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Due giornaliste di Redacon premiate dall’associazione stampa reggiana

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Due le giornaliste Redacon premiate dall'Associazione stampa reggiana "G. Bedeschi" che ha bandito il "Premio giornalistico Mario Paolo Guidetti" per la comunicazione sociale.

Il premio nasce da una proposta del nostro presidente Gabriele Arlotti, condivisa e fatta propria dal consiglio dell'Associazione Stampa Reggiana. Mario Paolo Guidetti era stato anche nostro collaboratore e partecipava ai nostri incontri annuali, perorando sempre le tematiche sociali nei suoi interventi.

Monica Errico
Il premio intende valorizzare l'impegno di quei giornalisti  che contribuiscono alla diffusione di notizie inerenti alle categorie più fragili che, più di tutte le altre altre, necessitano di avere voce.
Monica Errico, redattrice Redacon e giornalista dal 2004 e Giuly Sciaboni, giornalista dal 2018 hanno saputo cogliere in pieno il messaggio ed hanno ricevuto i premi per la categoria "Tutela dei Minori" con gli articoli "La tragica storia di Paulinho in un documentario" e "Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo: si inizia a scuola", entrambi pubblicati il 7 febbraio scorso.
Monica, perché proprio il tema del bullismo?
Il bullismo si manifesta in tante forme ed oggi, purtroppo, è molto diffuso. Bisogna iniziare a educare fin da piccoli al rispetto del prossimo. Faccio un appello a chi sta subendo una qualunque forma di violenza o vessazione: fatevi aiutare! Non vergognatevi e non sentitevi in colpa. Parlatene in famiglia e rivolgetevi a persone esperte. Esistono molte associazioni che vi possono aiutare.
Un premio che in qualche modo, attendevi?
Sono onorata di aver ricevuto questo premio che no, non mi aspettavo. Quello che mi ha reso più felice è che si sia tenuto conto di una tematica così delicata e così attuale.
Giuliana, hai scelto una tematica davvero delicata quella del traffico di organi, soprattutto quando le vittime sono bambini.
Quando scrivo articoli cerco sempre sia di valorizzare le persone con cui entro in contatto e l’ambiente in cui vivo, sia di portare alla luce o evidenziare delle situazioni problematiche al fine di contribuire a risolverle e far sì così che la società migliori, nel rispetto dei diritti di tutti e tutte e della tutela dell’ambiente.
In questo caso sono stata premiata per un articolo sulla tragica sorte capitata a un bimbo di 10 anni che in Brasile è stato vittima del traffico illegale di organi, il cui padre vive da alcuni mesi qui in Appennino. Ma nel tempo mi sono spesso occupata anche di problematiche ambientali, l’ultimo articolo sul tema riguardava il taglio di alberi secolari, di sport e disabilità, ho sempre seguito, anche quando lo sport paralimpico non trovava molto spazio sui media, l’attività sportiva di Francesco Bocciardo, nuotatore paralimpico genovese ma originario di Novellano (Villa Minozzo). Poi mi sono spesa molto anche per tenere accesi i riflettori sulle vicende del punto nascite di Castelnuovo Monti, solo per citare alcune delle tematiche da me trattate nel tempo, dal punto di vista della comunicazione sociale. Quindi è un riconoscimento all’impegno profuso in questi anni e mi fa molto piacere.

Cosa significa Giuliana, per te, questo riconoscimento?

Giuliana Sciaboni
Sono molto felice e onorata per aver ricevuto questo premio. Innanzitutto perché scrivo articoli con continuità dal 2011 e questa è la prima volta che vengo premiata a un concorso giornalistico. Poi mi sento onorata, perché il premio è intitolato a Mario Paolo Guidetti, che ho conosciuto di persona e che ho sempre stimato, sia come giornalista sia come uomo, per i valori che ha sempre trasmesso e testimoniato con la sua esistenza e il suo lavoro.
Una soddisfazione tutta in rosa quella di Redacon e, in tal senso, si esprime Maria Grazia Vasirani, giornalista e vicepresidente della cooperativa Novanta "E' una grande soddisfazione quella di vedere premiate due delle nostre giornaliste. Certamente la sensibilità di Monica e Giuliana confermano l'impegno di Redacon sul territorio, anche rispetto a temi delicati come quelli trattati. Si sempre con maggiore frequenza giornalismo costruttivo: credo sia una strada da continuare a percorre nel rispetto di chi è oggetto di notizie, dei lettori e della comunità".
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La videointervista di Gabriele Arlotti alle giornaliste premiate: Giuliana Sciaboni e Monica Errico.