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La comunità vezzanese piange Margherita Donà Cremaschi

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La comunità vezzanese piange Margherita Donà Cremaschi, deceduta nella notte di ieri all’età di 90 anni. Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo mese di giugno. Il funerale di Margherita si terrà domani 19 maggio, alle ore 14.45, con partenza dalla casa di via Morandi 3, per la chiesa parrocchiale di Vezzano.

La donna, che era molto conosciuta e apprezzata in paese, madre del dottor Stefano Cremaschi, al quale è intitolato il campo sportivo comunale di Vezzano, nonna dell’assessore alla comunicazione e promozione del territorio, Lorenza Cremaschi, e di Marco Cremaschi, dirigente dell’US Vezzano.

Di professione infermiera, era membro del consiglio della sezione vezzanese di Avis, di cui fu anche vice presidente. Sezione che è intitolata alla memoria di suo figlio Stefano e di Ermanno Paganini, entrambi medici.

Nel 1962 era entrata nella Croce Rossa Italiana e, dal 1977 era diventata vice ispettrice provinciale delle infermiere volontarie.

Margherita era una donna molto attiva nel sociale e che non si risparmiava mai quando si trattava di aiutare le persone in difficoltà. Nel 1983, all’età di 52 anni, si recò in Libano per 5 settimane insieme al contingente militare italiano impiegato come forza di pace. Operò all’interno di un campo profughi nella martoriata Beirut.

“Considero un onore il poter andare a lavorare in Libano. Vado ad aiutare chi ha bisogno per realizzarmi al meglio e per rendere autentica la mia esistenza”, aveva dichiarato in un’intervista su un quotidiano dell’epoca. Parole che ben testimoniano lo spirito di una donna di carattere forte e che coltivava una profonda dedizione nei confronti dell’altro. Non le mancava neppure il coraggio: “I bombardamenti? Non mi fanno paura – Aveva affermato sempre nella stessa intervista, e aveva aggiunto – Si muore una volta sola e vale la pena che accada quando si è felici di aver fatto il proprio dovere a favore dell’umanità”.

Margherita inoltre partecipò attivamente sia all’allestimento dei campi profughi per gli albanesi, che per gli alluvionati e i terremotati. Il 2 giugno del 2007 il Presidente della Repubblica l’aveva insignita del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica.

Il sindaco di Vezzano, Stefano Vescovi, a nome dell’amministrazione e di tutta la comunità esprime le più sincere condoglianze e la vicinanza alla famiglia.