciale e regionale che deve esprimersi, non latitare o cercare consensi, come sempre ha fatto, in occasione di elezioni. Se il crinale è una risorsa per l’ intera regione, è il momento di dimostrarlo. Tutto è fattibile, anche se oramai troppo tardi. In altre regioni in pochi anni hanno realizzato superstrade, tunnel, varianti ai centri abitati, non come a Cast Monti, dove è stata realizzata una sorta di strada che ha avvicinato il traffico alla zona sportiva e non ha snellito nulla.
    Spero che l’ amministrazione comunale di Ventasso possa trovare appoggio dagli enti superiori per poter realizzare l’ opera. Complimenti al dialogo con il comune di Fivizzano. Leggo di transizione ecologica…..siamo in un paese dove regna il caos, no a tutto però nessuno è disposto a rinunciare a nulla. Politiche ricche di incentivi a metanizzazione, fotovoltaico……..e dipendiamo al 99…% da altri paesi per le energie? Questa è la Transizione Ecologica? Si stanno ricoprendo fabbricati con materiali pieni di derivati del petrolio…..cose ne sarà a loro dismissione? Quanto dureranno? le batterie e le celle del fotovoltaico a fine vita? Cosa se ne farà?

    fabio

    • Firma - fabio
  16. Mi sembra che l’argomento fosse la “Reggio Mare”; ma leggo i più disparati commenti che nulla hanno a che fare con quest’opera. Ma se i problemi di alcuni paesi montani sono i marciapiedi di cui parla il Sig. Fracassi e non la viabilità principale che da un futuro a queste terre, significa che la montagna non ha problemi; i marciapiedi non ci sono neppure al mio paese, ma credo siano l’ultimo dei problemi di questi territori, la gente gira tranquillamente anche dove non ci sono i marciapiedi, come hanno sempre girato e come sempre gireranno, visto che ci sono solo in alcuni paesi; staranno un po’ più attenti..

    Davide

    • Firma - Davide
  17. Convengo anch’io – alla pari di altri, in questi commenti – con l’opinione che ci si debba dedicare innanzitutto all’esistente, quanto a manutenzione ed eventuali possibili migliorie, ma ciò non esclude affatto che si possa pensare anche a “progetti” futuribili, così come il dotarsi di marciapiedi non è in contrasto con la sistemazione delle strade (si tratta solo di stabilire le priorità, e fare altresì i conti con le disponibilità finanziarie).

    In buona sostanza, si possono considerare e mettere insieme piccole e grandi cose, e anche le prime vanno talora concepite con buon anticipo, posto che la loro realizzazione richiede talvolta tempo – come succede ad es. anche per i marciapiedi, quando va trovato il relativo spazio a lato strada – e ciò vale a maggior ragione per le “grandi opere” (di cui vanno verificate le compatibilità ambientali, economiche, ecc …).

    Se in passato vi fosse stata la rispettiva programmazione territoriale, certe circonvallazioni, sempre ad es., avrebbero forse comportato minor consumo di terreni coltivabili, o evitato soluzioni “di ripiego”, e se da un lato non è certo facile prevedere quali saranno, in avvenire, le esigenze delle nostre comunità, qualcosa si può comunque presumere o supporre, e predisporsi dunque a farvi fronte (quantomeno sul piano progettuale).

    Progettare un’opera non significa darvi corso, ma porsi nelle condizioni di poterlo fare, ove le circostanze arrivassero a richiederla, e ancor prima verificare se vi siano i presupposti di fattibilità; né metterei “in soffitta” la ferrovia, posto che vi sono stati ripensamenti anche su avvenute dismissioni di suoi tronchi secondari (non sappiamo cosa ci riserveranno gli anni a venire ed è forse opportuno lasciare aperte delle alternative)

    Salvo errori di memoria, ricordo che era stata individuata anche l’ubicazione dell’imbocco galleria, nella ipotetica tratta Reggio-Mare, e una sua attuale conferma o meno, ancorché sempre sulla carta, darebbe l’dea del rapporto di tale tratta con la Statale 63, ossia l’arteria che resterebbe comunque fondamentale per il collegamento tra Alto Crinale e Capoluogo montano, la cui reciproca storia socioeconomica è stata complementare.

    Credo infatti che più d’uno veda i destini di Castelnovo Monti, e dei suoi servizi, vicendevolmente legati a quelli del suo circondario, e auspico quindi che il secondo conservi i negozi di vicinato, quale parte non secondaria del suo tessuto sociale, e della nostra specificità, e viene allora da chiedersi se dette attività periferiche resisterebbero a “centri commerciali e veri discount”, desiderati da uno dei commenti e di fatto centralizzati.

    P.B. 18.03.2022

    P.B.

    • Firma - P.B.