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Le scuole dell’Appennino reggiano alla scoperta degli ecosistemi acquatici nel Parco Nazionale

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Le scuole dell’Appennino reggiano partecipano ai percorsi di studio degli ecosistemi acquatici nel Parco Nazionale, ideati per sensibilizzare gli studenti alle tematiche ambientali e in particolare all’ecosistema fluviale.

Un percorso che prevede lezioni in classe e uscite didattiche, rivolto anche alle scuole dell’infanzia, che rientra nell’ambito del progetto Life Claw (www.lifeclaw.eu) e supportato dal servizio di Educazione Ambientale del Parco.

Maria Chiara Contini e Arianna Garofolin, biologhe e collaboratrici del Parco Nazionale, affermano: “Andiamo nelle scuole per parlare del gambero d’acqua dolce e di problematiche ambientali in generale. Spesso alle lezioni interattive associamo dei giochi per renderle più interessanti e stimolare la curiosità,  presentando il gambero da fiume, raccontando delle minacce alla sua estinzione e l’impatto dell’uomo; c’è anche un gioco ufficiale, creato nell’ambito del progetto europeo Life Claw”.

“Il gioco  - ci spiega la dottoressa Contini - è pensato per responsabilizzare e far conoscere  i rischi che corrono i gamberi di fiume autoctoni. L’obiettivo è far comprendere i problemi di conservazione dovuti al diradamento della popolazione stimolando comportamenti responsabili”.

“Abbiamo riscontrato tanta curiosità e interesse sia durante le lezioni in classe che nelle visite al Parco. Durante l’uscita didattica, quando ci è possibile – continuano – portiamo le nostre attrezzature e proviamo anche a dare una dimostrazione pratica del nostro lavoro”.

Il Progetto Life Claw”, cofinanziato dall’UE, mira alla conservazione del gambero di fiume, rappresenta  un problema ambientale che riguarda la maggior parte degli ecosistemi fluviali.

La conservazione del gambero interessa in realtà la conservazione di tutto il sistema fluviale perchè considerato indicatore di qualità dell’habitat. Quindi, l’obiettivo del progetto è “quello di salvaguardare e potenziare le popolazioni di gambero di fiume, ormai in pericolo di estinzione, mediante la conservazione della ‘variabilità genetica’ delle popolazioni studiate e intervento di ripristino dell’habitat”

Proprio per portare nelle scuole la conoscenza delle tematiche della sostenibilità si è tenuto nelle scorse settimane, un ciclo di sette seminari on line che trasferiscono in tempo reale a docenti ed educatori gli studi e le esperienze sul campo, in Appennino, del Servizio conservazione della natura dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.